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Numeri - Capitolo 1
I. IL CENSIMENTO
[1]Il Signore parlò a Mosè, nel deserto del Sinai, nella
tenda del convegno, il primo giorno del secondo mese, il secondo anno
dell'uscita dal paese d'Egitto, e disse: [2]«Fate il censimento
di tutta la comunità degli Israeliti, secondo le loro famiglie, secondo
il casato dei loro padri, contando i nomi di tutti i maschi, testa per
testa, [3]dall'età di venti anni in su, quanti in Israele
possono andare in guerra; tu e Aronne ne farete il censimento, schiera
per schiera. [4]A voi si associerà un uomo per ciascuna tribù,
un uomo che sia capo del casato dei suoi padri.
I sovraintendenti al censimento
[5]Questi sono i nomi degli uomini che vi assisteranno. Di
Ruben: Elisur, figlio di Sedeur; [6]di Simeone: Selumiel, figlio
di Surisaddai; [7]di Giuda: Nacason, figlio di Amminadab; [8]di
Issacar: Netanaeel, figlio di Suar; [9]di Zàbulon: Eliab, figlio
di Chelon; [10]dei figli di Giuseppe, per Efraim: Elisama, figlio
di Ammiud; per Manasse: Gamliel, figlio di Pedasur; [11]di
Beniamino: Abidan, figlio di Ghideoni; [12]di Dan: Achiezer,
figlio di Ammisaddai; [13]di Aser: Paghiel, figlio di Ocran; [14]di
Gad: Eliasaf, figlio di Deuel; [15]di Nèftali: Achira, figlio di
Enan». [16]Questi furono i prescelti della comunità, erano i
capi delle loro tribù paterne, i capi delle migliaia d'Israele. [17]Mosè
e Aronne presero questi uomini che erano stati designati per nome [18]e
convocarono tutta la comunità, il primo giorno del secondo mese; furono
registrati secondo le famiglie, secondo i loro casati paterni, contando
il numero delle persone dai venti anni in su, uno per uno. [19]Come
il Signore gli aveva ordinato, Mosè ne fece il censimento nel deserto
del Sinai.
Il censimento
[20]Figli di Ruben, primogenito d'Israele, loro discendenti
secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi
di tutti i maschi, uno per uno, dall'età di vent'anni in su, quanti
potevano andare in guerra: [21]i registrati della tribù di Ruben
risultarono quarantaseimilacinquecento.
[22]Figli di Simeone, loro discendenti secondo le loro
famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di tutti i
maschi, uno per uno, dall'età di vent'anni in su, quanti potevano
andare in guerra: [23]i registrati della tribù di Simeone
risultarono cinquantanovemilatrecento.
[24]Figli di Gad, loro discendenti secondo le loro famiglie,
secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di
vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: [25]i
registrati della tribù di Gad risultarono
quarantacinquemilaseicentocinquanta.
[26]Figli di Giuda, loro discendenti secondo le loro famiglie,
secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di
vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: [27]i
registrati della tribù di Giuda risultarono
settantaquattromilaseicento.
[28]Figli di Issacar, loro discendenti secondo le loro
famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli
dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: [29]i
registrati della Il censimentotribù di Issacar risultarono
cinquantaquattromilaquattrocento.
[30]Figli di Zàbulon, loro discendenti secondo le loro
famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli
dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: [31]i
registrati della tribù di Zàbulon risultarono
cinquantasettemilaquattrocento.
[32]Figli di Giuseppe: figli di Efraim, loro discendenti
secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi
di quelli dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in
guerra: [33]i registrati della tribù di Efraim risultarono
quarantamilacinquecento.
[34]Figli di Manasse, loro discendenti secondo le loro
famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli
dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: [35]della
tribù di Manasse i registrati risultarono trentaduemiladuecento.
[36]Figli di Beniamino, loro discendenti secondo le loro
famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli
dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: [37]i
registrati della Il censimentoIl censimentoIl censimentoIl
censimentotribù di Beniamino risultarono trentacinquemilaquattrocento.
[38]Figli di Dan, loro discendenti secondo le loro famiglie,
secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di
vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: [39]i
registrati della tribù di Dan risultarono sessantaduemilasettecento.
[40]Figli di Aser, loro discendenti secondo le loro famiglie,
secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di
vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: [41]i
registrati della tribù di Aser risultarono quarantunmilacinquecento.
[42]Figli di Nèftali, loro discendenti secondo le loro
famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli
dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: [43]i
registrati della tribù di Nèftali risultarono
cinquantatremilaquattrocento.
[44]Di quelli Mosè e Aronne fecero il censimento, con i
dodici uomini capi d'Israele: ce n'era uno per ciascuno dei loro casati
paterni. [45]Tutti gli Israeliti dei quali fu fatto il censimento
secondo i loro casati paterni, dall'età di vent'anni in su, cioè tutti
gli uomini che in Israele potevano andare in guerra, [46]quanti
furono registrati risultarono seicentotremilacinquecentocinquanta. [47]Ma
quanti erano leviti, secondo la loro tribù paterna, non furono
registrati insieme con gli altri.
Statuto dei leviti
[48]Il Signore disse a Mosè: [49]«Della tribù di
Levi non farai il censimento e non unirai la somma a quella degli
Israeliti; [50]ma incarica tu stesso i leviti del servizio della
Dimora della testimonianza, di tutti i suoi accessori e di quanto le
appartiene. Essi porteranno la Dimora e tutti i suoi accessori, vi
presteranno servizio e staranno accampati attorno alla Dimora. [51]Quando
la Dimora dovrà partire, i leviti la smonteranno; quando la Dimora dovrà
accamparsi in qualche luogo, i leviti la erigeranno; ogni estraneo che
si avvicinerà sarà messo a morte. [52]Gli Israeliti pianteranno
le tende ognuno nel suo campo, ognuno vicino alla sua insegna, secondo
le loro schiere. [53]Ma i leviti pianteranno le tende attorno
alla Dimora della testimonianza; così la mia ira non si accenderà
contro la comunità degli Israeliti. I leviti avranno la cura della
Dimora». [54]Gli Israeliti si conformarono in tutto agli ordini
che il Signore aveva dato a Mosè e così fecero.
Numeri - Capitolo 2
Ordine delle tribù
[1]Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: [2]«Gli
Israeliti si accamperanno ciascuno vicino alla sua insegna con i simboli
dei casati paterni; si accamperanno di fronte a tutti intorno alla tenda
del convegno.
[3]A est, verso oriente, si accamperà l'insegna del campo di
Giuda con le sue schiere; [4]il capo dei figli di Giuda è
Nacason, figlio di Amminadab, e la sua formazione è di
sessantaquattromilaseicento registrati. [5]Accanto a lui si
accamperà la tribù di Issacar; il capo dei figli di Issacar è
Netaneel, figlio di Suar, [6]e la sua formazione è di
cinquantaquattromilaquattrocento registrati. [7]Poi la tribù di
Zàbulon; il capo dei figli di Zàbulon è Eliab, figlio di Chelon, [8]e
la sua formazione è di cinquantasettemilaquattrocento registrati. [9]Il
totale dei registrati del campo di Giuda è di
centottantaseimilaquattrocento uomini, secondo le loro schiere. Si
metteranno in marcia per primi.
[10]A mezzogiorno starà l'insegna del campo di Ruben con le
sue schiere; il capo dei figli di Ruben è Elisur, figlio di Sedeur, [11]e
la sua formazione è di quarantaseimilacinquecento registrati. [12]Accanto
a lui si accamperà la tribù di Simeone; il capo dei figli di Simeone
è Selumiel, figlio di Surisaddai, [13]e la sua formazione è di
cinquantanovemilatrecento registrati. [14]Poi la tribù di Gad:
il capo dei figli di Gad è Eliasaf, figlio di Deuel, [15]e la
sua formazione è di quarantacinquemilaseicentocinquanta registrati. [16]Il
totale del campo di Ruben è di centocinquantamilaquattrocentocinquanta
uomini, registrati secondo le loro schiere. Si metteranno in marcia in
seconda linea.
[17]Poi si metterà in marcia la tenda del convegno con il
campo dei leviti in mezzo agli altri campi. Seguiranno nella marcia
l'ordine nel quale erano accampati, ciascuno al suo posto, con la sua
insegna.
[18]Ad occidente starà l'insegna del campo di Efraim con le
sue schiere; il capo dei figli di Efraim è Elisama, figlio di Ammiud, [19]la
sua formazione è di quarantamilacinquecento registrati. [20]Accanto
a lui si accamperà la tribù di Manasse; il capo dei figli di Manasse
è Gamliel, figlio di Pedasur, [21]e la sua formazione è di
trentaduemiladuecento registrati. [22]Poi la tribù di Beniamino;
il capo dei figli di Beniamino è Abidan, figlio di Ghideoni, [23]e
la sua formazione è di trentacinquemilaquattrocento registrati. [24]Il
totale dei registrati del campo di Efraim è di centottomilacento
uomini, secondo le loro schiere. Si metteranno in marcia in terza linea.
[25]A settentrione starà l'insegna del campo di Dan con le
sue schiere; il capo dei figli di Dan è Achiezer, figlio di Ammisaddai,
[26]e la sua formazione è di sessantaduemilasettecento
registrati. [27]Accanto a lui si accamperà la tribù di Aser; il
capo dei figli di Aser è Paghiel, figlio di Ocran, [28]e la sua
formazione è di quarantunmilacinquecento registrati. [29]Poi la
tribù di Nèftali; il capo dei figli di Nèftali è Achira, figlio di
Enan, [30]e la sua formazione è di cinquantatremilaquattrocento
registrati. [31]Il totale dei registrati del campo di Dan è
dunque centocinquantasettemilaseicento. Si metteranno in marcia per
ultimi, secondo le loro insegne».
[32]Questi sono gli Israeliti registrati secondo i loro casati
paterni. Tutti gli uomini dei quali si fece il censimento e che
formarono i campi secondo le loro formazioni, furono
seicentotremilacinquecentocinquanta. [33]Ma i leviti, secondo
l'ordine che il Signore aveva dato a Mosè, non furono registrati nel
censimento, insieme con gli Israeliti. [34]Gli Israeliti agirono
secondo gli ordini che il Signore aveva dato a Mosè; così si
accampavano secondo le loro insegne e così si mettevano in marcia,
ciascuno secondo la sua famiglia e secondo il casato dei suoi padri.
Numeri - Capitolo 3
La tribù di Levi:
A. I sacerdoti
[1]Questi sono i discendenti di Aronne e di Mosè quando il
Signore parlò a Mosè sul monte Sinai. [2]Questi sono i nomi dei
figli di Aronne: Nadab il primogenito, Abiu, Eleazaro e Itamar. [3]Tali
i nomi dei figli di Aronne che ricevettero l'unzione come sacerdoti e
furono consacrati per esercitare il sacerdozio. [4]Nadab e Abiu
morirono davanti al Signore, quando offrirono fuoco profano davanti al
Signore, nel deserto del Sinai. Essi non avevano figli ed Eleazaro e
Itamar esercitarono il sacerdozio in presenza di Aronne, loro padre.
B. I leviti. Le loro funzioni
[5]Il Signore disse a Mosè: [6]«Fà avvicinare la
tribù dei leviti e presentala al sacerdote Aronne, perché sia al suo
servizio. [7]Essi custodiranno quanto è affidato a lui e a tutta
la comunità davanti alla tenda del convegno e presteranno servizio alla
Dimora. [8]Avranno in custodia tutti gli arredi della tenda del
convegno e di quanto è affidato agli Israeliti e presteranno servizio
alla Dimora. [9]Assegnerai i leviti ad Aronne e ai suoi figli;
essi gli sono dati tutti tra gli Israeliti. [10]Tu stabilirai
Aronne e i suoi figli, perché custodiscano le funzioni del loro
sacerdozio; l'estraneo che vi si accosterà sarà messo a morte».
C. La loro scelta
[11]Il Signore disse a Mosè: [12]«Ecco, io ho scelto
i leviti tra gli Israeliti al posto di ogni primogenito che nasce per
primo dal seno materno tra gli Israeliti; i leviti saranno miei, [13]perché
ogni primogenito è mio. Quando io colpii tutti i primogeniti nel paese
d'Egitto, io mi riservai in Israele tutti i primogeniti degli uomini e
degli animali; essi saranno miei. Io sono il Signore».
D. Il loro censimento
[14]Il Signore disse a Mosè nel deserto del Sinai: [15]«Fà
il censimento dei figli di Levi, secondo i casati dei loro padri e le
loro famiglie; farai il censimento di tutti i maschi dall'età di un
mese in su». [16]Mosè ne fece il censimento secondo l'ordine
del Signore, come gli era stato comandato di fare.
[17]Questi sono i figli di Levi secondo i loro nomi: Gherson,
Keat e Merari. [18]Questi i nomi dei figli di Gherson, secondo le
loro famiglie: Libni e Simei. [19]I figli di Keat secondo le loro
famiglie: Amram, Isear, Ebron e Uzziel. [20]I figli di Merari
secondo le loro famiglie: Macli e Musi. Queste sono le famiglie dei
leviti secondo i loro casati paterni.
[21]Da Gherson discendono la famiglia dei Libniti e la
famiglia dei Simeiti, che formano le famiglie dei Ghersoniti. [22]Coloro
che furono registrati, contando tutti i maschi dall'età di un mese in
su, erano settemilacinquecento. [23]Le famiglie dei Ghersoniti
avevano il campo dietro la Dimora, a occidente. [24]Il capo del
casato paterno per i Ghersoniti era Eliasaf, figlio di Lael. [25]Per
quello che riguarda la tenda del convegno i figli di Gherson avevano la
custodia della Dimora e della tenda, della sua coperta, della cortina
all'ingresso della tenda del convegno, [26]dei tendaggi del
recinto e della cortina alla porta del recinto intorno alla Dimora e
all'altare e delle corde per tutto il suo impianto.
[27]Da Keat discendono la famiglia degli Amramiti, la famiglia
degli Iseariti, la famiglia degli Ebroniti e la famiglia degli Uzzieliti,
che formano le famiglie dei Keatiti. [28]Contando tutti i maschi
dall'età di un mese in su, erano ottomilaseicento, che avevano la
custodia del santuario. [29]Le famiglie dei figli di Keat avevano
il campo al lato meridionale della Dimora. [30]Il capo del casato
paterno per i Keatiti era Elisafan, figlio di Uzziel. [31]Alla
loro custodia erano affidati l'arca, la tavola, il candelabro, gli
altari e gli arredi del santuario con cui si esercita il ministero, il
velo e quanto si riferisce al suo impianto. [32]Il capo supremo
dei leviti era Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne; egli aveva la
sorveglianza di quelli che attendevano alla custodia del santuario.
[33]Da Merari discendono la famiglia dei Macliti e la famiglia
dei Musiti che formano le famiglie di Merari. [34]Coloro che
furono registrati, contando tutti i maschi dall'età di un mese in su,
erano seimiladuecento. [35]Il capo del casato paterno per le
famiglie di Merari era Suriel, figlio di Abicail. Essi avevano il campo
dal lato settentrionale della Dimora. [36]Alla custodia dei figli
di Merari furono affidati le tavole della Dimora, le sue stanghe, le sue
colonne e le loro basi, tutti i suoi arredi e quanto si riferisce al suo
impianto, [37]le colonne del recinto tutto intorno, le loro basi,
i loro picchetti e le loro corde. [38]Sul davanti della Dimora a
oriente, di fronte alla tenda del convegno, verso levante, avevano il
campo Mosè, Aronne e i suoi figli; essi avevano la custodia del
santuario invece degli Israeliti; l'estraneo che vi si avvicinava
sarebbe stato messo a morte.
[39]Tutti i leviti di cui Mosè e Aronne fecero il censimento
secondo le loro famiglie per ordine del Signore, tutti i maschi dall'età
di un mese in su, erano ventiduemila.
E. I leviti e il riscatto dei primogeniti
[40]Il Signore disse a Mosè: «Fà il censimento di tutti i
primogeniti maschi tra gli Israeliti dall'età di un mese in su e fà il
censimento dei loro nomi. [41]Prenderai i leviti per me - Io sono
il Signore - invece di tutti i primogeniti degli Israeliti e il bestiame
dei leviti invece dei primi parti del bestiame degli Israeliti».
[42]Mosè fece il censimento di tutti i primogeniti tra gli
Israeliti, secondo l'ordine che il Signore gli aveva dato. [43]Tutti
i primogeniti maschi che furono registrati, contando i nomi dall'età di
un mese in su, furono ventiduemiladuecentosettantatrè.
[44]Il Signore parlò a Mosè: [45]«Prendi i leviti
invece di tutti i primogeniti degli Israeliti e il bestiame dei leviti
invece del loro bestiame; i leviti saranno miei. Io sono il Signore. [46]Per
il riscatto dei duecentosettantatrè primogeniti degli Israeliti che
oltrepassano il numero dei leviti, [47]prenderai cinque sicli a
testa; li prenderai secondo il siclo del santuario, che è di venti ghera.
[48]Darai il denaro ad Aronne e ai suoi figli per il riscatto di
quelli che oltrepassano il numero dei leviti». [49]Mosè prese
il denaro per il riscatto di quelli che oltrepassavano il numero dei
primogeniti riscattati dai leviti; [50]prese il denaro dai
primogeniti degli Israeliti: milletrecentosessantacinque sicli, secondo
il siclo del santuario. [51]Mosè diede il denaro del riscatto ad
Aronne e ai suoi figli, secondo l'ordine del Signore, come il Signore
aveva ordinato a Mosè.
Numeri - Capitolo 4
I gruppi dei leviti:
A. I Keatiti
[1]Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: [2]«Fate
il censimento dei figli di Keat, tra i figli di Levi, secondo le loro
famiglie e secondo i loro casati paterni, [3]dall'età di trent'anni
fino all'età di cinquant'anni, di quanti fanno parte di una schiera e
prestano la loro opera nella tenda del convegno. [4]Questo è il
servizio che i figli di Keat dovranno fare nella tenda del convegno e
che riguarda le cose santissime. [5]Quando il campo si dovrà
muovere, Aronne e i suoi figli verranno a smontare il velo della cortina
e copriranno con esso l'arca della testimonianza; [6]poi porranno
sull'arca una coperta di pelli di tasso, vi stenderanno sopra un drappo
tutto di porpora viola e metteranno a posto le stanghe. [7]Poi
stenderanno un drappo di porpora viola sulla tavola dell'offerta e vi
metteranno sopra i piatti, le coppe, le anfore, le tazze per le
libazioni; vi sarà sopra anche il pane perenne; [8]su queste
cose stenderanno un drappo scarlatto e sopra questo una coperta di pelli
di tasso e metteranno le stanghe alla tavola. [9]Poi prenderanno
un drappo di porpora viola, con cui copriranno il candelabro della luce,
le sue lampade, i suoi smoccolatoi, i suoi portacenere e tutti i vasi
per l'olio destinati al suo servizio; [10]metteranno il
candelabro con tutti i suoi accessori in una coperta di pelli di tasso e
lo metteranno sopra la portantina. [11]Poi stenderanno
sull'altare d'oro un drappo di porpora viola e sopra questo una coperta
di pelli di tasso e metteranno le stanghe all'altare. [12]Prenderanno
tutti gli arredi che si usano per il servizio nel santuario, li
metteranno in un drappo di porpora viola, li avvolgeranno in una coperta
di pelli di tasso e li metteranno sopra la portantina. [13]Poi
toglieranno le ceneri dall'altare e stenderanno sull'altare un drappo
scarlatto; [14]vi metteranno sopra tutti gli arredi che si usano
nel suo servizio, i bracieri, le forchette, le pale, i vasi per
l'aspersione, tutti gli accessori dell'altare e vi stenderanno sopra una
coperta di pelli di tasso, poi porranno le stanghe all'altare. [15]Quando
Aronne e i suoi figli avranno finito di coprire il santuario e tutti gli
arredi del santuario, al momento di muovere il campo, i figli di Keat
verranno per trasportare quelle cose; ma non toccheranno le cose sante,
perché non muoiano. Questo è l'incarico dei figli di Keat nella tenda
del convegno.
[16]Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, avrà la
sorveglianza dell'olio per il candelabro, del profumo aromatico
dell'offerta perenne e dell'olio dell'unzione e la sorveglianza di tutta
la Dimora e di quanto contiene, del santuario e dei suoi arredi».
[17]Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne: [18]«Badate
che la tribù delle famiglie dei Keatiti non venga eliminata dai leviti;
[19]ma fate questo per loro, perché vivano e non muoiano quando
si accostano al luogo santissimo: Aronne e i suoi figli vengano e
assegnino a ciascuno di essi il proprio servizio e il proprio incarico. [20]Non
entrino essi a guardare neanche per un istante le cose sante, perché
morirebbero».
B. I Ghersoniti
[21]Il Signore disse a Mosè: [22]«Fà il censimento
anche dei figli di Gherson, secondo i loro casati paterni e secondo le
loro famiglie. [23]Farai il censimento dall'età di trent'anni
fino all'età di cinquant'anni di quanti fanno parte di una schiera e
prestano servizio nella tenda del convegno. [24]Questo è il
servizio delle famiglie dei Ghersoniti, quel che dovranno fare e quello
che dovranno portare. [25]Essi porteranno i teli della Dimora e
la tenda del convegno, la sua copertura, la copertura di pelli di tasso
che vi è sopra e la cortina all'ingresso della tenda del convegno; [26]i
tendaggi del recinto con la cortina all'ingresso del recinto, i tendaggi
che stanno intorno alla Dimora e all'altare; le loro corde e tutti gli
arredi necessari al loro impianto; faranno tutto il servizio che si
riferisce a queste cose. [27]Tutto il servizio dei figli dei
Ghersoniti sarà sotto gli ordini di Aronne e dei suoi figli per quanto
dovranno portare e per quanto dovranno fare; voi affiderete alla loro
custodia quanto dovranno portare. [28]Tale è il servizio delle
famiglie dei figli dei Ghersoniti nella tenda del convegno; la loro
sorveglianza sarà affidata a Itamar, figlio del sacerdote Aronne.
C. I Merariti
[29]Farai il censimento dei figli di Merari secondo le loro
famiglie e secondo i loro casati paterni; [30]farai il
censimento, dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, di
quanti fanno parte di una schiera e prestano servizio nella tenda del
convegno. [31]Ciò è quanto è affidato alla loro custodia e
quello che dovranno portare come loro servizio nella tenda del convegno:
le assi della Dimora, le sue stanghe, le sue colonne, le sue basi, [32]le
colonne che sono intorno al recinto, le loro basi, i loro picchetti, le
loro corde, tutti i loro arredi e tutto il loro impianto. Elencherete
per nome gli oggetti affidati alla loro custodia e che essi dovranno
portare. [33]Tale è il servizio delle famiglie dei figli di
Merari, tutto il loro servizio nella tenda del convegno, sotto gli
ordini di Itamar, figlio del sacerdote Aronne».
Censimento dei leviti
[34]Mosè, Aronne e i capi della comunità fecero dunque il
censimento dei figli dei Keatiti secondo le loro famiglie e secondo i
loro casati paterni, [35]di quanti dall'età di trent'anni fino
all'età di cinquant'anni potevano far parte di una schiera e prestar
servizio nella tenda del convegno. [36]Quelli di cui si fece il
censimento secondo le loro famiglie furono duemilasettecentocinquanta. [37]Questi
appartengono alle famiglie dei Keatiti dei quali si fece il censimento:
quanti prestavano servizio nella tenda del convegno; Mosè e Aronne ne
fecero il censimento secondo l'ordine che il Signore aveva dato per
mezzo di Mosè.
[38]I figli di Gherson, di cui si fece il censimento secondo
le loro famiglie e secondo i loro casati paterni, [39]dall'età
di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, quanti potevano far parte
di una schiera e prestar servizio nella tenda del convegno, [40]quelli
di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie e secondo i loro
casati paterni, furono duemilaseicentotrenta. [41]Questi
appartengono alle famiglie dei figli di Gherson, di cui si fece il
censimento: quanti prestavano servizio nella tenda del convegno; Mosè e
Aronne ne fecero il censimento secondo l'ordine del Signore.
[42]Quelli delle famiglie dei figli di Merari dei quali si
fece il censimento secondo le loro famiglie e i loro casati paterni, [43]dall'età
di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, quanti potevano far parte
di una schiera e prestar servizio nella tenda del convegno, [44]quelli
di cui si fece il censimento, secondo le loro famiglie, furono
tremiladuecento. [45]Questi appartengono alle famiglie dei figli
di Merari, di cui si fece il censimento; Mosè e Aronne ne fecero il
censimento secondo l'ordine che il Signore aveva dato per mezzo di Mosè.
[46]Tutti i leviti dei quali Mosè, Aronne e i capi d'Israele
fecero il censimento secondo le loro famiglie e secondo i loro casati
paterni, [47]dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni,
quanti potevano far parte di una schiera e prestar servizio e portare
pesi nella tenda del convegno, [48]tutti quelli di cui si fece il
censimento, furono ottomilacinquecentottanta. [49]Ne fu fatto il
censimento secondo l'ordine che il Signore aveva dato per mezzo di Mosè,
assegnando a ciascuno il servizio che doveva fare e ciò che doveva
portare. Così ne fu fatto il censimento come il Signore aveva ordinato
a Mosè.
Numeri - Capitolo 5
II. LEGGI DIVERSE
Espulsione degli impuri
[1]Il Signore disse a Mosè: [2]«Ordina agli Israeliti
che allontanino dall'accampamento ogni lebbroso, chiunque soffre di
gonorrea o è impuro per il contatto con un cadavere. [3]Allontanerete
sia i maschi sia le femmine; li allontanerete dall'accampamento perché
non contaminino il loro accampamento in mezzo al quale io abito». [4]Gli
Israeliti fecero così e li allontanarono dall'accampamento. Come il
Signore aveva ordinato a Mosè, così fecero gli Israeliti.
La restituzione
[5]Il Signore aggiunse a Mosè: [6]«Ordina agli
Israeliti: Quando un uomo o una donna avrà fatto un torto a qualcuno,
peccando contro il Signore, questa persona si sarà resa colpevole. [7]Dovrà
confessare il peccato commesso e restituirà: il reo rifonderà per
intero il danno commesso, aggiungendovi un quinto e lo darà a colui
verso il quale è responsabile. [8]Ma se costui non ha stretto
parente a cui si possa rifondere il danno commesso, questo spetterà al
Signore, cioè al sacerdote, oltre l'ariete dell'espiazione, mediante il
quale si farà l'espiazione per il colpevole. [9]Ogni tributo su
tutte le cose consacrate che gli Israeliti offriranno, è del sacerdote,
apparterrà a lui; [10]le cose che uno consacrerà saranno sue e
ciò che uno darà al sacerdote apparterrà a lui».
L'offerta della gelosia
[11]Il Signore aggiunse a Mosè: [12]«Parla agli
Israeliti e riferisci loro: Se una donna si sarà traviata e avrà
commesso una infedeltà verso il marito [13]e un uomo avrà avuto
rapporti con lei, ma la cosa è rimasta nascosta agli occhi del marito;
se essa si è contaminata in segreto e non vi siano testimoni contro di
lei perché non è stata colta sul fatto, [14]qualora lo spirito
di gelosia si impadronisca del marito e questi diventi geloso della
moglie che si è contaminata oppure lo spirito di gelosia si
impadronisca di lui e questi diventi geloso della moglie che non si è
contaminata, [15]quell'uomo condurrà la moglie al sacerdote e
porterà una offerta per lei: un decimo di efa di farina d'orzo;
non vi spanderà sopra olio, né vi metterà sopra incenso, perché è
un'oblazione di gelosia, un'offerta commemorativa per ricordare una
iniquità. [16]Il sacerdote farà avvicinare la donna e la farà
stare davanti al Signore. [17]Poi il sacerdote prenderà acqua
santa in un vaso di terra; prenderà anche polvere che è sul pavimento
della Dimora e la metterà nell'acqua. [18]Il sacerdote farà
quindi stare la donna davanti al Signore, le scoprirà il capo e porrà
nelle mani di lei l'oblazione commemorativa, che è l'oblazione di
gelosia, mentre il sacerdote avrà in mano l'acqua amara che porta
maledizione. [19]Il sacerdote farà giurare quella donna e le dirà:
Se nessun uomo ha avuto rapporti disonesti con te e se non ti sei
traviata per contaminarti ricevendo un altro invece di tuo marito,
quest'acqua amara, che porta maledizione, non ti faccia danno! [20]Ma
se ti sei traviata ricevendo un altro invece di tuo marito e ti sei
contaminata e un uomo che non è tuo marito ha avuto rapporti disonesti
con te... [21]Allora il sacerdote farà giurare alla donna con
un'imprecazione; poi dirà alla donna: Il Signore faccia di te un
oggetto di maledizione e di imprecazione in mezzo al tuo popolo,
facendoti avvizzire i fianchi e gonfiare il ventre; [22]quest'acqua
che porta maledizione ti entri nelle viscere per farti gonfiare il
ventre e avvizzire i fianchi! E la donna dirà: Amen, Amen! [23]Poi
il sacerdote scriverà queste imprecazioni su un rotolo e le cancellerà
con l'acqua amara. [24]Farà bere alla donna quell'acqua amara
che porta maledizione e l'acqua che porta maledizione entrerà in lei
per produrle amarezza; [25]il sacerdote prenderà dalle mani
della donna l'oblazione di gelosia, agiterà l'oblazione davanti al
Signore e l'offrirà sull'altare; [26]il sacerdote prenderà una
manciata di quell'oblazione come memoriale di lei e la brucerà
sull'altare; poi farà bere l'acqua alla donna. [27]Quando le avrà
fatto bere l'acqua, se essa si è contaminata e ha commesso un'infedeltà
contro il marito, l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per
produrre amarezza; il ventre le si gonfierà e i suoi fianchi
avvizziranno e quella donna diventerà un oggetto di maledizione in
mezzo al suo popolo. [28]Ma se la donna non si è contaminata ed
è pura, sarà riconosciuta innocente e avrà figli.
[29]Questa è la legge della gelosia, nel caso in cui la
moglie di uno si sia traviata ricevendo un altro invece del marito e si
contamini [30]e per il caso in cui lo spirito di gelosia si
impadronisca del marito e questi diventi geloso della moglie; egli farà
comparire sua moglie davanti al Signore e il sacerdote le applicherà
questa legge integralmente. [31]Il marito sarà immune da colpa,
ma la donna porterà la pena della sua iniquità».
Numeri - Capitolo 6
Il nazireato
[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Parla agli
Israeliti e riferisci loro: Quando un uomo o una donna farà un voto
speciale, il voto di nazireato, per consacrarsi al Signore, [3]si
asterrà dal vino e dalle bevande inebrianti; non berrà aceto fatto di
vino né aceto fatto di bevanda inebriante; non berrà liquori tratti
dall'uva e non mangerà uva, né fresca né secca. [4]Per tutto
il tempo del suo nazireato non mangerà alcun prodotto della vigna, dai
chicchi acerbi alle vinacce.
[5]Per tutto il tempo del suo voto di nazireato il rasoio non
passerà sul suo capo; finché non siano compiuti i giorni per i quali
si è consacrato al Signore, sarà santo; si lascerà crescere la
capigliatura.
[6]Per tutto il tempo in cui rimane consacrato al Signore, non
si avvicinerà a un cadavere; [7]si trattasse anche di suo padre,
di sua madre, di suo fratello e di sua sorella, non si contaminerà per
loro alla loro morte, perché porta sul capo il segno della sua
consacrazione a Dio. [8]Per tutto il tempo del suo nazireato egli
è consacrato al Signore.
[9]Se uno gli muore accanto improvvisamente e il suo capo
consacrato rimane così contaminato, si raderà il capo nel giorno della
sua purificazione; se lo raderà il settimo giorno; [10]l'ottavo
giorno porterà due tortore o due colombi al sacerdote, all'ingresso
della tenda del convegno. [11]Il sacerdote ne offrirà uno in
sacrificio espiatorio e l'altro in olocausto e farà per lui il rito
espiatorio del peccato in cui è incorso a causa di quel morto; in quel
giorno stesso, il nazireo consacrerà così il suo capo. [12]Consacrerà
di nuovo al Signore i giorni del suo nazireato e offrirà un agnello
dell'anno come sacrificio di riparazione; i giorni precedenti non
saranno contati, perché il suo nazireato è stato contaminato.
[13]Questa è la legge del nazireato; quando i giorni del suo
nazireato saranno compiuti, lo si farà venire all'ingresso della tenda
del convegno; [14]egli presenterà l'offerta al Signore: un
agnello dell'anno, senza difetto, per l'olocausto; una pecora dell'anno,
senza difetto, per il sacrificio espiatorio, un ariete senza difetto,
come sacrificio di comunione; [15]un canestro di pani azzimi
fatti con fior di farina, di focacce intrise in olio, di schiacciate
senza lievito unte d'olio, insieme con l'oblazione e le libazioni
relative. [16]Il sacerdote presenterà quelle cose davanti al
Signore e offrirà il suo sacrificio espiatorio e il suo olocausto; [17]offrirà
l'ariete come sacrificio di comunione al Signore, con il canestro dei
pani azzimi; il sacerdote offrirà anche l'oblazione e la libazione. [18]Il
nazireo raderà, all'ingresso della tenda del convegno, il suo capo
consacrato; prenderà i capelli del suo capo consacrato e li metterà
sul fuoco che è sotto il sacrificio di comunione. [19]Il
sacerdote prenderà la spalla dell'ariete, quando sarà cotta, una
focaccia non lievitata dal canestro e una schiacciata senza lievito e le
porrà nelle mani del nazireo, dopo che questi si sarà raso il capo
consacrato. [20]Il sacerdote le agiterà, come offerta da farsi
secondo il rito dell'agitazione, davanti al Signore; è cosa santa che
appartiene al sacerdote, insieme con il petto dell'offerta da agitare
ritualmente e con la spalla dell'offerta da elevare ritualmente. Dopo,
il nazireo potrà bere il vino.
[21]Questa è la legge per chi ha fatto voto di nazireato,
tale è la sua offerta al Signore per il suo nazireato, oltre quello che
i suoi mezzi gli permetteranno di fare. Egli si comporterà secondo il
voto che avrà fatto in base alla legge del suo nazireato».
La formula di benedizione
[22]Il Signore aggiunse a Mosè: [23]«Parla ad Aronne
e ai suoi figli e riferisci loro: Voi benedirete così gli Israeliti;
direte loro:
[24]Ti benedica il Signore
e ti protegga.
[25]Il Signore faccia brillare il suo volto su di te
e ti sia propizio.
[26]Il Signore rivolga su di te il suo volto
e ti conceda pace.
[27]Così porranno il mio nome sugli Israeliti
e io li benedirò».
Numeri - Capitolo 7
III. OFFERTE DEI CAPI E CONSACRAZIONE DEI LEVITI
Offerta dei carri
[1]Quando Mosè ebbe finito di erigere la Dimora e l'ebbe unta
e consacrata con tutti i suoi arredi, quando ebbe eretto l'altare con
tutti i suoi arredi e li ebbe unti e consacrati, [2]i capi di
Israele, capi dei loro casati paterni, che erano capitribù e avevano
presieduto al censimento, presentarono una offerta [3]e la
portarono davanti al Signore: sei carri e dodici buoi, cioè un carro
per due capi e un bue per ogni capo e li offrirono davanti alla Dimora. [4]Il
Signore disse a Mosè: [5]«Prendili da loro per impiegarli al
servizio della tenda del convegno e assegnali ai leviti; a ciascuno
secondo il suo servizio». [6]Mosè prese dunque i carri e i buoi
e li diede ai leviti. [7]Diede due carri e quattro buoi ai figli
di Gherson, secondo il loro servizio; [8]diede quattro carri e
otto buoi ai figli di Merari, secondo il loro servizio, sotto la
sorveglianza di Itamar, figlio del sacerdote Aronne; [9]ma ai
figli di Keat non ne diede, perché avevano il servizio degli oggetti
sacri e dovevano portarli sulle spalle.
Offerta della dedicazione
[10]I capi presentarono l'offerta per la dedicazione
dell'altare, il giorno in cui esso fu unto; [11]i capi
presentarono l'offerta uno per giorno, per la dedicazione dell'altare.
[12]Colui che presentò l'offerta il primo giorno fu Nacason,
figlio di Amminadab, della tribù di Giuda; [13]la sua offerta fu
un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento
di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di
fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, [14]una coppa
d'oro di dieci sicli piena di profumo, [15]un giovenco, un
ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, [16]un capro per il
sacrificio espiatorio [17]e per il sacrificio di comunione due
buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu
l'offerta di Nacason, figlio di Amminadab.
[18]Il secondo giorno, Netaneel, figlio di Suar, capo di
Issacar, presentò l'offerta. [19]Offrì un piatto d'argento del
peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli,
secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina
intrisa in olio, per l'oblazione, [20]una coppa d'oro di dieci
sicli piena di profumo, [21]un giovenco, un ariete, un agnello
dell'anno per l'olocausto, [22]un capro per il sacrificio
espiatorio [23]e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque
arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di
Netaneel, figlio di Suar.
[24]Il terzo giorno fu Eliab, figlio di Chelon, capo dei figli
di Zàbulon. [25]La sua offerta fu un piatto d'argento del peso
di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il
siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in
olio, per l'oblazione, [26]una coppa d'oro di dieci sicli piena
di profumo, [27]un giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per
l'olocausto, [28]un capro per il sacrificio espiatorio [29]e
per il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri,
cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Eliab, figlio di Chelon.
[30]Il quarto giorno fu Elisur, figlio di Sedeur, capo dei
figli di Ruben. [31]La sua offerta fu un piatto d'argento del
peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli,
secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina
intrisa in olio, per l'oblazione, [32]una coppa d'oro di dieci
sicli piena di profumo, [33]un giovenco, un ariete, un agnello
dell'anno per l'olocausto, [34]un capro per il sacrificio
espiatorio [35]e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque
arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di
Elisur, figlio di Sedeur.
[36]Il quinto giorno fu Selumiel, figlio di Surisaddai, capo
dei figli di Simeone. [37]La sua offerta fu un piatto d'argento
del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli,
secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina
intrisa in olio, per l'oblazione, [38]una coppa d'oro di dieci
sicli piena di profumo, [39]un giovenco, un ariete, un agnello
dell'anno per l'olocausto, [40]un capro per il sacrificio
espiatorio [41]e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque
arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di
Selumiel, figlio di Surisaddai.
[42]Il sesto giorno fu Eliasaf, figlio di Deuel, capo dei
figli di Gad. [43]La sua offerta fu un piatto d'argento del peso
di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il
siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in
olio, per l'oblazione, [44]una coppa d'oro di dieci sicli piena
di profumo, [45]un giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per
l'olocausto, [46]un capro per il sacrificio espiatorio [47]e
per il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri,
cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Eliasaf, figlio di Deuel.
[48]Il settimo giorno fu Elesama, figlio di Ammiud, capo dei
figli di Efraim. [49]La sua offerta fu un piatto d'argento del
peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento del peso di settanta
sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di
farina intrisa in olio, per l'oblazione, [50]una coppa d'oro di
dieci sicli piena di profumo, [51]un giovenco, un ariete, un
agnello dell'anno per l'olocausto, [52]un capro per il sacrificio
espiatorio [53]e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque
arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di
Elesama, figlio di Ammiud.
[54]L'ottavo giorno fu Gamliel, figlio di Pedasur, capo dei
figli di Manasse. [55]La sua offerta fu un piatto d'argento del
peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli
secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina
intrisa in olio, per l'oblazione, [56]una coppa d'oro di dieci
sicli piena di profumo, [57]un giovenco, un ariete, un agnello
dell'anno per l'olocausto, [58]un capro per il sacrificio
espiatorio [59]e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque
arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di
Gamliel, figlio di Pedasur.
[60]Il nono giorno fu Abidan, figlio di Ghideoni, capo dei
figli di Beniamino. [61]La sua offerta fu un piatto d'argento del
peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli,
secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina
intrisa in olio, per l'oblazione, [62]una coppa d'oro di dieci
sicli piena di profumo, [63]un giovenco, un ariete, un agnello
dell'anno per l'olocausto, [64]un capro per il sacrificio
espiatorio [65]e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque
arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di
Abidan, figlio di Ghideoni.
[66]Il decimo giorno fu Achiezer, figlio di Ammisaddai, capo
dei figli di Dan. [67]La sua offerta fu un piatto d'argento del
peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli,
secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina
intrisa in olio, per l'oblazione, [68]una coppa d'oro di dieci
sicli piena di profumo, [69]un giovenco, un ariete, un agnello
dell'anno per l'olocausto, [70]un capro per il sacrificio
espiatorio [71]e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque
arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di
Achiezer, figlio di Ammisaddai.
[72]L'undicesimo giorno fu Paghiel, figlio di Ocran, capo dei
figli di Aser. [73]La sua offerta fu un piatto d'argento del peso
di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il
siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in
olio, per l'oblazione, [74]una coppa d'oro di dieci sicli piena
di profumo, [75]un giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per
l'olocausto, [76]un capro per il sacrificio espiatorio [77]e
per il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri,
cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Paghiel, figlio di Ocran.
[78]Il decimosecondo giorno fu Achira, figlio di Enan, capo
dei figli di Nèftali. [79]La sua offerta fu un piatto d'argento
del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli,
secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina
intrisa in olio, per l'oblazione, [80]una coppa d'oro di dieci
sicli piena di profumo, [81]un giovenco, un ariete, un agnello
dell'anno per l'olocausto, [82]un capro per il sacrificio
espiatorio [83]e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque
arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di
Achira, figlio di Enan.
[84]Questi furono i doni per la dedicazione dell'altare da
parte dei capi d'Israele, il giorno in cui esso fu unto: dodici piatti
d'argento, dodici vassoi d'argento, dodici coppe d'oro; [85]ogni
piatto d'argento pesava centotrenta sicli e ogni vassoio d'argento
settanta; il totale dell'argento dei vasi fu duemilaquattrocento sicli,
secondo il siclo del santuario; [86]dodici coppe d'oro piene di
profumo, le quali, a dieci sicli per coppa, secondo il siclo del
santuario, diedero per l'oro delle coppe un totale di centoventi sicli. [87]Totale
del bestiame per l'olocausto: dodici giovenchi, dodici arieti, dodici
agnelli dell'anno, con le oblazioni consuete, e dodici capri per il
sacrificio espiatorio. [88]Totale del bestiame per il sacrificio
di comunione: ventiquattro giovenchi, sessanta arieti, sessanta capri,
sessanta agnelli dell'anno. Questi furono i doni per la dedicazione
dell'altare, dopo che esso fu unto.
[89]Quando Mosè entrava nella tenda del convegno per parlare
con il Signore, udiva la voce che gli parlava dall'alto del coperchio
che è sull'arca della testimonianza fra i due cherubini; il Signore gli
parlava.
Numeri - Capitolo 8
Le lampade del candelabro
[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Parla ad
Aronne e riferisci: Quando collocherai le lampade, le sette lampade
dovranno proiettare la luce davanti al candelabro». [3]Aronne
fece così: collocò le lampade in modo che facessero luce davanti al
candelabro, come il Signore aveva ordinato a Mosè. [4]Ora il
candelabro aveva questa fattura: era d'oro lavorato a martello, dal suo
fusto alle sue corolle era un solo lavoro a martello. Mosè aveva fatto
il candelabro secondo la figura che il Signore gli aveva mostrato.
I leviti sono offerti al Signore
[5]Il Signore parlò a Mosè: [6]«Prendi i leviti tra
gli Israeliti e purificali. [7]Per purificarli farai così: li
aspergerai con l'acqua dell'espiazione; faranno passare il rasoio su
tutto il loro corpo, laveranno le loro vesti e si purificheranno. [8]Poi
prenderanno un giovenco con l'oblazione consueta di fior di farina
intrisa in olio e tu prenderai un altro giovenco per il sacrificio
espiatorio. [9]Farai avvicinare i leviti dinanzi alla tenda del
convegno e convocherai tutta la comunità degli Israeliti. [10]Farai
avvicinare i leviti davanti al Signore e gli Israeliti porranno le mani
sui leviti; [11]Aronne presenterà i leviti come offerta da farsi
con il rito di agitazione davanti al Signore da parte degli Israeliti ed
essi faranno il servizio del Signore. [12]Poi i leviti porranno
le mani sulla testa dei giovenchi e tu ne offrirai uno in sacrificio
espiatorio per i leviti. [13]Farai stare i leviti davanti ad
Aronne e davanti ai suoi figli e li presenterai come un'offerta da farsi
con il rito di agitazione in onore del Signore. [14]Così
separerai i leviti dagli Israeliti e i leviti saranno miei. [15]Dopo,
i leviti verranno a fare il servizio nella tenda del convegno; tu li
purificherai e li presenterai come un'offerta fatta con la rituale
agitazione; [16]poiché mi sono tutti dediti tra gli Israeliti,
io li ho presi con me, invece di quanti nascono per primi dalla madre,
invece dei primogeniti di tutti gli Israeliti. [17]Poiché tutti
i primogeniti degli Israeliti, tanto degli uomini quanto del bestiame,
sono miei; io me li sono consacrati il giorno in cui percossi tutti i
primogeniti nel paese d'Egitto. [18]Ho preso i leviti invece di
tutti i primogeniti degli Israeliti. [19]Ho dato in dono ad
Aronne e ai suoi figli i leviti tra gli Israeliti, perché facciano il
servizio degli Israeliti nella tenda del convegno e perché compiano il
rito espiatorio per gli Israeliti, perché nessun flagello colpisca gli
Israeliti, qualora gli Israeliti si accostino al santuario».
[20]Così fecero Mosè, Aronne e tutta la comunità degli
Israeliti per i leviti; gli Israeliti fecero per i leviti quanto il
Signore aveva ordinato a Mosè a loro riguardo. [21]I leviti si
purificarono e lavarono le loro vesti; Aronne li presentò come
un'offerta da agitare secondo il rito davanti al Signore e fece
l'espiazione per essi, per purificarli. [22]Dopo, i leviti
vennero a fare il servizio nella tenda del convegno alla presenza di
Aronne e dei suoi figli. Come il Signore aveva ordinato a Mosè per i
leviti, così si fece per loro.
Le età del servizio
[23]Il Signore parlò a Mosè: [24]«Questo riguarda i
leviti: da venticinque anni in su il levita entrerà a formare la
squadra per il servizio nella tenda del convegno. [25]Dall'età
di cinquant'anni si ritirerà dalla squadra del servizio e non servirà
più. [26]Aiuterà i suoi fratelli nella tenda del convegno
sorvegliando ciò che è affidato alla loro custodia; ma non farà più
servizio. Così farai per i leviti, per quel che riguarda i loro uffici».
Numeri - Capitolo 9
IV. LA PASQUA E LA PARTENZA
Data della pasqua
[1]Il Signore parlò ancora a Mosè nel deserto del Sinai, il
primo mese del secondo anno, da quando uscirono dal paese d'Egitto,
dicendo: [2]«Gli Israeliti celebreranno la pasqua nel tempo
stabilito. [3]La celebrerete nel tempo stabilito, il quattordici
di questo mese tra le due sere; la celebrerete secondo tutte le leggi e
secondo tutte le prescrizioni e le usanze». [4]Mosè parlò agli
Israeliti perché celebrassero la pasqua. [5]Essi celebrarono la
pasqua il quattordici del mese al tramonto, nel deserto del Sinai; gli
Israeliti agirono secondo tutti gli ordini che il Signore aveva dato a
Mosè.
Casi particolari
[6]Ora vi erano alcuni uomini che essendo immondi per aver
toccato un morto, non potevano celebrare la pasqua in quel giorno. Si
presentarono in quello stesso giorno davanti a Mosè e davanti ad
Aronne; [7]quegli uomini dissero a Mosè: «Noi siamo immondi per
aver toccato un cadavere; perché dovremo essere impediti di presentare
l'offerta del Signore, al tempo stabilito, in mezzo agli Israeliti?». [8]Mosè
rispose loro: «Aspettate e sentirò quello che il Signore ordinerà a
vostro riguardo». [9]Il Signore disse a Mosè: [10]«Parla
agli Israeliti e ordina loro: Se uno di voi o dei vostri discendenti sarà
immondo per il contatto con un cadavere o sarà lontano in viaggio, potrà
ugualmente celebrare la pasqua in onore del Signore. [11]La
celebreranno il quattordici del secondo mese al tramonto; mangeranno la
vittima pasquale con pane azzimo e con erbe amare; [12]non ne
serberanno alcun resto fino al mattino e non ne spezzeranno alcun osso.
La celebreranno secondo tutte le leggi della pasqua. [13]Ma chi
è mondo e non è in viaggio, se si astiene dal celebrare la pasqua, sarà
eliminato dal suo popolo; perché non ha presentato l'offerta al Signore
nel tempo stabilito, quell'uomo porterà la pena del suo peccato. [14]Se
uno straniero che soggiorna in mezzo a voi celebra la pasqua del
Signore, si conformerà alle leggi e alle prescrizioni della pasqua.
Avrete un'unica legge per lo straniero e per il nativo del paese».
La nube
[15]Nel giorno in cui la Dimora fu eretta, la nube coprì la
Dimora, ossia la tenda della testimonianza; alla sera essa aveva sulla
Dimora l'aspetto di un fuoco che durava fino alla mattina. [16]Così
avveniva sempre: la nube copriva la Dimora e di notte aveva l'aspetto
del fuoco. [17]Tutte le volte che la nube si alzava sopra la
tenda, gli Israeliti si mettevano in cammino; dove la nuvola si fermava,
in quel luogo gli Israeliti si accampavano. [18]Gli Israeliti si
mettevano in cammino per ordine del Signore e per ordine del Signore si
accampavano; rimanevano accampati finché la nube restava sulla Dimora. [19]Quando
la nube rimaneva per molti giorni sulla Dimora, gli Israeliti
osservavano la prescrizione del Signore e non partivano. [20]Se
la nube rimaneva pochi giorni sulla Dimora, per ordine del Signore
rimanevano accampati e per ordine del Signore levavano il campo. [21]Se
la nube si fermava dalla sera alla mattina e si alzava la mattina,
subito riprendevano il cammino; o se dopo un giorno e una notte la nube
si alzava, allora riprendevano il cammino. [22]Se la nube
rimaneva ferma sulla Dimora due giorni o un mese o un anno, gli
Israeliti rimanevano accampati e non partivano: ma quando si alzava,
levavano il campo. [23]Per ordine del Signore si accampavano e
per ordine del Signore levavano il campo; osservavano le prescrizioni
del Signore, secondo l'ordine dato dal Signore per mezzo di Mosè.
Numeri - Capitolo 10
Le trombe
[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Fatti due
trombe d'argento; le farai lavorate a martello e ti serviranno per
convocare la comunità e per levare l'accampamento. [3]Al suono
di esse tutta la comunità si radunerà presso di te all'ingresso della
tenda del convegno. [4]Al suono di una tromba sola, i principi, i
capi delle migliaia d'Israele, converranno presso di te. [5]Quando
suonerete uno squillo di acclamazione, gli accampamenti che sono a
levante si metteranno in cammino. [6]Quando suonerete una seconda
volta lo squillo di acclamazione, gli accampamenti che si trovano a
mezzogiorno si metteranno in cammino; si suoneranno squilli di
acclamazione quando dovranno mettersi in cammino. [7]Quando deve
essere convocata la comunità, suonerete, ma non uno squillo di
acclamazione. [8]I sacerdoti figli di Aronne suoneranno le
trombe; sarà una legge perenne per voi e per i vostri discendenti.
[9]Quando nel vostro paese andrete in guerra contro il nemico
che vi attaccherà, suonerete le trombe con squilli di acclamazione e
sarete ricordati davanti al Signore vostro Dio e sarete liberati dai
vostri nemici. [10]Così anche nei vostri giorni di gioia, nelle
vostre solennità e al principio dei vostri mesi, suonerete le trombe
quando offrirete olocausti e sacrifici di comunione; esse vi
ricorderanno davanti al vostro Dio. Io sono il Signore vostro Dio».
L'ordine di marcia
[11]Il secondo anno, il secondo mese, il venti del mese, la
nube si alzò sopra la Dimora della testimonianza. [12]Gli
Israeliti partirono dal deserto del Sinai secondo il loro ordine di
marcia; la nube si fermò nel deserto di Paran. [13]Così si
misero in cammino la prima volta, secondo l'ordine del Signore, dato per
mezzo di Mosè. [14]Per prima si mosse l'insegna
dell'accampamento dei figli di Giuda, diviso secondo le loro schiere.
Nacason, figlio di Amminadab, comandava la schiera di Giuda. [15]Netaneel,
figlio di Suar, comandava la schiera della tribù dei figli di Issacar; [16]Eliab,
figlio di Chelon, comandava la schiera della tribù dei figli di Zàbulon.
[17]La Dimora fu smontata e i figli di Gherson e i figli di
Merari si misero in cammino portando la Dimora. [18]Poi si mosse
l'insegna dell'accampamento di Ruben, diviso secondo le sue schiere.
Elisur, figlio di Sedeur, comandava la schiera di Ruben. [19]Selumiel,
figlio di Surisaddai, comandava la schiera della tribù dei figli di
Simeone. [20]Eliasaf, figlio di Deuel, comandava la schiera della
tribù dei figli di Gad. [21]Poi si mossero i Keatiti, portando
gli oggetti sacri; gli altri dovevano erigere la Dimora, prima che
questi arrivassero. [22]Poi si mosse l'insegna dell'accampamento
dei figli di Efraim, diviso secondo le sue schiere. Elisama, figlio di
Ammiud, comandava la schiera di Efraim. [23]Gamliel, figlio di
Pedasur, comandava la schiera della tribù dei figli di Manàsse. [24]Abidau,
figlio di Ghideoni, comandava la schiera della tribù dei figli di
Beniamino. [25]Poi si mosse l'insegna dell'accampamento dei figli
di Dan, diviso secondo le sue schiere, formando la retroguardia di tutti
gli accampamenti. Achiezer, figlio di Ammisaddai, comandava la schiera
di Dan. [26]Paghiel, figlio di Ocran, comandava la schiera della
tribù dei figli di Aser, [27]e Achira, figlio di Enan, comandava
la schiera della tribù dei figli di Nèftali. [28]Questo era
l'ordine con cui gli Israeliti si misero in cammino, secondo le loro
schiere. Così levarono l'accampamento.
Proposta di Mosè a Obab
[29]Mosè disse a Obab, figlio di Reuel, Madianita, suocero di
Mosè: «Noi stiamo per partire, verso il luogo del quale il Signore ha
detto: Io ve lo darò in possesso. Vieni con noi e ti faremo del bene,
perché il Signore ha promesso di fare il bene a Israele». [30]Gli
rispose: «Io non verrò ma tornerò al mio paese e dai miei parenti».
Mosè disse: [31]«Non ci lasciare poiché tu conosci i luoghi
dove ci accamperemo nel deserto e sarai per noi come gli occhi. [32]Se
vieni con noi, qualunque bene il Signore farà a noi, noi lo faremo a te».
La partenza
[33]Così partirono dal monte del Signore e fecero tre
giornate di cammino; l'arca dell'alleanza del Signore li precedeva
durante le tre giornate di cammino, per cercare loro un luogo di sosta. [34]La
nube del Signore era sopra di loro durante il giorno da quando erano
partiti.
[35]Quando l'arca partiva, Mosè diceva:
«Sorgi, Signore,
e siano dispersi i tuoi nemici
e fuggano da te coloro che ti odiano».
[36]Quando si posava, diceva:
«Torna, Signore,
alle miriadi di migliaia di Israele».
Numeri - Capitolo 11
V. LE TAPPE NEL DESERTO
Tabera
[1]Ora il popolo cominciò a lamentarsi malamente agli orecchi
del Signore. Li udì il Signore e il suo sdegno si accese e il fuoco del
Signore divampò in mezzo a loro e divorò l'estremità
dell'accampamento. [2]Il popolo gridò a Mosè; Mosè pregò il
Signore e il fuoco si spense. [3]Quel luogo fu chiamato Tabera,
perché il fuoco del Signore era divampato in mezzo a loro.
Kibrot-Taava. Lamenti del popolo
[4]La gente raccogliticcia, che era tra il popolo, fu presa da
bramosia; anche gli Israeliti ripresero a lamentarsi e a dire: «Chi ci
potrà dare carne da mangiare? [5]Ci ricordiamo dei pesci che
mangiavamo in Egitto gratuitamente, dei cocomeri, dei meloni, dei porri,
delle cipolle e dell'aglio. [6]Ora la nostra vita inaridisce; non
c'è più nulla, i nostri occhi non vedono altro che questa manna». [7]Ora
la manna era simile al seme del coriandolo e aveva l'aspetto della
resina odorosa. [8]Il popolo andava attorno a raccoglierla; poi
la riduceva in farina con la macina o la pestava nel mortaio, la faceva
cuocere nelle pentole o ne faceva focacce; aveva il sapore di pasta
all'olio. [9]Quando di notte cadeva la rugiada sul campo, cadeva
anche la manna.
Intercessione di Mosè
[10]Mosè udì il popolo che si lamentava in tutte le
famiglie, ognuno all'ingresso della propria tenda; lo sdegno del Signore
divampò e la cosa dispiacque anche a Mosè. [11]Mosè disse al
Signore: «Perché hai trattato così male il tuo servo? Perché non ho
trovato grazia ai tuoi occhi, tanto che tu mi hai messo addosso il
carico di tutto questo popolo? [12]L'ho forse concepito io tutto
questo popolo? O l'ho forse messo al mondo io perché tu mi dica: Pòrtatelo
in grembo, come la balia porta il bambino lattante, fino al paese che tu
hai promesso con giuramento ai suoi padri? [13]Da dove prenderei
la carne da dare a tutto questo popolo? Perché si lamenta dietro a me,
dicendo: Dacci da mangiare carne! [14]Io non posso da solo
portare il peso di tutto questo popolo; è un peso troppo grave per me. [15]Se
mi devi trattare così, fammi morire piuttosto, fammi morire, se ho
trovato grazia ai tuoi occhi; io non veda più la mia sventura!».
La risposta del Signore
[16]Il Signore disse a Mosè: «Radunami settanta uomini tra
gli anziani d'Israele, conosciuti da te come anziani del popolo e come
loro scribi; conducili alla tenda del convegno; vi si presentino con te.
[17]Io scenderò e parlerò in quel luogo con te; prenderò lo
spirito che è su di te per metterlo su di loro, perché portino con te
il carico del popolo e tu non lo porti più da solo.
[18]Dirai al popolo: Santificatevi per domani e mangerete
carne, perché avete pianto agli orecchi del Signore, dicendo: Chi ci
farà mangiare carne? Stavamo così bene in Egitto! Ebbene il Signore vi
darà carne e voi ne mangerete. [19]Ne mangerete non per un
giorno, non per due giorni, non per cinque giorni, non per dieci giorni,
non per venti giorni, [20]ma per un mese intero, finché vi esca
dalle narici e vi venga a noia, perché avete respinto il Signore che è
in mezzo a voi e avete pianto davanti a lui, dicendo: Perché siamo
usciti dall'Egitto?». [21]Mosè disse: «Questo popolo, in mezzo
al quale mi trovo, conta seicentomila adulti e tu dici: Io darò loro la
carne e ne mangeranno per un mese intero! [22]Si possono uccidere
per loro greggi e armenti in modo che ne abbiano abbastanza? O si
radunerà per loro tutto il pesce del mare in modo che ne abbiano
abbastanza?». [23]Il Signore rispose a Mosè: «Il braccio del
Signore è forse raccorciato? Ora vedrai se la parola che ti ho detta si
realizzerà o no».
Effusione dello spirito
[24]Mosè dunque uscì e riferì al popolo le parole del
Signore; radunò settanta uomini tra gli anziani del popolo e li pose
intorno alla tenda del convegno. [25]Allora il Signore scese
nella nube e gli parlò: prese lo spirito che era su di lui e lo infuse
sui settanta anziani: quando lo spirito si fu posato su di essi, quelli
profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito. [26]Intanto,
due uomini, uno chiamato Eldad e l'altro Medad, erano rimasti
nell'accampamento e lo spirito si posò su di essi; erano fra gli
iscritti ma non erano usciti per andare alla tenda; si misero a
profetizzare nell'accampamento. [27]Un giovane corse a riferire
la cosa a Mosè e disse: «Eldad e Medad profetizzano nell'accampamento».
[28]Allora Giosuè, figlio di Nun, che dalla sua giovinezza era
al servizio di Mosè, disse: «Mosè, signor mio, impediscili!». [29]Ma
Mosè gli rispose: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel
popolo del Signore e volesse il Signore dare loro il suo spirito!». [30]Mosè
si ritirò nell'accampamento, insieme con gli anziani d'Israele.
Le quaglie
[31]Intanto si era alzato un vento, per ordine del Signore, e
portò quaglie dalla parte del mare e le fece cadere presso
l'accampamento sulla distesa di circa una giornata di cammino da un lato
e una giornata di cammino dall'altro, intorno all'accampamento e a
un'altezza di circa due cubiti sulla superficie del suolo. [32]Il
popolo si alzò e tutto quel giorno e tutta la notte e tutto il giorno
dopo raccolse le quaglie. Chi ne raccolse meno ne ebbe dieci homer;
le distesero intorno all'accampamento. [33]Avevano ancora la
carne fra i denti e non l'avevano ancora masticata, quando lo sdegno del
Signore si accese contro il popolo e il Signore percosse il popolo con
una gravissima piaga. [34]Quel luogo fu chiamato Kibrot-Taava,
perché qui fu sepolta la gente che si era lasciata dominare dalla
ingordigia. [35]Da Kibrot-Taava il popolo partì per Caserot e a
Caserot fece sosta.
Numeri - Capitolo 12
Maria e Aronne contro Mosè
[1]Maria e Aronne parlarono contro Mosè a causa della donna
etiope che aveva sposata; infatti aveva sposato una Etiope. [2]Dissero:
«Il Signore ha forse parlato soltanto per mezzo di Mosè? Non ha
parlato anche per mezzo nostro?». Il Signore udì. [3]Ora Mosè
era molto più mansueto di ogni uomo che è sulla terra.
Risposta divina
[4]Il Signore disse subito a Mosè, ad Aronne e a Maria: «Uscite
tutti e tre e andate alla tenda del convegno». Uscirono tutti e tre. [5]Il
Signore allora scese in una colonna di nube, si fermò all'ingresso
della tenda e chiamò Aronne e Maria. I due si fecero avanti. [6]Il
Signore disse:
«Ascoltate le mie parole!
Se ci sarà un vostro profeta, io, il Signore,
in visione a lui mi rivelerò,
in sogno parlerò con lui.
[7]Non così per il mio servo Mosè:
egli è l'uomo di fiducia in tutta la mia casa.
[8]Bocca a bocca parlo con lui,
in visione e non con enigmi
ed egli guarda l'immagine del Signore.
Perchè non avete temuto
di parlare contro il mio servo Mosè?».
[9]L'ira del Signore si accese contro di loro ed Egli se ne
andò; [10]la nuvola si ritirò di sopra alla tenda ed ecco Maria
era lebbrosa, bianca come neve; Aronne guardò Maria ed ecco era
lebbrosa.
Intercessione di Aronne e di Mosè
[11]Aronne disse a Mosè: «Signor mio, non addossarci la pena
del peccato che abbiamo stoltamente commesso, [12]essa non sia
come il bambino nato morto, la cui carne è gia mezzo consumata quando
esce dal seno della madre». [13]Mosè gridò al Signore: «Guariscila,
Dio!». [14]Il Signore rispose a Mosè: «Se suo padre le avesse
sputato in viso, non ne porterebbe essa vergogna per sette giorni? Stia
dunque isolata fuori dell'accampamento sette giorni; poi vi sarà di
nuovo ammessa». [15]Maria dunque rimase isolata, fuori
dell'accampamento sette giorni; il popolo non riprese il cammino, finché
Maria non fu riammessa nell'accampamento. [16]Poi il popolo partì
da Caserot e si accampò nel deserto di Paran.
Numeri - Capitolo 13
Ricognizione in Canaan
[1]Il Signore disse a Mosè: [2]«Manda uomini a
esplorare il paese di Canaan che sto per dare agli Israeliti. Mandate un
uomo per ogni tribù dei loro padri; siano tutti dei loro capi». [3]Mosè
li mandò dal deserto di Paran, secondo il comando del Signore; quegli
uomini erano tutti capi degli Israeliti.
[4]Questi erano i loro nomi: per la tribù di Ruben, Sammua
figlio di Zaccur; [5]per la tribù di Simeone, Safat figlio di
Cori; [6]per la tribù di Giuda, Caleb figlio di Iefunne; [7]per
la tribù di Issacar, Igheal figlio di Giuseppe; per la tribù di Efraim,
[8]Osea figlio di Nun; [9]per la tribù di Beniamino,
Palti figlio di Rafu; [10]per la tribù di Zàbulon, Gaddiel
figlio di Sodi; [11]per la tribù di Giuseppe, cioè per la tribù
di Manàsse, Gaddi figlio di Susi; [12]per la tribù di Dan,
Ammiel figlio di Ghemalli; [13]per la tribù di Aser, Setur
figlio di Michele; [14]per la tribù di Nèftali, Nacbi figlio di
Vofsi; [15]per la tribù di Gad, Gheuel figlio di Machi. [16]Questi
sono i nomi degli uomini che Mosè mandò a esplorare il paese. Mosè
diede ad Osea, figlio di Nun, il nome di Giosuè.
[17]Mosè dunque li mandò a esplorare il paese di Canaan e
disse loro: «Salite attraverso il Negheb; poi salirete alla regione
montana [18]e osserverete che paese sia, che popolo l'abiti, se
forte o debole, se poco o molto numeroso; [19]come sia la regione
che esso abita, se buona o cattiva, e come siano le città dove abita,
se siano accampamenti o luoghi fortificati; [20]come sia il
terreno, se fertile o sterile, se vi siano alberi o no. Siate coraggiosi
e portate frutti del paese». Era il tempo in cui cominciava a maturare
l'uva.
[21]Quelli dunque salirono ed esplorarono il paese dal deserto
di Sin, fino a Recob, in direzione di Amat. [22]Salirono
attraverso il Negheb e andarono fino a Ebron, dove erano Achiman, Sesai
e Talmai, figli di Anak. Ora Ebron era stata edificata sette anni prima
di Tanis in Egitto. [23]Giunsero fino alla valle di Escol, dove
tagliarono un tralcio con un grappolo d'uva, che portarono in due con
una stanga, e presero anche melagrane e fichi.
[24]Quel luogo fu chiamato valle di Escol a causa del grappolo
d'uva che gli Israeliti vi tagliarono.
Il rapporto degli esploratori
[25]Alla fine di quaranta giorni tornarono dall'esplorazione
del paese [26]e andarono a trovare Mosè e Aronne e tutta la
comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, a Kades; riferirono ogni
cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti del paese.
[27]Raccontarono: «Noi siamo arrivati nel paese dove tu ci avevi
mandato ed è davvero un paese dove scorre latte e miele; ecco i suoi
frutti. [28]Ma il popolo che abita il paese è potente, le città
sono fortificate e immense e vi abbiamo anche visto i figli di Anak. [29]Gli
Amaleciti abitano la regione del Negheb; gli Hittiti, i Gebusei e gli
Amorrei le montagne; i Cananei abitano presso il mare e lungo la riva
del Giordano». [30]Caleb calmò il popolo che mormorava contro
Mosè e disse: «Andiamo presto e conquistiamo il paese, perché certo
possiamo riuscirvi». [31]Ma gli uomini che vi erano andati con
lui dissero: «Noi non saremo capaci di andare contro questo popolo,
perché è più forte di noi». [32]Screditarono presso gli
Israeliti il paese che avevano esplorato, dicendo: «Il paese che
abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi
abitanti; tutta la gente che vi abbiamo notata è gente di alta statura;
[33]vi abbiamo visto i giganti, figli di Anak, della razza dei
giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste e così
dovevamo sembrare a loro».
Numeri - Capitolo 14
Rivolta di Israele
[1]Allora tutta la comunità alzò la voce e diede in alte
grida; il popolo pianse tutta quella notte. [2]Tutti gli
Israeliti mormoravano contro Mosè e contro Aronne e tutta la comunità
disse loro: «Oh! fossimo morti nel paese d'Egitto o fossimo morti in
questo deserto! [3]E perché il Signore ci conduce in quel paese
per cadere di spada? Le nostre mogli e i nostri bambini saranno preda.
Non sarebbe meglio per noi tornare in Egitto?». [4]Si dissero
l'un l'altro: «Diamoci un capo e torniamo in Egitto».
[5]Allora Mosè e Aronne si prostrarono a terra dinanzi a
tutta la comunità riunita degli Israeliti. [6]Giosuè figlio di
Nun e Caleb figlio di Iefunne, che erano fra coloro che avevano
esplorato il paese, si stracciarono le vesti [7]e parlarono così
a tutta la comunità degli Israeliti: «Il paese che abbiamo
attraversato per esplorarlo è un paese molto buono. [8]Se il
Signore ci è favorevole, ci introdurrà in quel paese e ce lo darà: è
un paese dove scorre latte e miele. [9]Soltanto, non vi ribellate
al Signore e non abbiate paura del popolo del paese; è pane per noi e
la loro difesa li ha abbandonati mentre il Signore è con noi; non ne
abbiate paura».
Collera del Signore e intercessione di Mosè
[10]Allora tutta la comunità parlò di lapidarli; ma la
Gloria del Signore apparve sulla tenda del convegno a tutti gli
Israeliti. [11]Il Signore disse a Mosè: «Fino a quando mi
disprezzerà questo popolo? E fino a quando non avranno fede in me, dopo
tutti i miracoli che ho fatti in mezzo a loro? [12]Io lo colpirò
con la peste e lo distruggerò, ma farò di te una nazione più grande e
più potente di esso».
[13]Mosè disse al Signore: «Ma gli Egiziani hanno saputo che
tu hai fatto uscire questo popolo con la tua potenza [14]e lo
hanno detto agli abitanti di questo paese. Essi hanno udito che tu,
Signore, sei in mezzo a questo popolo, e ti mostri loro faccia a faccia,
che la tua nube si ferma sopra di loro e che cammini davanti a loro di
giorno in una colonna di nube e di notte in una colonna di fuoco. [15]Ora
se fai perire questo popolo come un solo uomo, le nazioni che hanno
udito la tua fama, diranno: [16]Siccome il Signore non è stato
in grado di far entrare questo popolo nel paese che aveva giurato di
dargli, li ha ammazzati nel deserto. [17]Ora si mostri grande la
potenza del mio Signore, perché tu hai detto: [18]Il Signore è
lento all'ira e grande in bontà, perdona la colpa e la ribellione, ma
non lascia senza punizione; castiga la colpa dei padri nei figli fino
alla terza e alla quarta generazione. [19]Perdona l'iniquità di
questo popolo, secondo la grandezza della tua bontà, così come hai
perdonato a questo popolo dall'Egitto fin qui».
Perdono e castigo
[20]Il Signore disse: «Io perdono come tu hai chiesto; [21]ma,
per la mia vita, com'è vero che tutta la terra sarà piena della gloria
del Signore, [22]tutti quegli uomini che hanno visto la mia
gloria e i prodigi compiuti da me in Egitto e nel deserto e tuttavia mi
hanno messo alla prova gia dieci volte e non hanno obbedito alla mia
voce, [23]certo non vedranno il paese che ho giurato di dare ai
loro padri. Nessuno di quelli che mi hanno disprezzato lo vedrà; [24]ma
il mio servo Caleb che è stato animato da un altro spirito e mi ha
seguito fedelmente io lo introdurrò nel paese dove è andato; la sua
stirpe lo possiederà. [25]Gli Amaleciti e i Cananei abitano
nella valle; domani tornate indietro, incamminatevi verso il deserto,
per la via del Mare Rosso».
[26]Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: [27]«Fino
a quando sopporterò io questa comunità malvagia che mormora contro di
me? Io ho udito le lamentele degli Israeliti contro di me. [28]Riferisci
loro: Per la mia vita, dice il Signore, io vi farò quello che ho
sentito dire da voi. [29]I vostri cadaveri cadranno in questo
deserto. Nessuno di voi, di quanti siete stati registrati dall'età di
venti anni in su e avete mormorato contro di me, [30]potrà
entrare nel paese nel quale ho giurato di farvi abitare, se non Caleb,
figlio di Iefunne, e Giosuè figlio di Nun. [31]I vostri bambini,
dei quali avete detto che sarebbero diventati una preda di guerra,
quelli ve li farò entrare; essi conosceranno il paese che voi avete
disprezzato. [32]Ma i vostri cadaveri cadranno in questo deserto.
[33]I vostri figli saranno nòmadi nel deserto per quarant'anni e
porteranno il peso delle vostre infedeltà, finché i vostri cadaveri
siano tutti quanti nel deserto. [34]Secondo il numero dei giorni
che avete impiegato per esplorare il paese, quaranta giorni, sconterete
le vostre iniquità per quarant'anni, un anno per ogni giorno e
conoscerete la mia ostilità. [35]Io, il Signore, ho parlato. Così
agirò con tutta questa comunità malvagia che si è riunita contro di
me: in questo deserto saranno annientati e qui moriranno».
[36]Gli uomini che Mosè aveva mandati a esplorare il paese e
che, tornati, avevano fatto mormorare tutta la comunità contro di lui
diffondendo il discredito sul paese, [37]quegli uomini che
avevano propagato cattive voci su quel paese, morirono colpiti da un
flagello, davanti al Signore. [38]Ma di quelli che erano andati a
esplorare il paese rimasero vivi Giosuè, figlio di Nun, e Caleb, figlio
di Iefunne.
Vano tentativo degli Israeliti
[39]Mosè riferì quelle parole a tutti gli Israeliti; il
popolo ne fu molto turbato. [40]La mattina si alzarono presto per
salire verso la cima del monte, dicendo: «Eccoci qua; noi saliremo al
luogo del quale il Signore ha detto che noi abbiamo peccato». [41]Ma
Mosè disse: «Perché trasgredite l'ordine del Signore? La cosa non vi
riuscirà. [42]Poiché il Signore non è in mezzo a voi, non
salite perché non siate sconfitti dai vostri nemici! [43]Perché
di fronte a voi stanno gli Amaleciti e i Cananei e voi cadrete di spada;
perché avete abbandonato il Signore, il Signore non sarà con voi». [44]Si
ostinarono a salire verso la cima del monte, ma l'arca dell'alleanza del
Signore e Mosè non si mossero dall'accampamento. [45]Allora gli
Amaleciti e i Cananei che abitavano su quel monte scesero, li batterono
e ne fecero strage fino a Corma.
Numeri - Capitolo 15
VI. ORDINAMENTI SUI SACRIFICI POTERI DEI SACERDOTI E DEI LEVITI
L'oblazione unita ai sacrifici
[1]Il Signore disse a Mosè: [2]«Parla agli Israeliti
e riferisci loro: Quando sarete entrati nel paese che dovrete abitare e
che io vi dò [3]e offrirete al Signore un sacrificio consumato
dal fuoco, olocausto o sacrificio per soddisfare un voto, o per
un'offerta volontaria, o nelle vostre solennità, per fare un profumo
soave per il Signore con il vostro bestiame grosso o minuto, [4]colui
che presenterà l'offerta al Signore, offrirà in oblazione un decimo di
efa di fior di farina intrisa in un quarto di hin di olio.
[5]Farai una libazione di un quarto di hin di vino oltre
l'olocausto o sacrificio per ogni agnello. [6]Se è per un
ariete, offrirai in oblazione due decimi di efa di fior di farina
con un terzo di hin di olio [7]e farai una libazione di un
terzo di hin di vino come offerta di odore soave in onore del
Signore. [8]Se offri un giovenco in olocausto o in sacrificio per
soddisfare un voto o in sacrificio di comunione al Signore, [9]oltre
il giovenco si offrirà, in oblazione, tre decimi di efa di fior
di farina intrisa in mezzo hin di olio [10]e farai una
libazione di un mezzo hin di vino; è un sacrificio consumato dal
fuoco, soave profumo per il Signore. [11]Così si farà per ogni
bue, per ogni ariete, per ogni agnello o capretto. [12]Qualunque
sia il numero degli animali che immolerete, farete così per ciascuna
vittima. [13]Quanti sono nativi del paese faranno così, quando
offriranno un sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il
Signore. [14]Se uno straniero che soggiorna da voi o chiunque
dimorerà in mezzo a voi in futuro, offrirà un sacrificio con il fuoco,
soave profumo per il Signore, farà come fate voi. [15]Vi sarà
una sola legge per tutta la comunità, per voi e per lo straniero che
soggiorna in mezzo a voi; sarà una legge perenne, di generazione in
generazione; come siete voi, così sarà lo straniero davanti al
Signore. [16]Ci sarà una stessa legge e uno stesso rito per voi
e per lo straniero che soggiorna presso di voi».
Le primizie del pane
[17]Il Signore disse ancora a Mosè: [18]«Parla agli
Israeliti e riferisci loro. Quando sarete arrivati nel paese dove io vi
conduco [19]e mangerete il pane di quel paese, ne preleverete
un'offerta da presentare al Signore. [20]Delle primizie della
vostra madia, metterete da parte una focaccia come offerta da elevare
secondo il rito, la preleverete come si preleva dall'aia l'offerta che
si fa con il rito di elevazione. [21]Delle primizie della vostra
madia darete al Signore una parte come offerta che si fa elevandola, di
generazione in generazione.
Espiazione delle colpe per inavvertenza
[22]Se avrete mancato per inavvertenza e non avrete osservato
tutti questi comandi che il Signore ha dati a Mosè, [23]quanto
il Signore vi ha comandato per mezzo di Mosè, dal giorno in cui il
Signore vi ha dato comandi e in seguito, nelle vostre successive
generazioni, [24]se il peccato è stato commesso per inavvertenza
da parte della comunità, senza che la comunità se ne sia accorta,
tutta la comunità offrirà un giovenco come olocausto di soave profumo
per il Signore, con la sua oblazione e la sua libazione secondo il rito,
e un capro come sacrificio espiatorio. [25]Il sacerdote farà il
rito espiatorio per tutta la comunità degli Israeliti e sarà loro
perdonato; infatti si tratta di un peccato commesso per inavvertenza ed
essi hanno portato l'offerta, il sacrificio fatto in onore del Signore
mediante il fuoco e il loro sacrificio espiatorio davanti al Signore, a
causa della loro inavvertenza. [26]Sarà perdonato a tutta la
comunità degli Israeliti e allo straniero che soggiorna in mezzo a
loro, perché tutto il popolo ha peccato per inavvertenza. [27]Se
è una persona sola che ha peccato per inavvertenza, offra una capra di
un anno come sacrificio espiatorio. [28]Il sacerdote farà il
rito espiatorio davanti al Signore per la persona che avrà mancato
commettendo un peccato per inavvertenza; quando avrà fatto l'espiazione
per essa, le sarà perdonato. [29]Si tratti di un nativo del
paese tra gli Israeliti o di uno straniero che soggiorna in mezzo a voi,
avrete un'unica legge per colui che pecca per inavvertenza.
[30]Ma la persona che agisce con deliberazione, nativo del
paese o straniero, insulta il Signore; essa sarà eliminata dal suo
popolo. [31]Poiché ha disprezzato la parola del Signore e ha
violato il suo comando, quella persona dovrà essere eliminata; porterà
il peso della sua colpa».
Violazione del sabato
[32]Mentre gli Israeliti erano nel deserto, trovarono un uomo
che raccoglieva legna in giorno di sabato. [33]Quelli che
l'avevano trovato a raccogliere legna, lo condussero a Mosè, ad Aronne
e a tutta la comunità. [34]Lo misero sotto sorveglianza, perché
non era stato ancora stabilito che cosa gli si dovesse fare. [35]Il
Signore disse a Mosè: «Quell'uomo deve essere messo a morte; tutta la
comunità lo lapiderà fuori dell'accampamento». [36]Tutta la
comunità lo condusse fuori dell'accampamento e lo lapidò; quegli morì
secondo il comando che il Signore aveva dato a Mosè.
I fiocchi dei vestiti
[37]Il Signore aggiunse a Mosè: [38]«Parla agli
Israeliti e ordina loro che si facciano, di generazione in generazione,
fiocchi agli angoli delle loro vesti e che mettano al fiocco di ogni
angolo un cordone di porpora viola. [39]Avrete tali fiocchi e,
quando li guarderete, vi ricorderete di tutti i comandi del Signore per
metterli in pratica; non andrete vagando dietro il vostro cuore e i
vostri occhi, seguendo i quali vi prostituite. [40]Così vi
ricorderete di tutti i miei comandi, li metterete in pratica e sarete
santi per il vostro Dio. [41]Io sono il Signore vostro Dio, che
vi ho fatti uscire dal paese di Egitto per essere il vostro Dio. Io sono
il Signore vostro Dio».
Numeri - Capitolo 16
Rivolta di Core, Datan e Abiram
[1]Ora Core figlio di Izear, figlio di Keat, figlio di Levi, e
Datan e Abiram, figli di Eliab, figlio di Pallu, figlio di Ruben, [2]presero
altra gente e insorsero contro Mosè, con duecentocinquanta uomini tra
gli Israeliti, capi della comunità, membri del consiglio, uomini
stimati; [3]radunatisi contro Mosè e contro Aronne, dissero
loro: «Basta! Tutta la comunità, tutti sono santi e il Signore è in
mezzo a loro; perché dunque vi innalzate sopra l'assemblea del Signore?».
[4]Quando Mosè ebbe udito questo, si prostrò con la faccia a
terra; [5]poi disse a Core e a tutta la gente che era con lui: «Domani
mattina il Signore farà conoscere chi è suo e chi è santo e se lo farà
avvicinare: farà avvicinare a sé colui che egli avrà scelto. [6]Fate
questo: prendete gli incensieri tu e tutta la gente che è con te; [7]domani
vi metterete il fuoco e porrete profumo aromatico davanti al Signore;
colui che il Signore avrà scelto sarà santo. Basta, figli di Levi!». [8]Mosè
disse poi a Core: «Ora ascoltate, figli di Levi! [9]E' forse
poco per voi che il Dio d'Israele vi abbia segregati dalla comunità
d'Israele e vi abbia fatti avvicinare a sé per prestare servizio nella
Dimora del Signore e per tenervi davanti alla comunità, esercitando per
essa il vostro ministero? [10]Egli vi ha fatti avvicinare a sé,
te e tutti i tuoi fratelli figli di Levi con te e ora pretendete anche
il sacerdozio? [11]Per questo tu e tutta la gente che è con te
siete convenuti contro il Signore! E chi è Aronne perché vi mettiate a
mormorare contro di lui?».
[12]Poi Mosè mandò a chiamare Datan e Abiram, figli di Eliab;
ma essi dissero: «Noi non verremo. [13]E' forse poco per te
l'averci fatti partire da un paese dove scorre latte e miele per farci
morire nel deserto, perché tu voglia fare il nostro capo e dominare su
di noi? [14]Non ci hai davvero condotti in un paese dove scorre
latte e miele, né ci hai dato il possesso di campi e di vigne! Credi tu
di poter privare degli occhi questa gente? Noi non verremo». [15]Allora
Mosè si adirò molto e disse al Signore: «Non gradire la loro
oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino e non ho fatto
torto ad alcuno di loro».
Il castigo
[16]Mosè disse a Core: «Tu e tutta la tua gente trovatevi
domani davanti al Signore: tu e loro con Aronne; [17]ciascuno di
voi prenda l'incensiere, vi metta il profumo aromatico e porti ciascuno
il suo incensiere davanti al Signore: duecentocinquanta incensieri.
Anche tu e Aronne; ciascuno prenda un incensiere». [18]Essi
dunque presero ciascuno un incensiere, vi misero il fuoco, vi posero
profumo aromatico e si fermarono all'ingresso della tenda del convegno;
lo stesso fecero Mosè e Aronne.
[19]Core convocò tutta la comunità presso Mosè e Aronne
all'ingresso della tenda del convegno; la gloria del Signore apparve a
tutta la comunità. [20]Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: [21]«Allontanatevi
da questa comunità e io li consumerò in un istante». [22]Ma
essi, prostratisi con la faccia a terra, dissero: «Dio, Dio degli
spiriti di ogni essere vivente! Un uomo solo ha peccato e ti vorresti
adirare contro tutta la comunità?». [23]Il Signore disse a Mosè:
[24]«Parla alla comunità e ordinale: Ritiratevi dalle vicinanze
della dimora di Core, Datan e Abiram».
[25]Mosè si alzò e andò da Datan e da Abiram; gli anziani
di Israele lo seguirono. [26]Egli disse alla comunità: «Allontanatevi
dalle tende di questi uomini empi e non toccate nulla di ciò che è
loro, perché non periate a causa di tutti i loro peccati». [27]Così
quelli si ritirarono dal luogo dove stavano Core, Datan e Abiram. Datan
e Abiram uscirono e si fermarono all'ingresso delle loro tende con le
mogli, i figli e i bambini.
[28]Mosè disse: «Da questo saprete che il Signore mi ha
mandato per fare tutte queste opere e che io non ho agito di mia
iniziativa. [29]Se questa gente muore come muoiono tutti gli
uomini, se la loro sorte è la sorte comune a tutti gli uomini, il
Signore non mi ha mandato; [30]ma se il Signore fa una cosa
meravigliosa, se la terra spalanca la bocca e li ingoia con quanto
appartiene loro e se essi scendono vivi agli inferi, allora saprete che
questi uomini hanno disprezzato il Signore». [31]Come egli ebbe
finito di pronunciare tutte queste parole, il suolo si profondò sotto i
loro piedi, [32]la terra spalancò la bocca e li inghiottì: essi
e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Core e tutta la
loro roba. [33]Scesero vivi agli inferi essi e quanto loro
apparteneva; la terra li ricoprì ed essi scomparvero dall'assemblea. [34]Tutto
Israele che era attorno ad essi fuggì alle loro grida; perché
dicevano: «La terra non inghiottisca anche noi!».
[35]Un fuoco uscì dalla presenza del Signore e divorò i
duecentocinquanta uomini, che offrivano l'incenso.
Numeri - Capitolo 17
Gli incensieri
[1]Poi il Signore disse a Mosè: [2]«Dì a Eleazaro,
figlio del sacerdote Aronne, di tirar fuori gli incensieri dall'incendio
e di disperdere qua e là il fuoco, perché quelli sono sacri; [3]degli
incensieri di quegli uomini, che hanno peccato al prezzo della loro
vita, si facciano tante lamine battute per rivestirne l'altare, poiché
sono stati presentati davanti al Signore e quindi sono sacri; saranno un
monito per gli Israeliti». [4]Il sacerdote Eleazaro prese gli
incensieri di rame presentati dagli uomini che erano stati arsi; furono
ridotti in lamine per rivestirne l'altare, [5]perché servano da
memoriale agli Israeliti: nessun estraneo che non sia della discendenza
di Aronne si accosti a bruciare incenso davanti al Signore e abbia la
sorte di Core e di quelli che erano con lui. Eleazaro fece come il
Signore gli aveva ordinato per mezzo di Mosè.
L'intercessione di Aronne
[6]Il giorno dopo tutta la comunità degli Israeliti mormorò
contro Mosè e Aronne dicendo: «Voi avete fatto morire il popolo del
Signore». [7]Come la comunità si radunava contro Mosè e contro
Aronne, gli Israeliti si volsero verso la tenda del convegno; ed ecco la
nube la ricoprì e apparve la gloria del Signore. [8]Mosè e
Aronne vennero davanti alla tenda del convegno. [9]Il Signore
disse a Mosè: [10]«Allontanatevi da questa comunità e io li
consumerò in un istante». Ma essi si prostrarono con la faccia a
terra. [11]Mosè disse ad Aronne: «Prendi l'incensiere, mettici
il fuoco preso dall'altare, ponici sopra l'incenso; portalo presto in
mezzo alla comunità e fà il rito espiatorio per essi; poiché l'ira
del Signore è divampata, il flagello è gia cominciato». [12]Aronne
prese l'incensiere, come Mosè aveva detto, corse in mezzo
all'assemblea; ecco il flagello era gia cominciato in mezzo al popolo;
mise l'incenso nel braciere e fece il rito espiatorio per il popolo. [13]Si
fermò tra i morti e i vivi e il flagello fu arrestato. [14]Ora
quelli che morirono di quel flagello furono quattordicimilasettecento,
oltre quelli che morirono per il fatto di Core. [15]Aronne tornò
da Mosè all'ingresso della tenda del convegno: il flagello era stato
fermato.
Il bastone di Aronne
[16]Poi il Signore disse a Mosè: [17]«Parla agli
Israeliti e fatti dare da loro dei bastoni, uno per ogni loro casato
paterno: cioè dodici bastoni da parte di tutti i loro capi secondo i
loro casati paterni; scriverai il nome di ognuno sul suo bastone, [18]scriverai
il nome di Aronne sul bastone di Levi, poiché ci sarà un bastone per
ogni capo dei loro casati paterni. [19]Riporrai quei bastoni
nella tenda del convegno, davanti alla testimonianza, dove io sono
solito darvi convegno. [20]L'uomo che io avrò scelto sarà
quello il cui bastone fiorirà e così farò cessare davanti a me le
mormorazioni che gli Israeliti fanno contro di voi».
[21]Mosè parlò agli Israeliti e tutti i loro capi gli
diedero un bastone ciascuno, secondo i loro casati paterni, cioè dodici
bastoni; il bastone di Aronne era in mezzo ai loro bastoni. [22]Mosè
ripose quei bastoni davanti al Signore nella tenda della testimonianza. [23]Il
giorno dopo, Mosè entrò nella tenda della testimonianza ed ecco il
bastone di Aronne per il casato di Levi era fiorito: aveva prodotto
germogli, aveva fatto sbocciare fiori e maturato mandorle. [24]Allora
Mosè tolse tutti i bastoni dalla presenza del Signore e li portò a
tutti gli Israeliti; essi li videro e presero ciascuno il suo bastone.
[25]Il Signore disse a Mosè: «Riporta il bastone di Aronne
davanti alla Testimonianza, perché sia conservato come un monito per i
ribelli e si ponga fine alle loro mormorazioni contro di me ed essi non
ne muoiano». [26]Mosè fece come il Signore gli aveva comandato.
La funzione espiatrice del sacerdozio
[27]Gli Israeliti dissero a Mosè: «Ecco, moriamo, siamo
perduti, siamo tutti perduti! [28]Chiunque si accosta alla Dimora
del Signore muore; dovremo morire tutti?».
Numeri - Capitolo 18
[1]Il Signore disse ad Aronne: «Tu, i tuoi figli e la casa di
tuo padre con te porterete il peso delle iniquità commesse nel
santuario; tu e i tuoi figli porterete il peso delle iniquità commesse
nell'esercizio del vostro sacerdozio. [2]Anche i tuoi fratelli,
la tribù di Levi, la tribù di tuo padre, farai accostare a te, perché
ti siano accanto e ti servano quando tu e i tuoi figli con te sarete
davanti alla tenda della testimonianza. [3]Essi staranno al tuo
servizio e al servizio di tutta la tenda; soltanto non si accosteranno
agli arredi del santuario né all'altare, perché non moriate gli uni e
gli altri. [4]Essi saranno accanto a te e saranno addetti alla
custodia della tenda del convegno per tutto il servizio della tenda e
nessun estraneo si accosterà a voi. [5]Voi sarete addetti alla
custodia del santuario e dell'altare, perché non vi sia più ira contro
gli Israeliti. [6]Quanto a me, ecco, io ho preso i vostri
fratelli, i leviti, tra gli Israeliti; dati al Signore, essi sono
rimessi in dono a voi per prestare servizio nella tenda del convegno. [7]Tu
e i tuoi figli con te eserciterete il vostro sacerdozio per quanto
riguarda l'altare ciò che è oltre il velo; compirete il vostro
ministero. Io vi dò l'esercizio del sacerdozio come un dono; l'estraneo
che si accosterà sarà messo a morte».
La parte dei sacerdoti
[8]Il Signore disse ancora ad Aronne: «Ecco, io ti dò il
diritto a tutte le cose consacrate dagli Israeliti, cioè a quelle che
mi sono offerte per elevazione: io le dò a te e ai tuoi figli, come
diritto della tua unzione, per legge perenne. [9]Questo ti
apparterrà fra le cose santissime, fra le loro offerte consumate dal
fuoco: ogni oblazione, ogni sacrificio espiatorio e ogni sacrificio di
riparazione che mi presenteranno; sono tutte cose santissime che
apparterranno a te e ai tuoi figli. [10]Le mangerai in luogo
santissimo; ne mangerà ogni maschio; le tratterai come cose sante. [11]Questo
ancora ti apparterrà: i doni che gli Israeliti presenteranno con
l'elevazione e tutte le loro offerte fatte con il rito di agitazione; io
le dò a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te per legge perenne.
Chiunque sarà mondo in casa tua ne potrà mangiare. [12]Ti dò
anche tutte le primizie che al Signore offriranno: il meglio dell'olio,
il meglio del mosto e del grano. [13]Le primizie di quanto
produrrà la loro terra che essi presenteranno al Signore saranno tue.
Chiunque sarà mondo in casa tua ne potrà mangiare. [14]Quanto
sarà consacrato per voto di sterminio in Israele sarà tuo. [15]Ogni
essere che nasce per primo da ogni essere vivente, offerto al Signore,
così degli uomini come degli animali, sarà tuo; però farai riscattare
il primogenito dell'uomo e farai anche riscattare il primo nato di un
animale immondo. [16]Quanto al riscatto, li farai riscattare
dall'età di un mese, secondo la stima di cinque sicli d'argento, in
base al siclo del santuario, che è di venti ghera. [17]Ma
non farai riscattare il primo nato della vacca, né il primo nato della
pecora, né il primo nato della capra; sono cosa sacra; verserai il loro
sangue sull'altare e brucerai le loro parti grasse come sacrificio
consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore. [18]La loro
carne sarà tua; sarà tua come il petto dell'offerta che si fa con la
agitazione rituale e come la coscia destra. [19]Io dò a te, ai
tuoi figli e alle tue figlie con te, per legge perenne, tutte le offerte
di cose sante che gli Israeliti presenteranno al Signore con il rito
dell'elevazione. E' un'alleanza inviolabile, perenne, davanti al
Signore, per te e per la tua discendenza con te».
la parte dei leviti
[20]Il Signore disse ad Aronne: «Tu non avrai alcun possesso
nel loro paese e non ci sarà parte per te in mezzo a loro; io sono la
tua parte e il tuo possesso in mezzo agli Israeliti. [21]Ai figli
di Levi io dò in possesso tutte le decime in Israele per il servizio
che fanno, il servizio della tenda del convegno. [22]Gli
Israeliti non si accosteranno più alla tenda del convegno per non
caricarsi di un peccato che li farebbe morire. [23]Ma il servizio
nella tenda del convegno lo faranno soltanto i leviti; essi porteranno
il peso della loro responsabilità; sarà una legge perenne, di
generazione in generazione; non possiederanno nulla tra gli Israeliti; [24]poiché
io dò in possesso ai leviti le decime che gli Israeliti presenteranno
al Signore come offerta fatta con il rito di elevazione; per questo dico
di loro: Non possiederanno nulla tra gli Israeliti».
Le decime
[25]Il Signore disse a Mosè: [26]«Parlerai inoltre ai
leviti e dirai loro: Quando riceverete dagli Israeliti le decime che io
vi dò per conto loro in vostro possesso, ne preleverete un'offerta
secondo la rituale elevazione da fare al Signore: una decima della
decima; [27]l'offerta che avrete prelevata vi sarà calcolata
come il grano che viene dall'aia e come il mosto che esce dal torchio. [28]Così
anche voi preleverete un'offerta per il Signore da tutte le decime che
riceverete dagli Israeliti e darete al sacerdote Aronne l'offerta che
avrete prelevato per il Signore. [29]Da tutte le cose che vi
saranno concesse preleverete tutte le offerte per il Signore; di tutto
ciò che vi sarà di meglio preleverete quel tanto che è da consacrare.
[30]Dirai loro: Quando ne avrete prelevato il meglio, quel che
rimane sarà calcolato come il provento dell'aia e come il provento del
torchio. [31]Lo potrete mangiare in qualunque luogo, voi e le
vostre famiglie, perché è il vostro salario in cambio del vostro
servizio nella tenda del convegno. [32]Così non sarete rei di
alcun peccato, perché ne avrete messa da parte la parte migliore; non
profanerete le cose sante degli Israeliti; così non morirete».
Numeri - Capitolo 19
Le ceneri della giovenca rossa
[1]Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: [2]«Questa
è una disposizione della legge che il Signore ha prescritta: Ordina
agli Israeliti che ti portino una giovenca rossa, senza macchia, senza
difetti, e che non abbia mai portato il giogo. [3]La darete al
sacerdote Eleazaro, che la condurrà fuori del campo e la farà immolare
in sua presenza. [4]Il sacerdote Eleazaro prenderà con il dito
il sangue della giovenca e ne farà sette volte l'aspersione davanti
alla tenda del convegno; [5]poi si brucerà la giovenca sotto i
suoi occhi; se ne brucerà la pelle, la carne e il sangue con gli
escrementi. [6]Il sacerdote prenderà legno di cedro, issòpo,
colore scarlatto e getterà tutto nel fuoco che consuma la giovenca. [7]Poi
il sacerdote laverà le sue vesti e farà un bagno al suo corpo
nell'acqua; quindi rientrerà nel campo e il sacerdote rimarrà in stato
d'immondezza fino alla sera. [8]Colui che avrà bruciato la
giovenca si laverà le vesti nell'acqua, farà un bagno al suo corpo
nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. [9]Un uomo mondo
raccoglierà le ceneri della giovenca e le depositerà fuori del campo
in luogo mondo, dove saranno conservate per la comunità degli Israeliti
per l'acqua di purificazione: è un rito espiatorio. [10]Colui
che avrà raccolto le ceneri della giovenca si laverà le vesti e sarà
immondo fino alla sera. Questa sarà una legge perenne per gli Israeliti
e per lo straniero che soggiornerà presso di loro.
Casi di impurità
[11]Chi avrà toccato un cadavere umano sarà immondo per
sette giorni. [12]Quando uno si sarà purificato con quell'acqua
il terzo e il settimo giorno, sarà mondo; ma se non si purifica il
terzo e il settimo giorno, non sarà mondo. [13]Chiunque avrà
toccato un cadavere, cioè il corpo di una persona umana morta, e non si
sarà purificato, avrà profanato la Dimora del Signore e sarà
sterminato da Israele. Siccome l'acqua di purificazione non è stata
spruzzata su di lui, egli è in stato di immondezza; ha ancora addosso
l'immondezza.
[14]Questa è la legge per quando un uomo muore in una tenda:
chiunque entrerà nella tenda e chiunque sarà nella tenda sarà immondo
per sette giorni. [15]Ogni vaso scoperto, sul quale non sia un
coperchio o una legatura, sarà immondo. [16]Chiunque per i campi
avrà toccato un uomo ucciso di spada o morto di morte naturale o un
osso d'uomo o un sepolcro sarà immondo per sette giorni.
Il rituale delle acque lustrali
[17]Per colui che sarà divenuto immondo si prenderà la
cenere della vittima bruciata per l'espiazione e vi si verserà sopra
l'acqua viva, in un vaso; [18]poi un uomo mondo prenderà issòpo,
lo intingerà nell'acqua e ne spruzzerà la tenda, tutti gli arredi e
tutte le persone che vi stanno e colui che ha toccato l'osso o l'ucciso
o chi è morto di morte naturale o il sepolcro. [19]L'uomo mondo
spruzzerà l'immondo il terzo giorno e il settimo giorno e lo purificherà
il settimo giorno; poi colui che è stato immondo si sciacquerà le
vesti, si laverà con l'acqua e diventerà mondo alla sera. [20]Ma
colui che, divenuto immondo, non si purificherà, sarà eliminato dalla
comunità, perché ha contaminato il santuario del Signore e l'acqua
della purificazione non è stata spruzzata su di lui; è immondo. [21]Sarà
per loro una legge perenne. Colui che avrà spruzzato l'acqua di
purificazione si laverà le vesti; chi avrà toccato l'acqua di
purificazione sarà immondo fino alla sera. [22]Quanto l'immondo
avrà toccato sarà immondo; chi lo avrà toccato sarà immondo fino
alla sera».
Numeri - Capitolo 20
VII. DA CADES A MOAB
Le acque di Meriba
[1]Ora tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto
di Sin il primo mese e il popolo si fermò a Kades. Qui morì e fu
sepolta Maria.
[2]Mancava l'acqua per la comunità: ci fu un assembramento
contro Mosè e contro Aronne. [3]Il popolo ebbe una lite con Mosè,
dicendo: «Magari fossimo morti quando morirono i nostri fratelli
davanti al Signore! [4]Perché avete condotto la comunità del
Signore in questo deserto per far morire noi e il nostro bestiame? [5]E
perché ci avete fatti uscire dall'Egitto per condurci in questo luogo
inospitale? Non è un luogo dove si possa seminare, non ci sono fichi,
non vigne, non melograni e non c'è acqua da bere».
[6]Allora Mosè e Aronne si allontanarono dalla comunità per
recarsi all'ingresso della tenda del convegno; si prostrarono con la
faccia a terra e la gloria del Signore apparve loro. [7]Il
Signore disse a Mosè: [8]«Prendi il bastone e tu e tuo fratello
Aronne convocate la comunità e alla loro presenza parlate a quella
roccia, ed essa farà uscire l'acqua; tu farai sgorgare per loro l'acqua
dalla roccia e darai da bere alla comunità e al suo bestiame».
[9]Mosè dunque prese il bastone che era davanti al Signore,
come il Signore gli aveva ordinato. [10]Mosè e Aronne
convocarono la comunità davanti alla roccia e Mosè disse loro: «Ascoltate,
o ribelli: vi faremo noi forse uscire acqua da questa roccia?». [11]Mosè
alzò la mano, percosse la roccia con il bastone due volte e ne uscì
acqua in abbondanza; ne bevvero la comunità e tutto il bestiame.
Castigo di Mosè e di Aronne
[12]Ma il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Poiché non
avete avuto fiducia in me per dar gloria al mio santo nome agli occhi
degli Israeliti, voi non introdurrete questa comunità nel paese che io
le dò». [13]Queste sono le acque di Mèriba, dove gli Israeliti
contesero con il Signore e dove Egli si dimostrò santo in mezzo a loro.
Edom rifiuta il passaggio
[14]Mosè mandò da Kades messaggeri al re di Edom per dirgli:
«Dice Israele tuo fratello: Tu sai tutte le tribolazioni che ci sono
avvenute: [15]come i nostri padri scesero in Egitto e noi in
Egitto dimorammo per lungo tempo e gli Egiziani maltrattarono noi e i
nostri padri. [16]Noi gridammo al Signore ed egli udì la nostra
voce e mandò un angelo e ci fece uscire dall'Egitto; eccoci ora in
Kades, che è città ai tuoi estremi confini. [17]Permettici di
passare per il tuo paese; non passeremo né per campi, né per vigne e
non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la via Regia, senza deviare né
a destra né a sinistra, finché avremo oltrepassati i tuoi confini». [18]Ma
Edom gli rispose: «Tu non passerai sul mio territorio; altrimenti uscirò
contro di te con la spada». [19]Gli Israeliti gli dissero: «Passeremo
per la strada maestra; se noi e il nostro bestiame berremo la tua acqua,
te la pagheremo; lasciaci soltanto transitare a piedi». [20]Ma
quegli rispose: «Non passerai!». Edom mosse contro Israele con molta
gente e con mano potente. [21]Così Edom rifiutò a Israele il
transito per i suoi confini e Israele si allontanò da lui.
Morte di Aronne
[22]Tutta la comunità degli Israeliti levò l'accampamento da
Kades e arrivò al monte Cor. [23]Il Signore disse a Mosè e ad
Aronne al monte Cor, sui confini del paese di Edom: [24]«Aronne
sta per essere riunito ai suoi antenati e non entrerà nel paese che ho
dato agli Israeliti, perché siete stati ribelli al mio comandamento
alle acque di Mèriba. [25]Prendi Aronne e suo figlio Eleazaro e
falli salire sul monte Cor. [26]Spoglia Aronne delle sue vesti e
falle indossare a suo figlio Eleazaro; in quel luogo Aronne sarà
riunito ai suoi antenati e morirà». [27]Mosè fece come il
Signore aveva ordinato ed essi salirono sul monte Cor, in vista di tutta
la comunità. [28]Mosè spogliò Aronne delle sue vesti e le fece
indossare a Eleazaro suo figlio; Aronne morì in quel luogo sulla cima
del monte. Poi Mosè ed Eleazaro scesero dal monte. [29]Quando
tutta la comunità vide che Aronne era morto, tutta la casa d'Israele lo
pianse per trenta giorni.
Numeri - Capitolo 21
Presa di Corma
[1]Il re cananeo di Arad, che abitava il Negheb, appena seppe
che Israele veniva per la via di Atarim, attaccò battaglia contro
Israele e fece alcuni prigionieri. [2]Allora Israele fece un voto
al Signore e disse: «Se tu mi metti nelle mani questo popolo, le loro
città saranno da me votate allo sterminio». [3]Il Signore
ascoltò la voce di Israele e gli mise nelle mani i Cananei; Israele votò
allo sterminio i Cananei e le loro città e quel luogo fu chiamato Corma.
Il serpente di bronzo
[4]Poi gli Israeliti partirono dal monte Cor, dirigendosi
verso il Mare Rosso per aggirare il paese di Edom. Ma il popolo non
sopportò il viaggio. [5]Il popolo disse contro Dio e contro Mosè:
«Perché ci avete fatti uscire dall'Egitto per farci morire in questo
deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di
questo cibo così leggero». [6]Allora il Signore mandò fra il
popolo serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero
d'Israeliti morì. [7]Allora il popolo venne a Mosè e disse: «Abbiamo
peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; prega
il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il
popolo. [8]Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e
mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà
resterà in vita». [9]Mosè allora fece un serpente di rame e lo
mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi
guardava il serpente di rame, restava in vita.
Tappe verso la Transgiordania
[10]Poi gli Israeliti partirono e si accamparono a Obot; [11]partiti
da Obot si accamparono a Iie-Abarim nel deserto che sta di fronte a Moab
dal lato dove sorge il sole. [12]Di là partirono e si
accamparono nella valle di Zered. [13]Poi di lì si mossero e si
accamparono sull'altra riva dell'Arnon, che scorre nel deserto e
proviene dai confini degli Amorrei; l'Arnon infatti è il confine di
Moab fra Moab e gli Amorrei. [14]Per questo si dice nel libro
delle Guerre del Signore:
«Vaeb in Sufa e i torrenti,
l'Arnon [15]e il pendio dei torrenti,
che declina verso la sede di Ar
e si appoggia alla frontiera di Moab».
[16]Di là andarono a Beer. Questo è il pozzo di cui il
Signore disse a Mosè: «Raduna il popolo e io gli darò l'acqua». [17]Allora
Israele cantò questo canto:
«Sgorga, o pozzo: cantatelo!
[18]Pozzo che i principi hanno scavato,
che i nobili del popolo hanno perforato
con lo scettro, con i loro bastoni».
Poi dal deserto andarono a Mattana, [19]da Mattana a Nacaliel,
da Nacaliel a Bamot [20]e da Bamot alla valle che si trova nelle
steppe di Moab presso la cima del Pisga, che è di fronte al deserto.
Conquista della Transgiordania
[21]Israele mandò ambasciatori a Sicon, re degli Amorrei, per
dirgli: [22]«Lasciami passare per il tuo paese; noi non
devieremo per i campi, né per le vigne, non berremo l'acqua dei pozzi;
seguiremo la via Regia finché abbiamo oltrepassato i tuoi confini». [23]Ma
Sicon non permise a Israele di passare per i suoi confini; anzi radunò
tutta la sua gente e uscì contro Israele nel deserto; giunse a Iaas e
diede battaglia a Israele. [24]Israele lo sconfisse, passandolo a
fil di spada, e conquistò il suo paese dall'Arnon fino allo Iabbok,
estendendosi fino alla regione degli Ammoniti, perché la frontiera
degli Ammoniti era forte.
[25]Israele prese tutte quelle città e abitò in tutte le
città degli Amorrei, cioè in Chesbon e in tutte le città del suo
territorio; [26]Chesbon infatti era la città di Sicon, re degli
Amorrei, il quale aveva mosso guerra al precedente re di Moab e gli
aveva tolto tutto il suo paese fino all'Arnon. [27]Per questo
dicono i poeti:
«Entrate in Chesbon!
Ben costruita e fondata
è la città di Sicon!
[28]Perché un fuoco uscì da Chesbon,
una fiamma dalla città di Sicon
divorò Ar-Moab,
inghiottì le alture dell'Arnon.
[29]Guai a te, Moab,
sei perduto, popolo di Camos!
Egli ha reso fuggiaschi i suoi figli
e le sue figlie ha dato in schiavitù
al re degli Amorrei Sicon.
[30]Ma noi li abbiamo trafitti!
E' rovinata Chesbon fino a Dibon.
Abbiamo devastato fino a Nofach
che è presso Madaba».
[31]Israele si stabilì dunque nel paese degli Amorrei. [32]Poi
Mosè mandò a esplorare Iazer e gli Israeliti presero le città del suo
territorio e ne cacciarono gli Amorrei che vi si trovavano.
[33]Poi mutarono direzione e salirono lungo la strada verso
Basan. Og, re di Basan, uscì contro di loro con tutta la sua gente per
dar loro battaglia a Edrei. [34]Ma il Signore disse a Mosè: «Non
lo temere, perché io te lo dò in potere, lui, tutta la sua gente e il
suo paese; trattalo come hai trattato Sicon, re degli Amorrei, che
abitava a Chesbon». [35]Gli Israeliti batterono lui, con i suoi
figli e con tutto il suo popolo, così che non gli rimase più
superstite alcuno, e si impadronirono del suo paese.
Numeri - Capitolo 22
[1]Poi gli Israeliti partirono e si accamparono nelle steppe
di Moab, oltre il Giordano verso Gerico.
Il re di Moab fa appello a Balaam
[2]Or Balak, figlio di Zippor, vide quanto Israele aveva fatto
agli Amorrei [3]e Moab ebbe grande paura di questo popolo, che
era così numeroso; Moab fu preso da spavento di fronte agli Israeliti. [4]Quindi
Moab disse agli anziani di Madian: «Ora questa moltitudine divorerà
quanto è intorno a noi, come il bue divora l'erba dei campi».
Balak, figlio di Zippor, era in quel tempo re di Moab. [5]Egli
mandò messaggeri a Balaam, figlio di Beor, a Petor che sta sul fiume,
nel paese dei figli di Amau, per chiamarlo e dirgli: «Ecco un popolo è
uscito dall'Egitto; ricopre la terra e si è stabilito di fronte a me; [6]ora
dunque, vieni e maledicimi questo popolo; poiché è troppo potente per
me; forse così riusciremo a sconfiggerlo e potrò scacciarlo dal paese;
so infatti che chi tu benedici è benedetto e chi tu maledici è
maledetto».
[7]Gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono
portando in mano il salario dell'indovino; arrivati da Balaam, gli
riferirono le parole di Balak. [8]Balaam disse loro: «Alloggiate
qui stanotte e vi darò la risposta secondo quanto mi dirà il Signore».
I capi di Moab si fermarono da Balaam.
[9]Ora Dio venne a Balaam e gli disse: «Chi sono questi
uomini che stanno da te?». [10]Balaam rispose a Dio: «Balak,
figlio di Zippor, re di Moab, mi ha mandato a dire: [11]Ecco, il
popolo che è uscito dall'Egitto, ricopre la terra; ora vieni a
maledirmelo; forse riuscirò così a batterlo e potrò scacciarlo». [12]Dio
disse a Balaam: «Tu non andrai con loro, non maledirai quel popolo,
perché esso è benedetto».
[13]Balaam si alzò la mattina e disse ai capi di Balak: «Andatevene
al vostro paese, perché il Signore si è rifiutato di lasciarmi venire
con voi». [14]I capi di Moab si alzarono, tornarono da Balak e
dissero: «Balaam si è rifiutato di venire con noi».
[15]Allora Balak mandò di nuovo i capi, in maggior numero e
più influenti di quelli di prima. [16]Vennero da Balaam e gli
dissero: «Così dice Balak, figlio di Zippor: Nulla ti trattenga dal
venire da me; [17]perché io ti colmerò di onori e farò quanto
mi dirai; vieni dunque e maledicimi questo popolo». [18]Ma
Balaam rispose e disse ai ministri di Balak: «Quand'anche Balak mi
desse la sua casa piena d'argento e oro, non potrei trasgredire l'ordine
del Signore, mio Dio, per fare cosa piccola o grande. [19]Nondimeno,
trattenetevi qui anche voi stanotte, perché io sappia ciò che il
Signore mi dirà ancora».
[20]Dio venne la notte a Balaam e gli disse: «Se quegli
uomini sono venuti a chiamarti, alzati e và con loro; ma farai ciò che
io ti dirò». [21]Balaam quindi si alzò la mattina, sellò
l'asina e se ne andò con i capi di Moab.
L'asina di Balaam
[22]Ma l'ira di Dio si accese perché egli era andato;
l'angelo del Signore si pose sulla strada per ostacolarlo. Egli
cavalcava l'asina e aveva con sé due servitori. [23]L'asina,
vedendo l'angelo del Signore che stava sulla strada con la spada
sguainata in mano, deviò dalla strada e cominciò ad andare per i
campi. Balaam percosse l'asina per rimetterla sulla strada. [24]Allora
l'angelo del Signore si fermò in un sentiero infossato tra le vigne,
che aveva un muro di qua e un muro di là. [25]L'asina vide
l'angelo del Signore, si serrò al muro e strinse il piede di Balaam
contro il muro e Balaam la percosse di nuovo. [26]L'angelo del
Signore passò di nuovo più avanti e si fermò in un luogo stretto,
tanto stretto che non vi era modo di ritirarsi né a destra, né a
sinistra. [27]L'asina vide l'angelo del Signore e si accovacciò
sotto Balaam; l'ira di Balaam si accese ed egli percosse l'asina con il
bastone. [28]Allora il Signore aprì la bocca all'asina ed essa
disse a Balaam: «Che ti ho fatto perché tu mi percuota gia per la
terza volta?». [29]Balaam rispose all'asina: «Perché ti sei
beffata di me! Se avessi una spada in mano, ti ammazzerei subito». [30]L'asina
disse a Balaam: «Non sono io la tua asina sulla quale hai sempre
cavalcato fino ad oggi? Sono forse abituata ad agire così?». Ed egli
rispose: «No». [31]Allora il Signore aprì gli occhi a Balaam
ed egli vide l'angelo del Signore, che stava sulla strada con la spada
sguainata. Balaam si inginocchiò e si prostrò con la faccia a terra. [32]L'angelo
del Signore gli disse: «Perché hai percosso la tua asina gia tre
volte? Ecco io sono uscito a ostacolarti il cammino, perché il cammino
davanti a me va in precipizio. [33]Tre volte l'asina mi ha visto
ed è uscita di strada davanti a me; se non fosse uscita di strada
davanti a me, certo io avrei gia ucciso te e lasciato in vita lei». [34]Allora
Balaam disse all'angelo del Signore: «Io ho peccato, perché non sapevo
che tu ti fossi posto contro di me sul cammino; ora se questo ti
dispiace, io tornerò indietro». [35]L'angelo del Signore disse
a Balaam: «Và pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io
ti dirò». Balaam andò con i capi di Balak.
Balaam e Balak
[36]Quando Balak udì che Balaam arrivava, gli andò incontro
a Ir-Moab che è sul confine dell'Arnon, all'estremità del confine. [37]Balak
disse a Balaam: «Non ti avevo forse mandato a chiamare con insistenza?
Perché non sei venuto da me? Non sono forse in grado di farti onore?».
[38]Balaam rispose a Balak: «Ecco, sono venuto da te; ma ora
posso forse dire qualsiasi cosa? La parola che Dio mi metterà in bocca,
quella dirò». [39]Balaam andò con Balak e giunsero a
Kiriat-Cusot. [40]Balak immolò bestiame grosso e minuto e mandò
parte della carne a Balaam e ai capi che erano con lui.
[41]La mattina Balak prese Balaam e lo fece salire a
Bamot-Baal, da dove si vedeva un'estremità dell'accampamento del
popolo.
Numeri - Capitolo 23
[1]Balaam disse a Balak: «Costruiscimi qui sette altari e
preparami qui sette giovenchi e sette arieti». [2]Balak fece
come Balaam aveva detto; Balak e Balaam offrirono un giovenco e un
ariete su ciascun altare. [3]Balaam disse a Balak: «Fermati
presso il tuo olocausto e io andrò; forse il Signore mi verrà
incontro; quel che mi mostrerà io te lo riferirò». Andò su di una
altura brulla.
Oracoli di Balaam
[4]Dio andò incontro a Balaam e Balaam gli disse: «Ho
preparato i sette altari e ho offerto un giovenco e un ariete su ciascun
altare». [5]Allora il Signore mise le parole in bocca a Balaam e
gli disse: «Torna da Balak e parla così». [6]Balaam tornò da
Balak che stava presso il suo olocausto: egli e tutti i capi di Moab. [7]Allora
Balaam pronunziò il suo poema e disse:
«Dall'Aram mi ha fatto venire Balak,
il re di Moab dalle montagne di oriente:
Vieni, maledici per me Giacobbe;
vieni, inveisci contro Israele!
[8]Come imprecherò, se Dio non impreca?
Come inveirò, se il Signore non inveisce?
[9]Anzi, dalla cima delle rupi io lo vedo
e dalle alture lo contemplo:
ecco un popolo che dimora solo
e tra le nazioni non si annovera.
[10]Chi può contare la polvere di Giacobbe?
Chi può numerare l'accampamento d'Israele?
Possa io morire della morte dei giusti
e sia la mia fine come la loro».
[11]Allora Balak disse a Balaam: «Che mi hai fatto? Io t'ho
fatto venire per maledire i miei nemici e tu invece li hai benedetti». [12]Rispose:
«Non devo forse aver cura di dire solo quello che il Signore mi mette
sulla bocca?».
[13]Balak gli disse: «Vieni con me in altro luogo da dove tu
possa vederlo: qui ne vedi solo un'estremità, non lo vedi tutto intero;
di là me lo devi maledire». [14]Lo condusse al campo di Zofim,
sulla cima del Pisga; costruì sette altari e offrì un giovenco e un
ariete su ogni altare. [15]Allora Balaam disse a Balak: «Fermati
presso il tuo olocausto e io andrò incontro al Signore». [16]Il
Signore andò incontro a Balaam, gli mise le parole sulla bocca e gli
disse: «Torna da Balak e parla così». [17]Balaam tornò da
Balak che stava presso il suo olocausto insieme con i capi di Moab.
Balak gli disse: «Che cosa ha detto il Signore?». [18]Allora
Balaam pronunziò il suo poema e disse:
«Sorgi, Balak, e ascolta;
porgimi orecchio, figlio di Zippor!
[19]Dio non è un uomo da potersi smentire,
non è un figlio dell'uomo da potersi pentire.
Forse Egli dice e poi non fa?
Promette una cosa che poi non adempie?
[20]Ecco, di benedire ho ricevuto il comando
e la benedizione io non potrò revocare.
[21]Non si scorge iniquità in Giacobbe,
non si vede affanno in Israele.
Il Signore suo Dio è con lui
e in lui risuona l'acclamazione per il re.
[22]Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto,
è per lui come le corna del bufalo.
[23]Perché non vi è sortilegio contro Giacobbe
e non vi è magìa contro Israele:
a suo tempo vien detto a Giacobbe
e a Israele che cosa opera Dio.
[24]Ecco un popolo che si leva come leonessa
e si erge come un leone;
non si accovaccia, finché non abbia divorato la preda
e bevuto il sangue degli uccisi».
[25]Allora Balak disse a Balaam: «Se proprio non lo maledici,
almeno non benedirlo!». [26]Rispose Balaam e disse a Balak: «Non
ti ho gia detto, che quanto il Signore dirà io dovrò eseguirlo?».
[27]Balak disse a Balaam: «Vieni, ti condurrò in altro
luogo: forse piacerà a Dio che tu me li maledica di là». [28]Così
Balak condusse Balaam in cima al Peor, che è di fronte al deserto. [29]Balaam
disse a Balak: «Costruiscimi qui sette altari e preparami sette
giovenchi e sette arieti». [30]Balak fece come Balaam aveva
detto e offrì un giovenco e un ariete su ogni altare.
Numeri - Capitolo 24
[1]Balaam vide che al Signore piaceva di benedire Israele e
non volle rivolgersi come le altre volte alla magìa, ma voltò la
faccia verso il deserto. [2]Balaam alzò gli occhi e vide Israele
accampato, tribù per tribù. Allora lo spirito di Dio fu sopra di lui. [3]Egli
pronunziò il suo poema e disse:
«Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
e oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante;
[4]oracolo di chi ode le parole di Dio
e conosce la scienza dell'Altissimo,
di chi vede la visione dell'Onnipotente,
e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi.
[5]Come sono belle le tue tende, Giacobbe,
le tue dimore, Israele!
[6]Sono come torrenti che si diramano,
come giardini lungo un fiume,
come àloe, che il Signore ha piantati,
come cedri lungo le acque.
[7]Fluirà l'acqua dalle sue secchie
e il suo seme come acqua copiosa.
Il suo re sarà più grande di Agag
e il suo regno sarà celebrato.
[8]Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto,
è per lui come le corna del bùfalo.
Egli divora le genti che lo avversano,
addenta le loro ossa
e spezza le saette scagliate contro di lui.
[9]Si è rannicchiato, si è accovacciato come un leone
e come una leonessa, chi oserà farlo alzare?
Chi ti benedisce sia benedetto
e chi ti maledice sia maledetto!».
[10]Allora l'ira di Balak si accese contro Balaam; Balak battè
le mani e disse a Balaam: «Ti ho chiamato per maledire i miei nemici e
tu invece per tre volte li hai benedetti! [11]Ora vattene al tuo
paese! Avevo detto che ti avrei colmato di onori, ma ecco, il Signore ti
ha impedito di averli». [12]Balaam disse a Balak: «Non avevo
forse detto ai messaggeri che mi avevi mandato: [13]Quando anche
Balak mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei
trasgredire l'ordine del Signore per fare cosa buona o cattiva di mia
iniziativa: ciò che il Signore dirà, quello soltanto dirò? [14]Ora
sto per tornare al mio popolo; ebbene vieni: ti predirò ciò che questo
popolo farà al tuo popolo negli ultimi giorni». [15]Egli
pronunciò il suo poema e disse:
«Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante,
[16]oracolo di chi ode le parole di Dio
e conosce la scienza dell'Altissimo,
di chi vede la visione dell'Onnipotente,
e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi.
[17]Io lo vedo, ma non ora,
io lo contemplo, ma non da vicino:
Una stella spunta da Giacobbe
e uno scettro sorge da Israele,
spezza le tempie di Moab
e il cranio dei figli di Set,
[18]Edom diverrà sua conquista
e diverrà sua conquista Seir, suo nemico,
mentre Israele compirà prodezze.
[19]Uno di Giacobbe dominerà i suoi nemici
e farà perire gli scampati da Ar». [20]Poi vide Amalek,
pronunziò il suo poema e disse:
«Amalek è la prima delle nazioni,
ma il suo avvenire sarà eterna rovina». [21]Poi vide i Keniti,
pronunziò il suo poema e disse:
«Sicura è la tua dimora, o Caino,
e il tuo nido è aggrappato alla roccia.
[22]Eppure sarà dato alla distruzione,
finchè Assur ti deporterà in prigionia». [23]Pronunziò ancora
il suo poema e disse:
«Ahimè! chi potrà sopravvivere,
dopo che il Signore avrà compiuto tal cosa?
[24]Verranno navi dalla parte di Cipro
e opprimeranno Assur e opprimeranno Eber,
ma anch'egli andrà in perdizione».
[25]Poi Balaam si alzò e tornò al suo paese, mentre Balak se
ne andò per la sua strada.
Numeri - Capitolo 25
Israele a Peor
[1]Israele si stabilì a Sittim e il popolo cominciò a
trescare con le figlie di Moab. [2]Esse invitarono il popolo ai
sacrifici offerti ai loro dei; il popolo mangiò e si prostrò davanti
ai loro dei. [3]Israele aderì al culto di Baal-Peor e l'ira del
Signore si accese contro Israele.
[4]Il Signore disse a Mosè: «Prendi tutti i capi del popolo
e fà appendere al palo i colpevoli, davanti al Signore, al sole, perché
l'ira ardente del Signore si allontani da Israele». [5]Mosè
disse ai giudici d'Israele: «Ognuno di voi uccida dei suoi uomini
coloro che hanno aderito al culto di Baal-Peor».
[6]Ed ecco uno degli Israeliti venne e condusse ai suoi
fratelli una donna madianita, sotto gli occhi di Mosè e di tutta la
comunità degli Israeliti, mentre essi stavano piangendo all'ingresso
della tenda del convegno. [7]Vedendo ciò, Pincas figlio di
Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, si alzò in mezzo alla comunità,
prese in mano una lancia, [8]seguì quell'uomo di Israele nella
tenda e li trafisse tutti e due, l'uomo di Israele e la donna, nel basso
ventre. E il flagello cessò tra gli Israeliti. [9]Di quel
flagello morirono ventiquattromila persone.
[10]Il Signore disse a Mosè: [11]«Pincas, figlio di
Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, ha allontanato la mia ira dagli
Israeliti, perché egli è stato animato dal mio zelo fra di loro, e io
nella mia gelosia non ho sterminato gli Israeliti. [12]Perciò
digli che io stabilisco con lui un'alleanza di pace, [13]che sarà
per lui e per la sua stirpe dopo di lui un'alleanza di un sacerdozio
perenne, perché egli ha avuto zelo per il suo Dio e ha fatto il rito
espiatorio per gli Israeliti». [14]Ora l'uomo d'Israele, che è
stato ucciso con la donna madianita, si chiamava Zimri, figlio di Salu,
capo di un casato paterno dei Simeoniti. [15]La donna che è
stata uccisa, la Madianita, si chiamava Cozbi, figlia di Zur, capo della
gente di un casato in Madian.
[16]Poi il Signore disse a Mosè: [17]«Trattate i
Madianiti da nemici e uccideteli, [18]poiché essi vi hanno
trattati da nemici con le astuzie mediante le quali vi hanno sedotti
nella faccenda di Peor e nella faccenda di Cozbi, figlia di un principe
di Madian, loro sorella, che è stata uccisa il giorno del flagello
causato per la faccenda di Peor».
Numeri - Capitolo 26
VIII. NUOVE DISPOSIZIONI
Il censimento
[1]Il Signore disse a Mosè e ad Eleazaro, figlio del
sacerdote Aronne: [2]«Fate il censimento di tutta la comunità
degli Israeliti, dall'età di vent'anni in su, secondo i loro casati
paterni, di quanti in Israele possono andare in guerra». [3]Mosè
e il sacerdote Eleazaro dissero loro nelle steppe di Moab presso il
Giordano di fronte a Gerico: [4]«Si faccia il censimento dall'età
di vent'anni in su, come il Signore aveva ordinato a Mosè e agli
Israeliti, quando uscirono dal paese d'Egitto».
[5]Ruben primogenito d'Israele. Figli di Ruben: Enoch, da cui
discende la famiglia degli Enochiti; Pallu, da cui discende la famiglia
dei Palluiti; [6]Chezron, da cui discende la famiglia degli
Chezroniti; Carmi, da cui discende la famiglia dei Carmiti. [7]Tali
sono le famiglie dei Rubeniti: quelli che furono registrati erano
quarantatremilasettecentotrenta. [8]Figli di Pallu: Eliab. [9]Figli
di Eliab: Nemuel, Datan e Abiram. Questi sono quel Datan e quell'Abiram,
membri del consiglio, che si ribellarono contro Mosè e contro Aronne
con la gente di Core, quando questa si era ribellata contro il Signore; [10]la
terra spalancò la bocca e li inghiottì insieme con Core, quando quella
gente perì e il fuoco divorò duecentocinquanta uomini, che servirono
d'esempio. [11]Ma i figli di Core non perirono.
[12]Figli di Simeone secondo le loro famiglie. Da Nemuel
discende la famiglia dei Nemueliti; da Iamin la famiglia degli Iaminiti;
da Iachin la famiglia degli Iachiniti; da Zocar la famiglia dei Zocariti;
[13]da Saul la famiglia dei Sauliti. [14]Tali sono le
famiglie dei Simeoniti. Ne furono registrati ventiduemiladuecento.
[15]Figli di Gad secondo le loro famiglie. Da Sefon discende
la famiglia dei Sefoniti; da Agghi la famiglia degli Agghiti; da Suni la
famiglia dei Suniti; [16]da Ozni la famiglia degli Ozniti; da Eri
la famiglia degli Eriti; [17]da Arod la famiglia degli Aroditi;
da Areli la famiglia degli Areliti. [18]Tali sono le famiglie dei
figli di Gad. Ne furono registrati quarantamilacinquecento.
[19]Figli di Giuda: Er e Onan; ma Er e Onan morirono nel paese
di Canaan. [20]Ecco i figli di Giuda secondo le loro famiglie: da
Sela discende la famiglia degli Selaniti; da Perez la famiglia dei
Pereziti; da Zerach la famiglia degli Zerachiti. [21]I figli di
Perez furono: Chezron da cui discende la famiglia dei Chezroniti; Amul
da cui discende la famiglia degli Amuliti. [22]Tali sono le
famiglie di Giuda. Ne furono registrati settantaseimilacinquecento.
[23]Figli di Issacar secondo le loro famiglie: da Tola
discende la famiglia dei Tolaiti; da Puva la famiglia dei Puviti; [24]da
Iasub la famiglia degli Iasubiti; da Simron la famiglia dei Simroniti. [25]Tali
sono le famiglie di Issacar. Ne furono registrati
sessantaquattromilatrecento.
[26]Figli di Zàbulon secondo le loro famiglie: da Sered
discende la famiglia dei Serediti; da Elon la famiglia degli Eloniti; da
Iacleel la famiglia degli Iacleeliti. [27]Tali sono le famiglie
degli Zabuloniti. Ne furono registrati sessantamilacinquecento.
[28]Figli di Giuseppe secondo le loro famiglie: Manàsse ed
Efraim. [29]Figli di Manàsse: da Machir discende la famiglia dei
Machiriti. Machir generò Gàlaad. Da Gàlaad discende la famiglia dei
Galaaditi. [30]Questi sono i figli di Gàlaad: Iezer da cui
discende la famiglia degli Iezeriti; Elek da cui discende la famiglia
degli Eleciti; [31]Asriel da cui discende la famiglia degli
Asrieliti; Sichem da cui discende la famiglia dei Sichemiti; [32]Semida
da cui discende la famiglia dei Semiditi; Efer da cui discende la
famiglia degli Eferiti. [33]Ora Zelofcad, figlio di Efer, non
ebbe maschi ma soltanto figlie e le figlie di Zelofcad si chiamarono
Macla, Noa, Ogla, Milca e Tirza. [34]Tali sono le famiglie di Manàsse:
gli uomini registrati furono cinquantaduemilasettecento.
[35]Questi sono i figli di Efraim secondo le loro famiglie: da
Sutelach discende la famiglia dei Sutelachiti; da Beker la famiglia dei
Bekeriti; da Tacan la famiglia dei Tacaniti. [36]Questi sono i
figli di Sutelach: da Erano è discesa la famiglia degli Eraniti. [37]Tali
sono le famiglie dei figli di Efraim. Ne furono registrati
trentaduemilacinquecento. Questi sono i figli di Giuseppe secondo le
loro famiglie.
[38]Figli di Beniamino secondo le loro famiglie: da Bela
discende la famiglia dei Belaiti; da Asbel la famiglia degli Asbeliti;
da Airam la famiglia degli Airamiti; [39]da Sufam la famiglia
degli Sufamiti; [40]da Ufam la famiglia degli Ufamiti. I figli di
Bela furono Ard e Naaman; da Ard discende la famiglia degli Arditi; da
Naaman discende la famiglia dei Naamiti. [41]Tali sono i figli di
Beniamino secondo le loro famiglie. Gli uomini registrati furono
quarantacinquemilaseicento.
[42]Questi sono i figli di Dan secondo le loro famiglie: da
Suam discende la famiglia dei Suamiti. Sono queste le famiglie di Dan
secondo le loro famiglie. [43]Totale per le famiglie dei Suamiti:
ne furono registrati sessantaquattromilaquattrocento.
[44]Figli di Aser secondo le loro famiglie: da Imna discende
la famiglia degli Imniti; da Isvi la famiglia degli Isviti; da Beria la
famiglia dei Beriiti. [45]Dai figli di Beria discendono: da Eber
la famiglia degli Eberiti; da Malchiel la famiglia dei Malchieliti. [46]La
figlia di Aser si chiamava Sera. [47]Tali sono le famiglie dei
figli di Aser. Ne furono registrati cinquantatremilaquattrocento.
[48]Figli di Nèftali secondo le loro famiglie: da Iacseel
discende la famiglia degli Iacseeliti; da Guni la famiglia dei Guniti; [49]da
Ieser la famiglia degli Ieseriti; da Sillem la famiglia dei Sillemiti. [50]Tali
sono le famiglie di Nèftali secondo le loro famiglie. Gli uomini
registrati furono quarantacinquemilaquattrocento.
[51]Questi sono gli Israeliti che furono registrati:
seicentounmilasettecentotrenta.
[52]Il Signore disse a Mosè: [53]«Il paese sarà
diviso tra di essi, per essere la loro proprietà, secondo il numero
delle persone. [54]A quelli che sono in maggior numero darai in
possesso una porzione maggiore; a quelli che sono in minor numero darai
una porzione minore; si darà a ciascuno la sua porzione secondo il
censimento. [55]Ma la ripartizione del paese sarà gettata a
sorte; essi riceveranno la rispettiva proprietà secondo i nomi delle
loro tribù paterne. [56]La ripartizione delle proprietà sarà
gettata a sorte per tutte le tribù grandi o piccole».
Censimento dei leviti
[57]Questi sono i leviti dei quali si fece il censimento
secondo le loro famiglie: da Gherson discende la famiglia dei Ghersoniti;
da Keat la famiglia dei Keatiti; da Merari la famiglia dei Merariti.
[58]Queste sono le famiglie di Levi: la famiglia dei Libniti,
la famiglia degli Ebroniti, la famiglia dei Macliti, la famiglia dei
Musiti, la famiglia dei Coriti. Keat generò Amram. [59]La moglie
di Amram si chiamava Iochebed, figlia di Levi, che nacque a Levi in
Egitto; essa partorì ad Amram Aronne, Mosè e Maria loro sorella. [60]Ad
Aronne nacquero Nadab e Abiu, Eleazaro e Itamar. [61]Ora Nadab e
Abiu morirono quando presentarono al Signore un fuoco profano. [62]Gli
uomini registrati furono ventitremila: tutti maschi, dall'età di un
mese in su. Non furono compresi nel censimento degli Israeliti perché
non fu data loro alcuna proprietà tra gli Israeliti.
[63]Questi sono i registrati da Mosè e dal sacerdote
Eleazaro, i quali fecero il censimento degli Israeliti nelle steppe di
Moab presso il Giordano di Gerico. [64]Fra questi non vi era
alcuno di quegli Israeliti dei quali Mosè e il sacerdote Aronne avevano
fatto il censimento nel deserto del Sinai, [65]perché il Signore
aveva detto di loro: «Dovranno morire nel deserto!». E non ne rimase
neppure uno, eccetto Caleb figlio di Iefunne, e Giosuè figlio di Nun.
Numeri - Capitolo 27
L'eredità delle figlie
[1]Le figlie di Zelofcad, figlio di Efer, figlio di Gàlaad,
figlio di Machir, figlio di Manàsse, delle famiglie di Manàsse, figlio
di Giuseppe, che si chiamavano Macla, Noa, Ogla, Milca e Tirza, [2]si
accostarono e si presentarono davanti a Mosè, davanti al sacerdote
Eleazaro, davanti ai capi e a tutta la comunità all'ingresso della
tenda del convegno, e dissero: [3]«Nostro padre è morto nel
deserto. Egli non era nella compagnia di coloro che si adunarono contro
il Signore, non era della gente di Core, ma è morto a causa del suo
peccato, senza figli maschi. [4]Perché dovrebbe il nome del
padre nostro scomparire dalla sua famiglia, per il fatto che non ha
avuto figli maschi? Dacci un possedimento in mezzo ai fratelli di nostro
padre». [5]Mosè portò la loro causa davanti al Signore. [6]Il
Signore disse a Mosè: [7]«Le figlie di Zelofcad dicono bene.
Darai loro in eredità un possedimento tra i fratelli del loro padre e
farai passare ad esse l'eredità del loro padre. [8]Parlerai
inoltre agli Israeliti e dirai: Quando uno sarà morto senza lasciare un
figlio maschio, farete passare la sua eredità alla figlia. [9]Se
non ha neppure una figlia, darete la sua eredità ai suoi fratelli. [10]Se
non ha fratelli, darete la sua eredità ai fratelli del padre. [11]Se
non ci sono fratelli del padre, darete la sua eredità al parente più
stretto nella sua famiglia e quegli la possiederà. Questa sarà per i
figli di Israele una norma di diritto, come il Signore ha ordinato a Mosè».
Giosuè capo della comunità
[12]Il Signore disse a Mosè: «Sali su questo monte degli
Abarim e contempla il paese che io dò agli Israeliti. [13]Quando
l'avrai visto, anche tu sarai riunito ai tuoi antenati, come fu riunito
Aronne tuo fratello, [14]perché trasgrediste l'ordine che vi
avevo dato nel deserto di Sin, quando la comunità si ribellò e voi non
dimostraste la mia santità agli occhi loro, a proposito di quelle acque».
Sono le acque di Mèriba di Kades, nel deserto di Sin. [15]Mosè
disse al Signore: [16]«Il Signore, il Dio della vita in ogni
essere vivente, metta a capo di questa comunità un uomo [17]che
li preceda nell'uscire e nel tornare, li faccia uscire e li faccia
tornare, perché la comunità del Signore non sia un gregge senza
pastore». [18]Il Signore disse a Mosè: «Prenditi Giosuè,
figlio di Nun, uomo in cui è lo spirito; porrai la mano su di lui, [19]lo
farai comparire davanti al sacerdote Eleazaro e davanti a tutta la
comunità, gli darai i tuoi ordini in loro presenza [20]e lo
farai partecipe della tua autorità, perché tutta la comunità degli
Israeliti gli obbedisca. [21]Egli si presenterà davanti al
sacerdote Eleazaro, che consulterà per lui il giudizio degli Urim
davanti al Signore; egli e tutti gli Israeliti con lui e tutta la
comunità usciranno all'ordine di Eleazaro ed entreranno all'ordine suo».
[22]Mosè fece come il Signore gli aveva ordinato; prese Giosuè
e lo fece comparire davanti al sacerdote Eleazaro e davanti a tutta la
comunità; [23]pose su di lui le mani e gli diede i suoi ordini
come il Signore aveva comandato per mezzo di Mosè.
Numeri - Capitolo 28
Precisazioni sui sacrifici
[1]Il Signore disse a Mosè: [2]«Dà quest'ordine agli
Israeliti e dì loro: Avrete cura di presentarmi al tempo stabilito
l'offerta, l'alimento dei miei sacrifici da consumare con il fuoco,
soave profumo per me.
A. Sacrifici quotidiani
[3]Dirai loro: Questo è il sacrificio consumato dal fuoco che
offrirete al Signore; agnelli dell'anno, senza difetti, due al giorno,
come olocausto perenne. [4]Uno degli agnelli lo offrirai la
mattina e l'altro agnello lo offrirai al tramonto; [5]come
oblazione un decimo di efa di fior di farina, intrisa in un
quarto di hin di olio di olive schiacciate. [6]Tale è
l'olocausto perenne, offerto presso il monte Sinai: sacrificio consumato
dal fuoco, soave profumo per il Signore. [7]La libazione sarà di
un quarto di hin per il primo agnello; farai nel santuario la
libazione, bevanda inebriante per il Signore. [8]L'altro agnello
l'offrirai al tramonto, con una oblazione e una libazione simili a
quelle della mattina: è un sacrificio fatto con il fuoco, soave profumo
per il Signore.
B. Il sabato
[9]Nel giorno di sabato offrirete due agnelli dell'anno, senza
difetti; come oblazione due decimi di fior di farina intrisa in olio,
con la sua libazione. [10]E' l'olocausto del sabato, per ogni
sabato, oltre l'olocausto perenne e la sua libazione.
C. Il novilunio
[11]Al principio dei vostri mesi offrirete come olocausto al
Signore due giovenchi, un ariete, sette agnelli dell'anno, senza difetti
[12]e tre decimi di fior di farina intrisa in olio, come
oblazione per ciascun giovenco; due decimi di fior di farina intrisa in
olio, come oblazione per l'ariete, [13]e un decimo di fior di
farina intrisa in olio, come oblazione per ogni agnello. E' un olocausto
di soave profumo, un sacrificio consumato dal fuoco per il Signore. [14]Le
libazioni saranno di un mezzo hin di vino per giovenco, di un
terzo di hin per l'ariete e di un quarto di hin per
agnello. Tale è l'olocausto del mese, per tutti i mesi dell'anno. [15]Si
offrirà al Signore un capro in sacrificio espiatorio oltre l'olocausto
perenne e la sua libazione.
D. Gli azzimi
[16]Il primo mese, il quattordici del mese sarà la pasqua del
Signore. [17]Il quindici di quel mese sarà giorno di festa. Per
sette giorni si mangerà pane azzimo. [18]Il primo giorno si terrà
una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile; [19]offrirete
in sacrificio con il fuoco un olocausto al Signore: due giovenchi, un
ariete e sette agnelli dell'anno senza difetti; [20]come
oblazione, fior di farina intrisa in olio; ne offrirete tre decimi per
giovenco e due per l'ariete; [21]ne offrirai un decimo per
ciascuno dei sette agnelli [22]e offrirai un capro come
sacrificio espiatorio per fare il rito espiatorio per voi. [23]Offrirete
questi sacrifici oltre l'olocausto della mattina, che è un olocausto
perenne. [24]Li offrirete ogni giorno, per sette giorni; è un
alimento sacrificale consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore.
Lo si offrirà oltre l'olocausto perenne con la sua libazione. [25]Il
settimo giorno terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro
servile.
E. La festa delle settimane
[26]Il giorno delle primizie, quando presenterete al Signore
una oblazione nuova, alla vostra festa delle settimane, terrete una
sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile. [27]Offrirete,
in olocausto di soave profumo al Signore, due giovenchi, un ariete e
sette agnelli dell'anno; [28]in oblazione, fior di farina intrisa
in olio: tre decimi per ogni giovenco, due decimi per l'ariete [29]e
un decimo per ciascuno dei sette agnelli; [30]offrirete un capro
per il rito espiatorio per voi. [31]Offrirete questi sacrifici,
oltre l'olocausto perpetuo e la sua oblazione. Sceglierete animali senza
difetti e vi aggiungerete le loro libazioni.
Numeri - Capitolo 29
F. La festa delle acclamazioni
[1]Il settimo mese, il primo giorno del mese terrete una sacra
adunanza; non farete alcun lavoro servile; sarà per voi il giorno
dell'acclamazione con le trombe. [2]Offrirete in olocausto di
soave odore al Signore un giovenco, un ariete, sette agnelli dell'anno
senza difetti; [3]in oblazione, fior di farina intrisa in olio:
tre decimi per il giovenco, due decimi per l'ariete, [4]un decimo
per ciascuno dei sette agnelli [5]e un capro, in sacrificio
espiatorio, per il rito espiatorio per voi; [6]oltre l'olocausto
del mese con la sua oblazione e l'olocausto perenne con la sua oblazione
e le loro libazioni, secondo il loro rito. Sarà un sacrificio consumato
dal fuoco, soave profumo per il Signore.
G. Il giorno della espiazione
[7]Il decimo giorno di questo settimo mese terrete una sacra
adunanza e vi mortificherete; non farete alcun lavoro [8]e
offrirete in olocausto di soave profumo al Signore un giovenco, un
ariete, sette agnelli dell'anno senza difetti; [9]come oblazione,
fior di farina intrisa in olio: tre decimi per il giovenco, due decimi
per l'ariete, [10]un decimo per ciascuno dei sette agnelli [11]e
un capro in sacrificio espiatorio, oltre il sacrificio espiatorio
proprio del rito dell'espiazione e oltre l'olocausto perenne con la sua
oblazione e le loro libazioni.
H. La festa delle capanne
[12]Il quindici del settimo mese terrete una sacra adunanza;
non farete alcun lavoro servile e celebrerete una festa per il Signore
per sette giorni. [13]Offrirete in olocausto, come sacrificio
consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore, tredici giovenchi,
due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti; [14]come
oblazione, fior di farina intrisa in olio: tre decimi per ciascuno dei
tredici giovenchi, due decimi per ciascuno dei due arieti, [15]un
decimo per ciascuno dei quattordici agnelli [16]e un capro in
sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, con la sua oblazione e
la sua libazione. [17]Il secondo giorno offrirete dodici
giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, [18]con
le loro oblazioni e le libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli
agnelli secondo il numero e il rito [19]e un capro in sacrificio
espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e le loro
libazioni. [20]Il terzo giorno offrirete undici giovenchi, due
arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, [21]con le
loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli
agnelli secondo il loro numero e il rito [22]e un capro in
sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la
sua libazione. [23]Il quarto giorno offrirete dieci giovenchi,
due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, [24]con
le loro offerte e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli
agnelli secondo il loro numero e il rito [25]e un capro in
sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la
sua libazione. [26]Il quinto giorno offrirete nove giovenchi, due
arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, [27]con le
loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti, e gli
agnelli secondo il loro numero e il rito [28]e un capro, in
sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la
sua libazione. [29]Il sesto giorno offrirete otto giovenchi, due
arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, [30]con le
loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli
agnelli secondo il loro numero e il rito [31]e un capro in
sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la
sua libazione. [32]Il settimo giorno offrirete sette giovenchi,
due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, [33]con
le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli
agnelli secondo il loro numero e il rito [34]e un capro, in
sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la
sua libazione. [35]L'ottavo giorno terrete una solenne adunanza;
non farete alcun lavoro servile; [36]offrirete in olocausto, come
sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore, un
giovenco, un ariete, sette agnelli dell'anno senza difetti, [37]con
le loro oblazioni e le loro libazioni, per il giovenco, l'ariete e gli
agnelli secondo il loro numero e il rito [38]e un capro in
sacrificio espiatorio oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la
sua libazione.
[39]Questi sono i sacrifici che offrirete al Signore nelle
vostre solennità, oltre i vostri voti e le vostre offerte volontarie,
si tratti dei vostri olocausti o delle vostre oblazioni o delle vostre
libazioni o dei vostri sacrifici di comunione».
Numeri - Capitolo 30
[1]Mosè riferì agli Israeliti quanto il Signore gli aveva
ordinato.
Leggi sui voti
[2]Mosè disse ai capi delle tribù degli Israeliti: «Questo
il Signore ha ordinato: [3]Quando uno avrà fatto un voto al
Signore o si sarà obbligato con giuramento ad una astensione, non violi
la sua parola, ma dia esecuzione a quanto ha promesso con la bocca. [4]Quando
una donna avrà fatto un voto al Signore e si sarà obbligata ad una
astensione, mentre è ancora in casa del padre, durante la sua
giovinezza, [5]se il padre, avuta conoscenza del voto di lei e
dell'astensione alla quale si è obbligata, non dice nulla, tutti i voti
di lei saranno validi e saranno valide tutte le astensioni alle quali si
sarà obbligata. [6]Ma se il padre, quando ne viene a conoscenza,
le fa opposizione, tutti i voti di lei e tutte le astensioni alle quali
si sarà obbligata, non saranno validi; il Signore la perdonerà, perché
il padre le ha fatto opposizione. [7]Se si marita quando è
legata da voti o da un obbligo di astensione assunto alla leggera con le
labbra, [8]se il marito ne ha conoscenza e quando viene a
conoscenza non dice nulla, i voti di lei saranno validi e saranno validi
gli obblighi di astensione da lei assunti. [9]Ma se il marito,
quando ne viene a conoscenza, le fa opposizione, egli annullerà il voto
che essa ha fatto e l'obbligo di astensione che essa si è assunta alla
leggera; il Signore la perdonerà. [10]Ma il voto di una vedova o
di una donna ripudiata, qualunque sia l'obbligo che si è assunto,
rimarrà valido. [11]Se una donna nella casa del marito farà
voti o si obbligherà con giuramento ad una astensione [12]e il
marito ne avrà conoscenza, se il marito non dice nulla e non le fa
opposizione, tutti i voti di lei saranno validi e saranno validi tutti
gli obblighi di astensione da lei assunti. [13]Ma se il marito,
quando ne viene a conoscenza, li annulla, quanto le sarà uscito dalle
labbra, voti od obblighi di astensione, non sarà valido; il marito lo
ha annullato; il Signore la perdonerà. [14]Il marito può
ratificare e il marito può annullare qualunque voto e qualunque
giuramento, per il quale essa sia obbligata a mortificarsi. [15]Ma
se il marito, da un giorno all'altro, non dice nulla in proposito, egli
ratifica così tutti i voti di lei e tutti gli obblighi di astensione da
lei assunti; li ratifica perché non ha detto nulla a questo proposito
quando ne ha avuto conoscenza. [16]Ma se li annulla qualche tempo
dopo averne avuto conoscenza, porterà il peso della colpa della moglie».
[17]Queste sono le leggi che il Signore prescrisse a Mosè
riguardo al marito e alla moglie, al padre e alla figlia, quando questa
è ancora fanciulla, in casa del padre.
Numeri - Capitolo 31
IX. BOTTINO E DIVISIONI
Guerra santa contro Madian
[1]Il Signore disse a Mosè: [2]«Compi la vendetta
degli Israeliti contro i Madianiti, poi sarai riunito ai tuoi antenati».
[3]Mosè disse al popolo: «Mobilitate fra di voi uomini per la
guerra e marcino contro Madian per eseguire la vendetta del Signore su
Madian. [4]Manderete in guerra mille uomini per tribù di tutte
le tribù d'Israele». [5]Così furono forniti, dalle migliaia
d'Israele, mille uomini per tribù, cioè dodicimila uomini armati per
la guerra. [6]Mosè mandò in guerra quei mille uomini per tribù
e con loro Pincas, figlio del sacerdote Eleazaro, il quale portava gli
oggetti sacri e aveva in mano le trombe dell'acclamazione. [7]Marciarono
dunque contro Madian come il Signore aveva ordinato a Mosè, e uccisero
tutti i maschi. [8]Uccisero anche, oltre i loro caduti, i re di
Madian Evi, Rekem, Sur, Ur e Reba cioè cinque re di Madian; uccisero
anche di spada Balaam figlio di Beor. [9]Gli Israeliti fecero
prigioniere le donne di Madian e i loro fanciulli e depredarono tutto il
loro bestiame, tutti i loro greggi e ogni loro bene; [10]appiccarono
il fuoco a tutte le città che quelli abitavano e a tutti i loro
attendamenti [11]e presero tutto il bottino e tutta la preda,
gente e bestiame. [12]Poi condussero i prigionieri, la preda e il
bottino a Mosè, al sacerdote Eleazaro e alla comunità degli Israeliti,
accampati nelle steppe di Moab, presso il Giordano di fronte a Gerico.
Massacro delle donne e purificazione del bottino
[13]Mosè, il sacerdote Eleazaro e tutti i principi della
comunità uscirono loro incontro fuori dell'accampamento. [14]Mosè
si adirò contro i comandanti dell'esercito, capi di migliaia e capi di
centinaia, che tornavano da quella spedizione di guerra. [15]Mosè
disse loro: «Avete lasciato in vita tutte le femmine? [16]Proprio
loro, per suggerimento di Balaam, hanno insegnato agli Israeliti
l'infedeltà verso il Signore, nella faccenda di Peor, per cui venne il
flagello nella comunità del Signore. [17]Ora uccidete ogni
maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un
uomo; [18]ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini,
conservatele in vita per voi. [19]Voi poi accampatevi per sette
giorni fuori del campo; chiunque ha ucciso qualcuno e chiunque ha
toccato un cadavere si purifichi il terzo e il settimo giorno; questo
per voi e per i vostri prigionieri. [20]Purificherete anche ogni
veste, ogni oggetto di pelle, ogni lavoro di pelo di capra e ogni
oggetto di legno».
[21]Il sacerdote Eleazaro disse ai soldati che erano andati in
guerra: «Questo è l'ordine della legge che il Signore ha prescritto a
Mosè: [22]L'oro, l'argento, il rame, il ferro, lo stagno e il
piombo, [23]quanto può sopportare il fuoco, lo farete passare
per il fuoco e sarà reso puro; ma sarà purificato anche con l'acqua
della purificazione; quanto non può sopportare il fuoco, lo farete
passare per l'acqua. [24]Vi laverete le vesti il settimo giorno e
sarete puri; poi potrete entrare nell'accampamento».
Divisione del bottino
[25]Il Signore disse a Mosè: [26]«Tu, con il
sacerdote Eleazaro e con i capi dei casati della comunità, fà il
censimento di tutta la preda che è stata fatta: della gente e del
bestiame; [27]dividi la preda fra i combattenti che sono andati
in guerra e tutta la comunità. [28]Dalla parte spettante ai
soldati che sono andati in guerra preleverai un contributo per il
Signore: cioè l'uno per cinquecento delle persone e del grosso
bestiame, degli asini e del bestiame minuto. [29]Lo prenderete
sulla metà di loro spettanza e lo darai al sacerdote Eleazaro come
offerta da fare con il rito di elevazione in onore del Signore. [30]Della
metà che spetta agli Israeliti prenderai l'uno per cinquanta delle
persone del grosso bestiame, degli asini e del bestiame minuto; lo darai
ai leviti, che hanno la custodia della Dimora del Signore».
[31]Mosè e il sacerdote Eleazaro fecero come il Signore aveva
ordinato a Mosè. [32]Ora il bottino, cioè tutto ciò che
rimaneva della preda fatta da coloro che erano stati in guerra,
consisteva in seicentosettantacinquemila capi di bestiame minuto, [33]settantaduemila
capi di grosso bestiame, [34]sessantunmila asini [35]e
trentaduemila persone, ossia donne che non si erano unite con uomini. [36]La
metà, cioè la parte di quelli che erano andati in guerra, fu di
trecentotrentasettemilacinquecento capi di bestiame minuto, [37]dei
quali seicentosettantacinque per il tributo al Signore; [38]trentaseimila
capi di grosso bestiame, dei quali settantadue per l'offerta al Signore;
[39]trentamilacinquecento asini, dei quali sessantuno per
l'offerta al Signore, [40]e sedicimila persone, delle quali
trentadue per l'offerta al Signore. [41]Mosè diede al sacerdote
Eleazaro il contributo dell'offerta prelevata per il Signore, come il
Signore gli aveva ordinato. [42]La metà che spettava agli
Israeliti, dopo che Mosè ebbe fatto la spartizione con gli uomini
andati in guerra, [43]la metà spettante alla comunità fu di
trecentotrentasettemilacinquecento capi di bestiame minuto, [44]trentaseimila
capi di grosso bestiame, [45]trentamilacinquecento asini [46]e
sedicimila persone. [47]Da questa metà che spettava agli
Israeliti, Mosè prese l'uno per cinquanta degli uomini e degli animali
e li diede ai leviti che hanno la custodia della Dimora del Signore,
come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Le offerte
[48]I comandanti delle migliaia dell'esercito, capi di
migliaia e capi di centinaia, si avvicinarono a Mosè e gli dissero: [49]«I
tuoi servi hanno fatto il computo dei soldati che erano sotto i nostri
ordini e non ne manca neppure uno. [50]Per questo portiamo, in
offerta al Signore, ognuno quello che ha trovato di oggetti d'oro:
bracciali, braccialetti, anelli, pendenti, collane, per il rito
espiatorio per le nostre persone davanti al Signore». [51]Mosè
e il sacerdote Eleazaro presero dalle loro mani quell'oro, tutti gli
oggetti lavorati.
[52]Tutto l'oro dell'offerta, che essi consacrarono al Signore
con il rito dell'elevazione, da parte dei capi di migliaia e dei capi di
centinaia, pesava sedicimilasettecentocinquanta sicli. [53]Gli
uomini dell'esercito si tennero il bottino che ognuno aveva fatto per
conto suo. [54]Mosè e il sacerdote Eleazaro presero l'oro dei
capi di migliaia e di centinaia e lo portarono nella tenda del convegno
come memoriale per gli Israeliti davanti al Signore.
Numeri - Capitolo 32
Divisione della Transgiordania
[1]I figli di Ruben e i figli di Gad avevano bestiame in
numero molto grande; quando videro che il paese di Iazer e il paese di Gàlaad
erano luoghi da bestiame, [2]i figli di Gad e i figli di Ruben
vennero a parlare a Mosè, al sacerdote Eleazaro e ai principi della
comunità e dissero: [3]«Atarot, Dibon, Iazer, Nimra, Chesbon,
Eleale, Sebam, Nebo e Beon, [4]terre che il Signore ha sconfitte
alla presenza della comunità d'Israele, sono terre da bestiame e i tuoi
servi hanno appunto il bestiame». [5]Aggiunsero: «Se abbiamo
trovato grazia ai tuoi occhi, sia concesso ai tuoi servi il possesso di
questo paese: non ci far passare il Giordano».
[6]Ma Mosè rispose ai figli di Gad e ai figli di Ruben: «Andrebbero
dunque i vostri fratelli in guerra e voi ve ne stareste qui? [7]Perché
volete scoraggiare gli Israeliti dal passare nel paese che il Signore ha
dato loro? [8]Così fecero i vostri padri, quando li mandai da
Kades-Barnea per esplorare il paese. [9]Salirono fino alla valle
di Escol e, dopo aver esplorato il paese, scoraggiarono gli Israeliti
dall'entrare nel paese che il Signore aveva loro dato. [10]Così
l'ira del Signore si accese in quel giorno ed egli giurò: [11]Gli
uomini che sono usciti dall'Egitto, dall'età di vent'anni in su, non
vedranno mai il paese che ho promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco
e a Giacobbe, perché non mi hanno seguito fedelmente, [12]se non
Caleb, figlio di Iefunne, il Kenizzita, e Giosuè figlio di Nun, che
hanno seguito il Signore fedelmente. [13]L'ira del Signore si
accese dunque contro Israele; lo fece errare nel deserto per quarant'anni,
finché fosse finita tutta la generazione che aveva agito male agli
occhi del Signore. [14]Ed ecco voi sorgerete al posto dei vostri
padri, razza di uomini peccatori, per aumentare ancora l'ira del Signore
contro Israele. [15]Perché se voi non volete più seguirlo, il
Signore continuerà a lasciarlo nel deserto e voi farete perire tutto
questo popolo».
[16]Ma quelli si avvicinarono a lui e gli dissero: «Costruiremo
qui ovili per il nostro bestiame e città per i nostri fanciulli; [17]ma,
quanto a noi, ci terremo pronti in armi, per marciare davanti agli
Israeliti, finché li avremo condotti al luogo destinato loro; intanto,
i nostri fanciulli dimoreranno nelle fortezze per timore degli abitanti
del paese. [18]Non torneremo alle nostre case finché ogni
Israelita non abbia preso possesso della sua eredità; [19]non
possiederemo nulla con loro al di là del Giordano e più oltre, perché
la nostra eredità ci è toccata da questa parte del Giordano, a oriente».
[20]Allora Mosè disse loro: «Se fate questo, se vi armate
per andare a combattere davanti al Signore, [21]se tutti quelli
di voi che si armeranno passeranno il Giordano davanti al Signore finché
egli abbia scacciato i suoi nemici dalla sua presenza, [22]se non
tornerete fin quando il paese vi sarà sottomesso davanti al Signore,
voi sarete innocenti di fronte al Signore e di fronte a Israele e questo
paese sarà vostra proprietà alla presenza del Signore. [23]Ma,
se non fate così, voi peccherete contro il Signore; sappiate che il
vostro peccato vi raggiungerà. [24]Costruitevi pure città per i
vostri fanciulli e ovili per i vostri greggi, ma fate quello che la
vostra bocca ha promesso».
[25]I figli di Gad e i figli di Ruben dissero a Mosè: «I
tuoi servi faranno quello che il mio signore comanda. [26]I
nostri fanciulli, le nostre mogli, i nostri greggi e tutto il nostro
bestiame rimarranno qui nelle città di Gàlaad; [27]ma i tuoi
servi, tutti armati per la guerra, andranno a combattere davanti al
Signore, come dice il mio signore».
[28]Allora Mosè diede per loro ordini al sacerdote Eleazaro,
a Giosuè figlio di Nun e ai capifamiglia delle tribù degli Israeliti. [29]Mosè
disse loro: «Se i figli di Gad e i figli di Ruben passeranno con voi il
Giordano tutti armati per combattere davanti al Signore e se il paese
sarà sottomesso davanti a voi, darete loro in proprietà il paese di Gàlaad.
[30]Ma se non passano armati con voi, avranno la loro proprietà
in mezzo a voi nel paese di Canaan». [31]I figli di Gad e i
figli di Ruben risposero: «Faremo come il Signore ha ordinato ai tuoi
servi. [32]Passeremo in armi davanti al Signore nel paese di
Canaan, ma il possesso della nostra eredità resti per noi di qua dal
Giordano».
[33]Mosè dunque diede ai figli di Gad e ai figli di Ruben e a
metà della tribù di Manàsse, figlio di Giuseppe, il regno di Sicon,
re degli Amorrei, e il regno di Og, re di Basan: il paese con le sue
città comprese entro i confini, le città del paese che si stendeva
intorno. [34]I figli di Gad ricostruirono Dibon, Atarot, Aroer, [35]Aterot-Sofan,
Iazer, Iogbea, [36]Bet-Nimra e Bet-Aran, fortezze, e fecero ovili
per i greggi. [37]I figli di Ruben ricostruirono Chesbon, Eleale,
Kiriataim, [38]Nebo e Baal-Meon, i cui nomi furono mutati, e
Sibma e diedero nomi alle città che avevano ricostruite. [39]I
figli di Machir, figlio di Manàsse, andarono nel paese di Gàlaad, lo
presero e ne cacciarono gli Amorrei che vi abitavano. [40]Mosè
allora diede Gàlaad a Machir, figlio di Manàsse, che vi si stabilì. [41]Anche
Iair, figlio di Manàsse, andò e prese i loro villaggi e li chiamò
villaggi di Iair. [42]Nobach andò e prese Kenat con le
dipendenze e la chiamò Nobach.
Numeri - Capitolo 33
Le tappe dell'Esodo
[1]Queste sono le tappe degli Israeliti che uscirono dal paese
d'Egitto, ordinati secondo le loro schiere, sotto la guida di Mosè e di
Aronne. [2]Mosè scrisse i loro punti di partenza, tappa per
tappa, per ordine del Signore; queste sono le loro tappe nell'ordine dei
loro punti di partenza.
[3]Partirono da Ramses il primo mese, il quindici del primo
mese. Il giorno dopo la pasqua, gli Israeliti uscirono a mano alzata,
alla vista di tutti gli Egiziani, [4]mentre gli Egiziani
seppellivano quelli che il Signore aveva colpiti fra di loro, cioè
tutti i primogeniti, quando il Signore aveva fatto giustizia anche dei
loro dei.
[5]Gli Israeliti partirono dunque da Ramses e si accamparono a
Succot. [6]Partirono da Succot e si accamparono a Etam che è
sull'estremità del deserto. [7]Partirono da Etam e piegarono
verso Pi-Achirot, che è di fronte a Baal-Zefon, e si accamparono
davanti a Migdol. [8]Partirono da Pi-Achirot, attraversarono il
mare in direzione del deserto, fecero tre giornate di marcia nel deserto
di Etam e si accamparono a Mara. [9]Partirono da Mara e giunsero
ad Elim; ad Elim c'erano dodici sorgenti di acqua e settanta palme; qui
si accamparono. [10]Partirono da Elim e si accamparono presso il
Mare Rosso. [11]Partirono dal Mare Rosso e si accamparono nel
deserto di Sin. [12]Partirono dal deserto di Sin e si accamparono
a Dofka. [13]Partirono da Dofka e si accamparono ad Alus. [14]Partirono
da Alus e si accamparono a Refidim dove non c'era acqua da bere per il
popolo. [15]Partirono da Refidim e si accamparono nel deserto del
Sinai.
[16]Partirono dal deserto del Sinai e si accamparono a
Kibrot-Taava. [17]Partirono da Kibrot-Taava e si accamparono a
Cazerot. [18]Partirono da Cazerot e si accamparono a Ritma. [19]Partirono
da Ritma e si accamparono a Rimmon-Perez. [20]Partirono da
Rimmon-Perez e si accamparono a Libna. [21]Partirono da Libna e
si accamparono a Rissa. [22]Partirono da Rissa e si accamparono a
Keelata. [23]Partirono da Keelata e si accamparono al monte Sefer.
[24]Partirono dal monte Sefer e si accamparono ad Arada. [25]Partirono
da Arada e si accamparono a Makelot. [26]Partirono da Makelot e
si accamparono a Tacat. [27]Partirono da Tacat e si accamparono a
Terach. [28]Partirono da Terach e si accamparono a Mitka. [29]Partirono
da Mitka e si accamparono ad Asmona. [30]Partirono da Asmona e si
accamparono a Moserot. [31]Partirono da Moserot e si accamparono
a Bene-Iaakan. [32]Partirono da Bene-Iaakan e si accamparono a
Or-Ghidgad. [33]Partirono da Or-Ghidgad e si accamparono a
Iotbata. [34]Partirono da Iotbata e si accamparono ad Abrona. [35]Partirono
da Abrona e si accamparono a Ezion-Gheber.
[36]Partirono da Ezion-Gheber e si accamparono nel deserto di
Sin, cioè a Kades. [37]Poi partirono da Kades e si accamparono
al monte Or all'estremità del paese di Edom. [38]Il sacerdote
Aronne salì sul monte Or per ordine del Signore e in quel luogo morì
il quarantesimo anno dopo l'uscita degli Israeliti dal paese d'Egitto,
il quinto mese, il primo giorno del mese. [39]Aronne era in età
di centoventitrè anni quando morì sul monte Or. [40]Il cananeo
re di Arad, che abitava nel Negheb, nel paese di Canaan, venne a sapere
che gli Israeliti arrivavano.
[41]Partirono dal monte Or e si accamparono a Salmona. [42]Partirono
da Salmona e si accamparono a Punon. [43]Partirono da Punon e si
accamparono a Obot. [44]Partirono da Obot e si accamparono a
Iie-Abarim sui confini di Moab. [45]Partirono da Iie-Abarim e si
accamparono a Dibon-Gad. [46]Partirono da Dibon-Gad e si
accamparono ad Almon-Diblataim. [47]Partirono da Almon-Diblataim
e si accamparono ai monti Abarim di fronte a Nebo. [48]Partirono
dai monti Abarim e si accamparono nelle steppe di Moab, presso il
Giordano di Gerico. [49]Si accamparono presso il Giordano, da
Bet-Iesimot fino ad Abel-Sittim nelle steppe di Moab.
Divisione di Canaan. L'ordine di Dio
[50]Il Signore disse a Mosè nelle steppe di Moab presso il
Giordano di Gerico: [51]«Parla agli Israeliti e riferisci loro:
Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati nel paese di Canaan, [52]caccerete
dinanzi a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro
immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e
distruggerete tutte le loro alture. [53]Prenderete possesso del
paese e in esso vi stabilirete, perché io vi ho dato il paese in
proprietà. [54]Dividerete il paese a sorte secondo le vostre
famiglie. A quelle che sono più numerose darete una porzione maggiore e
a quelle che sono meno numerose darete una porzione minore. Ognuno avrà
quello che gli sarà toccato in sorte; farete la divisione secondo le
tribù dei vostri padri. [55]Ma se non cacciate dinanzi a voi gli
abitanti del paese, quelli di loro che vi avrete lasciati saranno per
voi come spine negli occhi e pungoli nei fianchi e vi faranno tribolare
nel paese che abiterete. [56]Allora io tratterò voi come mi ero
proposto di trattare loro».
Numeri - Capitolo 34
Frontiere di Canaan
[1]Il Signore disse a Mosè: [2]«Dà questo ordine
agli Israeliti e riferisci loro: Quando entrerete nel paese di Canaan,
questa sarà la terra che vi toccherà in eredità: il paese di Canaan.
[3]Il vostro confine meridionale comincerà al deserto di Sin,
vicino a Edom; così la vostra frontiera meridionale partirà
dall'estremità del Mar Morto, a oriente; [4]questa frontiera
volgerà al sud della salita di Akrabbim, passerà per Sin e si estenderà
a mezzogiorno di Kades-Barnea; poi continuerà verso Cazar-Addar e
passerà per Asmon. [5]Da Asmon la frontiera girerà fino al
torrente d'Egitto e finirà al mare. [6]La vostra frontiera a
occidente sarà il Mar Mediterraneo: quella sarà la vostra frontiera
occidentale. [7]Questa sarà la vostra frontiera settentrionale:
partendo dal Mar Mediterraneo, traccerete una linea fino al monte Or; [8]dal
monte Or, la traccerete in direzione di Amat e l'estremità della
frontiera sarà a Zedad; [9]la frontiera continuerà fino a
Zifron e finirà a Cazar-Enan: questa sarà la vostra frontiera
settentrionale. [10]Traccerete la vostra frontiera orientale da
Cazar-Enan a Sefam; [11]la frontiera scenderà da Sefam verso
Ribla, a oriente di Ain; poi la frontiera scenderà e si estenderà
lungo il mare di Genèsaret, a oriente; [12]poi la frontiera
scenderà lungo il Giordano e finirà al Mar Morto. Questo sarà il
vostro paese con le sue frontiere tutt'intorno».
[13]Mosè comunicò quest'ordine agli Israeliti e disse loro:
«Questo è il paese che vi distribuirete a sorte e che il Signore ha
ordinato di dare a nove tribù e mezza; [14]poiché la tribù dei
figli di Ruben, secondo i loro casati paterni, e la tribù dei figli di
Gad, secondo i loro casati paterni, e metà della tribù di Manàsse
hanno ricevuto la loro porzione. [15]Queste due tribù e mezza
hanno ricevuto la loro porzione oltre il Giordano di Gerico, dal lato
orientale».
I sovraintendenti alla spartizione
[16]Il Signore disse a Mosè: [17]«Questi sono i nomi
degli uomini che spartiranno il paese fra di voi: il sacerdote Eleazaro
e Giosuè, figlio di Nun. [18]Prenderete anche un capo di ogni
tribù per fare la spartizione del paese. [19]Ecco i nomi di
questi uomini. Per la tribù di Giuda, Caleb figlio di Iefunne. [20]Per
la tribù dei figli di Simeone, Samuele figlio di Ammiud. [21]Per
la tribù di Beniamino, Elidad figlio di Chislon. [22]Per la tribù
dei figli di Dan, il capo Bukki figlio di Iogli. [23]Per i figli
di Giuseppe, per la tribù dei figli di Manàsse, il capo Anniel figlio
di Efod; [24]per la tribù dei figli di Efraim, il capo Kemuel
figlio di Siptan. [25]Per la tribù dei figli di Zàbulon, il
capo Elisafan figlio di Parnach. [26]Per la tribù dei figli di
Issacar, il capo Paltiel figlio di Azzan. [27]Per la tribù dei
figli di Aser, il capo Achiud, figlio di Selomi. [28]Per la tribù
dei figli di Nèftali, il capo Pedael figlio di Ammiud». [29]Questi
sono coloro ai quali il Signore ordinò di spartire il possesso del
paese di Canaan tra gli Israeliti.
Numeri - Capitolo 35
La parte dei leviti
[1]Il Signore disse ancora a Mosè nelle steppe di Moab presso
il Giordano di Gerico: [2]«Ordina agli Israeliti che dell'eredità
che possiederanno riservino ai leviti città da abitare; darete anche ai
leviti il contado che è intorno alla città. [3]Essi avranno le
città per abitarvi e il contado servirà per il loro bestiame, per i
loro beni e per tutti i loro animali. [4]Il contado delle città
che darete ai leviti si estenderà per lo spazio di mille cubiti fuori
dalle mura della città tutt'intorno. [5]Misurerete dunque, fuori
della città, duemila cubiti dal lato orientale, duemila cubiti dal lato
meridionale, duemila cubiti dal lato occidentale e duemila cubiti dal
lato settentrionale; la città sarà in mezzo. Tale sarà il contado di
ciascuna delle loro città. [6]Fra le città che darete ai
leviti, sei saranno città di asilo, che voi designerete perché vi si
rifugi l'omicida: a queste aggiungerete altre quarantadue città. [7]Tutte
le città che darete ai leviti saranno dunque quarantotto con il
relativo contado. [8]Di queste città che darete ai leviti,
prendendole dalla proprietà degli Israeliti, ne prenderete di più da
quelli che ne hanno di più e di meno da quelli che ne hanno di meno;
ognuno ai leviti darà delle sue città in proporzione della eredità
che gli sarà toccata».
Le città rifugio
[9]Il Signore disse a Mosè: [10]«Parla agli Israeliti
e riferisci loro: Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati nel
paese di Canaan, [11]designerete città che siano per voi città
di asilo, dove possa rifugiarsi l'omicida che avrà ucciso qualcuno
involontariamente. [12]Queste città vi serviranno di asilo
contro il vendicatore del sangue, perché l'omicida non sia messo a
morte prima di comparire in giudizio dinanzi alla comunità. [13]Delle
città che darete, sei saranno dunque per voi città di asilo. [14]Darete
tre città di qua dal Giordano e darete tre altre città nel paese di
Canaan; saranno città di rifugio. [15]Queste sei città
serviranno di rifugio agli Israeliti, al forestiero e all'ospite che
soggiornerà in mezzo a voi, perché vi si rifugi chiunque abbia ucciso
qualcuno involontariamente.
[16]Ma se uno colpisce un altro con uno strumento di ferro e
quegli muore, quel tale è omicida; l'omicida dovrà essere messo a
morte. [17]Se lo colpisce con una pietra che aveva in mano, atta
a causare la morte, e il colpito muore, quel tale è un omicida;
l'omicida dovrà essere messo a morte. [18]O se lo colpisce con
uno strumento di legno che aveva in mano, atto a causare la morte, e il
colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà essere messo a
morte. [19]Sarà il vendicatore del sangue quegli che metterà a
morte l'omicida; quando lo incontrerà, lo ucciderà. [20]Se uno
dà a un altro una spinta per odio o gli getta contro qualcosa con
premeditazione, e quegli muore, [21]o lo colpisce per inimicizia
con la mano, e quegli muore, chi ha colpito dovrà essere messo a morte;
egli è un omicida e il vendicatore del sangue ucciderà l'omicida
quando lo incontrerà.
[22]Ma se gli dà una spinta per caso e non per inimicizia o
gli getta contro qualcosa senza premeditazione [23]o se, senza
volerlo, gli fa cadere addosso una pietra che possa causare la morte e
quegli ne muore, senza che l'altro che fosse nemico o gli volesse fare
del male, [24]allora ecco le regole secondo le quali la comunità
giudicherà fra colui che ha colpito e il vendicatore del sangue. [25]La
comunità libererà l'omicida dalle mani del vendicatore del sangue e lo
farà tornare alla città di asilo dove era fuggito. Lì dovrà abitare
fino alla morte del sommo sacerdote che fu unto con l'olio santo. [26]Ma
se l'omicida esce dai confini della città di asilo dove si era
rifugiato [27]e se il vendicatore del sangue trova l'omicida
fuori dei confini della sua città di asilo e l'uccide, il vendicatore
del sangue non sarà reo del sangue versato. [28]Perché
l'omicida deve stare nella sua città di asilo fino alla morte del sommo
sacerdote; dopo la morte del sommo sacerdote, l'omicida potrà tornare
nella terra di sua proprietà.
[29]Queste vi servano come norme di diritto, di generazione in
generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. [30]Se uno uccide
un altro, l'omicida sarà messo a morte in seguito a deposizione di
testimoni, ma un unico testimone non basterà per condannare a morte una
persona. [31]Non accetterete prezzo di riscatto per la vita di un
omicida, reo di morte, perché dovrà essere messo a morte. [32]Non
accetterete prezzo di riscatto che permetta all'omicida di fuggire dalla
sua città di rifugio e di tornare ad abitare nel suo paese fino alla
morte del sacerdote. [33]Non contaminerete il paese dove sarete,
perché il sangue contamina il paese; non si potrà fare per il paese
alcuna espiazione del sangue che vi sarà stato sparso, se non mediante
il sangue di chi l'avrà sparso. [34]Non contaminerete dunque il
paese che andate ad abitare e in mezzo al quale io dimorerò; perché io
sono il Signore che dimoro in mezzo agli Israeliti».
Numeri - Capitolo 36
L'eredità della donna sposata
[1]I capifamiglia dei figli di Gàlaad, figlio di Machir,
figlio di Manàsse, tra le famiglie dei figli di Giuseppe, si fecero
avanti a parlare in presenza di Mosè e dei principi capifamiglia degli
Israeliti [2]e dissero: «Il Signore ha ordinato al mio signore
di dare il paese in eredità agli Israeliti in base alla sorte; il mio
signore ha anche ricevuto l'ordine da Dio di dare l'eredità di Zelofcad,
nostro fratello, alle figlie di lui. [3]Se queste si maritano a
qualche figlio delle altre tribù degli Israeliti, la loro eredità sarà
detratta dalla eredità dei nostri padri e aggiunta all'eredità della
tribù nella quale esse saranno entrate; così sarà detratta
dall'eredità che ci è toccata in sorte. [4]Quando verrà il
giubileo per gli Israeliti, la loro eredità sarà aggiunta a quella
della tribù nella quale saranno entrate e l'eredità loro sarà
detratta dalla eredità della tribù dei nostri padri».
[5]Allora Mosè comunicò agli Israeliti quest'ordine ricevuto
dal Signore: «La tribù dei figli di Giuseppe dice bene. [6]Questo
il Signore ha ordinato riguardo alle figlie di Zelofcad: si mariteranno
a chi vorranno, purché si maritino in una famiglia della tribù dei
loro padri. [7]Nessuna eredità tra gli Israeliti potrà passare
da una tribù all'altra, ma ciascuno degli Israeliti si terrà vincolato
all'eredità della tribù dei suoi padri. [8]Ogni fanciulla che
possiede una eredità in una tribù degli Israeliti, si mariterà ad uno
che appartenga ad una famiglia della tribù di suo padre, perché ognuno
degli Israeliti rimanga nel possesso dell'eredità dei suoi padri [9]e
nessuna eredità passi da una tribù all'altra; ognuna delle tribù
degli Israeliti si terrà vincolata alla propria eredità».
[10]Le figlie di Zelofcad fecero secondo l'ordine che il
Signore aveva dato a Mosè. [11]Macla, Tirza, Ogla, Milca e Noa,
le figlie di Zelofcad, sposarono i figli dei loro zii paterni; [12]si
maritarono nelle famiglie dei figli di Manàsse, figlio di Giuseppe, e
la loro eredità rimase nella tribù della famiglia del padre loro.
Conclusione
[13]Questi sono i comandi e le leggi che il Signore diede agli
Israeliti per mezzo di Mosè, nelle steppe di Moab, presso il Giordano
di Gerico.
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