XIV
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (B)
ANTIFONA D'INGRESSO
Ricordiamo, o Dio, la tua misericordia
in mezzo al tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode
si estende ai confini della terra;
di giustizia è piena la tua destra.
COLLETTA
O Padre, togli il velo dai nostri occhi e
donaci la luce dello spirito, perchè sappiamo riconoscere la tua
gloria nell'umiliazione del tuo Figlio e nella nostra infermità
umana sperimentiamo la potenza della sua risurrezione. Per il
nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli.
PRIMA LETTURA
Ez 2, 2-5
In quei giorni, uno spirito entrò in me, mi
fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava.
Mi disse: “Figlio dell'uomo, io ti mando
agli Israeliti, a un popolo di ribelli, che si sono rivoltati
contro di me. Essi e i loro padri hanno peccato contro di me fino
ad oggi.
Quelli ai quali ti mando sono figli testardi
e dal cuore indurito. Tu dirai loro: Dice il Signore Dio.
Ascoltino o non ascoltino perché sono una genìa di ribelli
sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro “.
SALMO
Sal 122
I nostri occhi sono rivolti al Signore.
A te levo i miei occhi,
a te che abiti nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni.
Come gli occhi della schiava
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi
sono rivolti al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.
Pietà di noi, Signore, pietà di noi,
gia troppo ci hanno colmato di scherni,
noi siamo troppo sazi degli scherni dei
gaudenti,
del disprezzo dei superbi.
SECONDA LETTURA
2 Cor 12, 7-10
Fratelli, perché non montassi in superbia
per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina
nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi,
perché io non vada in superbia.
A causa di questo per ben tre volte ho
pregato il Signore che l'allontanasse da me. Ed egli mi ha detto:
“Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta
pienamente nella debolezza”. Mi vanterò quindi ben volentieri
delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo.
Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle
necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo:
quando sono debole, è allora che sono forte.
VANGELO
Alleluia, alleluia.
Il Verbo si è fatto carne
e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.
A quanti lo hanno accolto
ha dato il potere di diventare figlòi di
Dio.
Alleluia.
Mc 6, 1-6
In quel tempo, andò nella sua patria e i
discepoli lo seguirono. Venuto il sabato, incominciò a insegnare
nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e
dicevano: “Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai
questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue
mani? Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il
fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue
sorelle non stanno qui da noi?”. E si scandalizzavano di lui.
Ma Gesù disse loro: “Un profeta non è
disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa
sua”. E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le
mani a pochi ammalati e li guarì. E si meravigliava della loro
incredulità. Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando.
SULLE OFFERTE
Ci purifichi, Signore, quest'offerta che
consacriamo al tuo nome, e ci conduca di giorno in giorno a
esprimere in noi la
vita nuova del Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei
secoli.
DOPO LA COMUNIONE
Dio onnipotente ed eterno, che ci hai nutriti
con i doni della tua carità senza limiti, fà che godiamo i
benefici della salvezza e viviamo sempre in rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore.
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