<< Home Page

 

                                                      Apri la Versione per la Stampa

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - 2 FEBBRAIO

 

 

Festa delle luci, ebbe origine in Oriente con il nome di “Ipapante”, cioè “Incontro”. Nel sec. VI si estese all'Occidente con sviluppi originali: a Roma con carattere più penitenziale e in Galilea con la solenne benedizione e processione delle candele popolarmente nota come la “candelora”. La presentazione del Signore chiude le celebrazioni natalizie e con l'offerta della Vergine Madre e la profezia di Simeone apre il cammino verso la Pasqua.

 

 

BENEDIZIONE DELLE CANDELE E PROCESSIONE

 

Fratelli carissimi,

sono passati quaranta giorni dalla solennità del Natale. Anche oggi la Chiesa è in festa, celebrando il giorno in cui Maria e Giuseppe pr4esentarono Gesù al tempio. Con quel rito il Signore si assoggettava  alle prescrizioni della legge antica, ma in realtà veniva incontro al suo popolo, che l’attendeva nella fede.

Guidati dallo Spirito Santo, vennero nel tempio i Santi vegliardi  Simeone e Anna; illuminati dallo stesso Spirito riconobbero il Signore e pieni di gioia gli resero testimonianza.

Anche noi quì riuniti dallo Spirito Santo  andiamo 8incontro al Cristo nella casa di Dio, dove lo troveremo e lo riconosceremo  nello spezzare il pane, nell’attesa che egli venga e si manifesti nella sua gloria.

 

Preghiamo.

O dio fonte e principio di luce, che oggi hai rivelato al santo vecchio Simeone il Cristo vera luce di tutte le genti, benedici questi ceri e ascolta le preghiere del tuo popolo, che viene incontro a te  con questi segni luminosi e con inni di lode; guidalo sulla via del bene, perché giunga alla luce che non ha fine. Per Cristo nostro Signore.

 

Oppure:

Preghiamo.

O Dio creatore e datore di verità e di luce, guarda noi tuoi fedeli riuniti nel tuo tempio e illuminati dalla luce di qu3esti ceri, infondi nel nostro spirito lo splendore della tua santità, perchè possiamo giungere felicemente alla pienezza della tua gloria.

Per Cristo nostro Signore.

 

Ingresso

Abbiamo accolto,  o Dio, la tua misericordia

in mezzo al tuo tempio.

Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode

si estende ai confini della terra:

di giustizia è piena la tua destra.

 

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, guarda i tuoi fedeli riuniti nella festa della Presentazione al tempio del tuo unico Figlio fatto uomo, e concedi anche a noi di essere presentati a te pienamente rinnovati nello Spirito. Per il nostro Signore...

 

I Lettura

Ml 3, 1-4

Così dice il Signore Dio: “Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate; l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, ecco viene, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un'oblazione secondo giustizia. Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani”.

 

Salmo

Sal 23

Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.

Sollevate, porte, i vostri frontali,

alzatevi, porte antiche,

ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria?

Il Signore forte e potente,

il Signore potente in battaglia.

Sollevate, porte, i vostri frontali,

alzatevi, porte antiche,

ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria?

Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

 

Vangelo

 

Alleluia, alleluia.

I miei occhi han visto la tua salvezza:

luce per illuminare le genti

e gloria del tuo popolo, Israele.

Alleluia.

 

Lc 2, 22-40

Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele”.

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.

Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima”.

C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.

 

Sulle Offerte

Accogli, o Padre, i nostri doni e guarda la tua Chiesa, che per tuo volere ti offre con gioia il sacrificio del tuo unico Figlio, Agnello senza macchia per la vita del mondo. Per Cristo nostro Signore.

 

Dopo la Comunione

O Dio, che hai esaudito l'ardente attesa del santo Simeone, compi in noi l'opera della tua misericordia; tu che gli  hai dato la gioia di stringere tra le braccia, prima di morire, il Cristo tuo Fiflio, conedi anche a noi con la forza del pane eucaristico di camminare incontro al Signore, per possedere la vita eterna. Per Cristo nostro Signore.