SECONDA
SETTIMANA
DOMENICA
PRIMI
VESPRI
Dio, vieni
a
salvarmi. Gloria al Padre.
Come era nel
principio. Alleluia.
Inno
Dio,
che all'alba dei tempi
creasti
la luce nuova,
accogli
il nostro canto,
mentre
scende la sera.
Veglia
sopra i tuoi figli
pellegrini
nel mondo;
la
morte non ci colga
prigionieri
del male.
La
tua luce risplenda
nell'intimo
dei cuori,
e
sia pegno e primizia
della
gloria dei cieli.
Te
la voce proclami,
o
Dio trino ed unico,
te
canti il nostro cuore,
te
adori il nostro spirito. Amen.
1 ant. La tua parola è
lampada ai miei passi e luce alla mia strada, alleluia.
Salmo 118, 105-112 Promessa
di osservare i comandamenti di Dio
Questo
è il mio comandamento: che vi amiate gli unì gli altri come io
vi ho amati (Gv 15, 12).
I.
Con la strofa quattordicesima del salmo 118
il salmista promette di
osservare i comandamenti di Dio, perché riconosce nella legge
una lucerna che guida nelle tenebre (per questo è pregata ai
Vespri).
II.
La vera luce è Cristo; lo afferma egli stesso quando proclama:
“Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle
tenebre, ma avra la luce della vita” (Gv 8,12).
III.
La Chiesa ha dovuto attraversare momenti tenebrosi; è sempre
riuscita a superarli, perché ha trovato nella legge di Dio una
lampada per il suo cammino.
IV.
Quando le tenebre della prova sopravvengono, dobbiamo
ricordarci che il Signore è accanto a noi e, con la sua
legge, illumina le nostra vita.
Lampada
per i miei passi è la tua parola, *
luce
sul mio cammino.
Ho
giurato, e lo confermo, *
di
custodire i tuoi precetti di giustizia.
Sono
stanco di soffrire, Signore, *
dammi
vita secondo la tua parola.
Signore,
gradisci le offerte delle mie labbra, *
insegnami
i tuoi giudizi.
La
mia vita è sempre in pericolo, *
ma
non dimentico la tua legge.
Gli
empi mi hanno teso i loro lacci, *
ma
non ho deviato dai tuoi precetti.
Mia
eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, *
sono
essi la gioia del mio cuore.
Ho
piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti,
in
essi è la mia ricompensa per sempre. GI.
1
ant. La tua parola è lampada ai miei passi
e
luce alla mia strada, alleluia.
2
ant. Dinanzi al tuo volto, Signore, gioia senza fine,
alleluia.
Salmo
15: Il Signore è mia eredità
Dio
ha risuscitato Gesù, sciogliendolo dalle angosce della morte (At
2, 24).
I.
Il salmo 15, nel quale la religiosità dell'antico testamento
tocca una delle vette più alte, esorta a considerare il
Signore come vera eredità per tutti gli uomini.
Il.
Nel giorno della pentecoste, san Pietro cita il versetto:
<'Tu non abbandonerai l'anima mia negli inferi, nè
permetterai che il tuo santo veda la corruzione” (At 2,22).
III.
Per mezzo di Cristo la Chiesa conosce la realtà della
vita celeste, spera in essa, la pregusta nella contemplazione;
prega quindi questo salmo in tutta la sua ampiezza.
IV.
Dio deve essere per noi il sommo bene, la vera eredità;
dobbiamo essere felici di avere messo la nostra vita nelle sue
mani, perché dinanzi al suo volto c'è gioia senza fine.
Proteggimi,
o Dio: *
in
te mi rifugio.
Ho detto a Dio: “Sei tu il
mio Signore, *
senza di te non ho alcun
bene”.
Per i santi, che sono sulla
terra, uomini nobili, *
è tutto il mio amore.
Si affrettino altri a
costruire idoli: t
io
non spanderò le loro libazioni di sangue, *
né
pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.
Il Signore è mia parte di
eredità e mio calice: *
nelle tue mani è la mia
vita.
Per me la sorte è caduta su
luoghi deliziosi, *
la mia eredità è magnifica.
Benedico il Signore che mi ha
dato consiglio; *
anche di notte il mio cuore
mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me
il Signore, *
sta alla mia destra, non
posso vacillare.
Di questo gioisce il mio
cuore, t esulta la mia anima; *
anche il mio corpo riposa al
sicuro,
perché non abbandonerai la
mia vita nel sepolcro, *
né lascerai che il tuo santo
veda la corruzione.
Mi indicherai il sentiero
della vita, t
gioia piena nella tua
presenza, *
dolcezza senza fine alla tua
destra. GI.
2 ant.
Dinanzi al tuo volto, Signore, gioia senza fine,
alleluia.
3 ant.
Cielo e terra si pieghino al nome di Cristo Signore,
alleluia.
Cantico
Fil 2, 6-11: Cristo, servo di Dio
I. Il cantico, probabilmente
un inno liturgico anteriore a san Paolo, presenta Cristo che si
fa servo di Dio e per questo viene esaltato.
Il.
Ricorda i vari momenti della vita del Verbo incarnato, il quale
dall'altezza più sublime è sceso all'umiliazione più
profonda, per giungere alla gloria della risurrezione.
III.
Con il cantico di oggi la Chiesa riconosce la
preesistenza eterna di Cristo e la sua divinità;
contemporaneamente ricorda che la sua umanità è stata esaltata
dopo la passione e la morte.
IV.
Questo cantico ci prepara alla celebrazione settimanale
della risurrezione di Cristo, ricordandoci che solo la via
della croce conduce alla gloria.
Cristo
Gesù, pur essendo di natura divina, *
non
considerò un tesoro geloso
la
sua uguaglianza con Dio;
ma
spogliò se, stesso, t
assumendo la condizione di servo *
e divenendo simile agli uomini;
apparso
in forma umana, umiliò se stesso t
facendosi
obbediente fino alla morte *
e alla morte di croce.
Per
questo Dio l'ha esaltato *
e
gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome;
perché
nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi *
nei
cieli, sulla terra e sotto terra;
e
ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, *
a
gloria di Dio Padre. Gi.
3
ant. Cielo e terra si pieghino
al
nome di Cristo Signore, alleluia.
Lettura
breve Col. 1, 2-6
Grazia
a voi e pace da Dio, Padre nostro. Noi rendiamo continuamente
grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, nelle
nostre preghiere per voi, per le notizie ricevute circa la
vostra fede in Cristo Gesù, e la carità che avete verso
tutti i santi, in vista della speranza che vi attende nei cieli.
Di questa speranza voi avete già udito l'annunzio dalla parola
di verità del vangelo il quale è giunto a voi, come pure in
tutto il mondo fruttifica e si sviluppa; così anche fra voi dal
giorno in cui avere ascoltato e conosciuto la grazia di Dio
nella verità.
Responsorio
breve
R).
Dal sorgere del sole fino al tramonto * lodate il nome del
Signore.
Dal
sorgere del sole fino al tramonto lodate il nome del Signore
V).
L'immensa sua gloria supera i cieli:
lodate
il nome del Signore.
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Dal sorgere del sole
fino al tramonto lodate il nome del Signore.
Ant.
al Magn.
Il
Signore ci ha accolti nel suo regno,
ricordando
la sua misericordia, alleluia.
L'anima mia magnifica il
Signore *
e il mio spirito esulta in
Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà
della sua serva. *
D'ora in poi .tutte le
generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me
l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione
la sua misericordia *
si stende su quelli che lo
temono.
Ha spiegato la potenza del
suo braccio, *
ha disperso i superbi nei
pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai
troni, *
ha
innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli
affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani
vuote.
Ha soccorso Israele, suo
servo, *
ricordandosi della sua
misericordia,
come aveva promesso ai nostri
padri, *
ad Abramo e alla sua
discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora
e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
Intercessioni
Dio aiuta e
protegge il popolo che ha scelto e lo chiama alla beatitudine
del suo regno. Memori dei suoi benefici, diciamo:
Noi
confidiamo in te, Signore.
Noi ti
preghiamo, Signore, per il nostro papa N. e per il nostro
vescovo N.,
-
guidali e proteggili con il tuo Spirito.
Fa'
che i nostri fratelli infermi si sentano partecipi della
passione del tuo Figlio,
-
e ne condividano la grazia e la consolazione.
Guarda con
bontà le famiglie senza tetto,
-
fa' che abbiano una casa e un posto sicuro nella
Dona e
conserva i frutti della terra e del lavoro,
-
perché nessun uomo
sia privo del pane quotidiano.
-
Accogli
fra le braccia della tua misericordia i nostri defunti,
-
concedi loro il riposo eterno.
Padre
nostro.
Orazione
propria
Conclusione
V).
Il Signore sia con voi
R).
E con il tuo spirito.
V).
Vi benedica Dio onnipotente,
Padre + e Figlio e Spirito Santo.
R).
Amen.
V).
Andate in pace.
R).
Rendiamo grazie e a Dio.
Nella celebrazione individuale, o quando
non presiede una sacerdote o un diacono, la conclusione è la
seguente:
V).
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca
alla vita eterna.
R).
Amen
DOMENICA
DELLA SECONDA SETTIMANA
Invitatorio
V). Signore, apri le mie
labbra
R).
e la mia bocca proclami la tua lode.
Ant. Venite, adoriamo il Signore, pastore e guida del suo popolo,
alleluia.
Salmo 94 - Invito a lodare
Dio
Venite, applaudiamo al
Signore,
acclamiamo
alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci
a lui per rendergli grazie,
a
lui acclamiamo con canti di gioia. Ant.
Poiché grande Dio è il
Signore,
grande
re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli
abissi della terra,
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha
fatto,
le
sue mani hanno plasmato la terra. An!.
Venite, prostràti adoriamo,
in
ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli
è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo,
il
gregge che egli conduce. Ant.
Ascoltate oggi la sua voce:
“Non
indurite il cuore, come a Meriba,
come
nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri
padri:
mi
misero alla prova,
pur
avendo visto le mie opere. Ant.
Per quarant'anni mi disgustai
di quella generazione
e dissi: Sono un popolo dal
cuore traviato,
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio
sdegno:
Non
entreranno nel luogo del mio riposo”. Ant.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora
e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen. Ant.
LODI
MATTUTINE
Dio, vieni a salvarmi. Gloria
al Padre.
Come era nel principio.
Alleluia.
Inno
O
giorno primo ed ultimo,
giorno
radioso e splendido
del
trionfo di Cristo!
Il
Signore risorto
promulga
per i secoli
l'editto
della pace.
Pace
fra cielo e terra,
pace
fra tutti i popoli,
pace
nei nostri cuori.
L'alleluia
pasquale
risuoni
nella Chiesa
pellegrina
nel mondo;
e
si unisca alla lode,
armoniosa
e perenne,
dell'assemblea
dei santi.
A
te la gloria, o Cristo,
la
potenza e l'onore
nei
secoli dei secoli. Amen.
1 ant.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore,
alleluia.
Salmo 117: Canto di
gioia e di vittoria
Gesù
è la pietra che, scartata da voi costruttori> è
diventata testata d'angolo (At 4, 11).
I.
Il salmo 117, un canto di gioia e di vittoria, è
l'ultimo salmo dell'Hallel e ricorda quanto Dio ha operato per
liberare gli ebrei dall'Egitto e da tutti i nemici.
TI.
Gesù ricorda il significato messianico di questo salmo, quando
accenna alla pietra che i costruttori avevano scartata, ma che
è diventata testata d'angolo (cf. Mt 21,41-45).
III. La Chiesa vede annunciati nel salmo 117 i misteri della
vita di Cristo; per questo lo proclama in ogni eucaristia
della settimana pasquale e nella liturgia delle ore di tutte le
domeniche.
IV. Noi, nuovo popolo eletto, dobbiamo trovare in questo
salmo espressioni di supplica, di fiducia in Dio, di speranza,
di riconoscenza e di ringraziamento.
Celebrate il Signore perché
è buono, *
eterna è la sua
misericordia.
Dica Israele che egli è
buono: *
eterna è la sua
misericordia.
Lo dica la casa di Aronne: *
eterna è la sua
misericordia.
Lo dica chi teme Dio: *
eterna è la sua
misericordia.
Nell'angoscia ho gridato al
Signore, *
mi
ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.
Il Signore è con me, non ho
timore; *
che cosa può farmi l'uomo?
Il Signore è con me, è mio
aiuto, *
sfiderò i miei nemici.
E’ meglio rifugiarsi nel
Signore *
che
confidare nell'uomo.
E’ meglio rifugiarsi nel
Signore *
che confidare nei potenti.
Tutti i popoli mi hanno
circondato, *
ma nel nome del Signore li ho
sconfitti.
Mi hanno circondato, mi hanno
accerchiato, *
ma nel nome del Signore li ho
sconfitti.
Mi hanno circondato come api,
t
come
fuoco che divampa tra le spine, *
ma
nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi avevano spinto con forza
per farmi cadere, *
ma il Signore è stato mio
aiuto.
Mia forza e mio canto è il
Signore, *
egli è stato la mia
salvezza.
Grida di giubilo e di
vittoria, *
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha
fatto meraviglie, t
la destra del Signore si è
alzata, *
la destra del Signore ha
fatto meraviglie.
Non morirò resterò in vita
*
e annunzierò le opere del
Signore.
Il Signore mi ha provato
duramente, *
ma non mi ha consegnato alla
morte.
Apritemi le porte della
giustizia: *
entrerò a rendere grazie al
Signore.
E’ questa la porta del
Signore, *
per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi
hai esaudito, *
perché sei stato la mia
salvezza.
La
pietra scartata dai costruttori *
è
divenuta testata d'angolo;
ecco
l'opera del Signore: *
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo
è il giorno fatto dal Signore: *
rallegriamoci
ed esultiamo in esso.
Dona,
Signore, la tua salvezza, *
dona,
Signore, la tua vittoria!
Benedetto
colui che viene nel nome del Signore. *
Vi
benediciamo dalla casa del Signore;
Dio,
il Signore è nostra luce. t
Ordinate il corteo con rami frondosi *
fino ai lati dell'altare.
Sei
tu il mio Dio e ti rendo grazie, *
sei
il mio Dio e ti esalto.
Celebrate
il Signore, perché è buono: *
eterna
è la sua misericordia. GI.
1
ant. Benedetto colui che viene
nel
nome del Signore, alleluia.
2
ant. Cantiamo
un inno al Signore nostro Dio, alleluia.
Cantico
Dn 3, 52-57: Ogni creatura lodi il Signore
Il
Creatore... è benedetto nei secoli (Rm
1, 25).
I. Il cantico esorta le creature a lodare il Signore;
i tre fanciulli, salvati miracolosamente dal fuoco, invitano ad
esaltare il Signore, che è degno di lode e di gloria.
Il. Cristo, liberato dalla morte, eleva questo
cantico al Padre, riconoscendo in lui il Signore che penetra con
lo sguardo gli abissi, siede sui cherubini ed è nel firmamento
del cielo.
III. La Chiesa, premurosamente assistita da Dio, innalza
questa lode a nome di tutti gli uomini, liberati dalla fornace
del fuoco eterno.
IV.
Noi, continuamente aiutati da Dio, dobbiamo fare nostre
le espressioni del cantico, per elevare il ringraziamento e la
lode al nostro Creatore e al nostro Redentore.
Benedetto
sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto
il tuo nome glorioso e santo, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel tuo
tempio santo glorioso, *
degno di lode e di gloria nei
secoli.
Benedetto sei tu sul trono
del tuo regno, *
degno di lode e di gloria nei
secoli.
Benedetto sei tu che penetri
con lo sguardo gli abissi t
e siedi sui cherubini, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel
firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei
secoli.
Benedite, opere tutte del
Signore, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei
secoli. Gl.
2 ant.
Cantiamo un inno al Signore nostro Dio, alleluia.
3 ant. Lodate il Signore:
egli è grande, alleluia.
Salmo
150: Ogni vivente dia lode al Signore
A
Dio la gloria, nella Chiesa e in Cristo Gesù (cfr.
Ef 3,21).
I. Il salmo 150 è una grande dossologia, posta
a conclusione del salterio; tutte le voci del cosmo si uniscono
per lodare il Signore nel suo santuario.
Il. L'umanità di Cristo è
stata considerata dai Padri della Chiesa lo strumento musicale
dal quale si leva a Dio una lode continua e perfetta.
III. La Chiesa prega questo salmo alle lodi della seconda e
della quarta domenica, per unire al canto di tutto il cosmo la
lode del Cristo risorto nel mattino della domenica.
IV. Ognuno di noi è uno strumento dal quale lo Spirito di
Dio trae meravigliosi accordi; dobbiamo quindi con gioia
lodare il Signore, affinché sia data a lui gloria in tutta la
Chiesa.
Lodate il Signore nel suo
santuario, *
lodatelo nel firmamento della
sua potenza.
Lodatelo per i suoi prodigi,
*
lodatelo per la sua Immensa
grandezza.
Lodatelo con squilli di
tromba, *
lodatelo con arpa e cetra;
lodatelo con timpani e danze,
*
lodatelo sulle corde e sui
flauti.
Lodatelo con cembali sonori,
t
lodatelo con cembali
squillanti; *
ogni vivente dia lode al
Signore. Gl.
3 ant. Lodate il Signore:
egli è grande, alleluia.
Lettura
breve Ez 36, 25-27
Così
dice il Signore: Vi aspergerò con acqua pura e sarete
purificati; io vi purificherò da tutte le vostre
sozzure
e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò
dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di
pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito
dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei precetti e vi
farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.
Responsorio
breve
R).
Ti rendiamo grazie, Signore, * invochiamo il tuo nome.
Ti
rendiamo grazie, Signore, invochiamo il tuo nome.
V).
Raccontiamo i tuoi prodigi, invochiamo il tuo nome.
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Ti
rendiamo grazie, Signore, invochiamo il tuo nome.
Ant.
al Ben.
Nella
sua bontà misericordiosa, Dio venne a visitarci e a redimere il
suo popolo, alleluia.
Benedetto il Signore Dio
d'Israele, *
perché ha visitato e redento
il suo popolo,
e ha suscitato per noi una
salvezza potente *
nella
casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
per
bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
e
dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso
misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua
santa alleanza,
del giuramento fatto ad
Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle
mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in
santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i
nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato
profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al
Signore
a
preparargli le strade,
per dare al suo popolo la
conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi
peccati.
grazie alla bontà
misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci
dall'alto un sole che sorge,
Come era nel principio, e ora
e sempre,*
nei secoli dei secoli. Amen.
Invocazioni
Rendiamo
grazie al Salvatore, che è disceso dal cielo per essere il
Dio-con-noi. Acclamiamo:
Cristo,
Re della gloria, sii la nostra luce e
la nostra gioia.
Cristo, sole nascente
dall'alto, primizia della risurrezione futura,
- donaci la grazia di
seguirti sempre per camminare nella via della vita.
Rivelaci la tua bontà, che
opera in ogni creatura,
- per riconoscere in tutto e
in tutti la luce della tua gloria.
Non permettere che oggi siamo
vinti dal male,
- ma aiutaci a vincere il
male con il bene.
Tu che, battezzato nel
Giordano, ricevesti l'unzione dello Spirito Santo,
- donaci di essere guidati,
oggi e sempre, dalla grazia dello Spirito.
Padre nostro.
Conclusione
V).
Il Signore sia con voi
R).
E con il tuo spirito.
V).
Vi benedica Dio onnipotente,
Padre + e Figlio e Spirito Santo.
R).
Amen.
V).
Andate in pace.
R).
Rendiamo grazie e a Dio.
Nella
celebrazione individuale, o quando non presiede una sacerdote o
un diacono, la conclusione è la seguente:
V).
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca
alla vita eterna.
R).
Amen
SECONDI
VESPRI
Dio, vieni a salvarmi. Gloria
al Padre.
Come era nel principio.
Alleluia.
Inno
O
Trinità beata.
luce,
sapienza, amore,
vesti
del tuo splendore
il
giorno che declina.
Te
lodiamo al mattino,
te
nel vespro imploriamo,
te
canteremo unanimi
nel
giorno che non muore. Amen.
1
ant. Sacerdote per sempre è Cristo Signore,
alleluia.
Salmo
109, 1.5.7: Il Messia, re e sacerdote
Bisogna
che egli regni finché non abbia posto tutti i suoi nemici sotto
i suoi piedi (1 Cor 15,
25).
I. Il
salmo 109 si riferisce al messia, re e sacerdote; è
riconosciuto messianico anche dalla tradizione ebraica, che
vede in esso affermati la regalità e il sacerdozio del
messia.
Il. Gesù riallaccia, con l'offerta del pane e
del vino, il sacrificio della nuova alleanza al rito di
Melchisedek; questo interessa tutti i credenti, mentre i riti
mosaici erano riservati agli ebrei.
III.
La Chiesa prega questo salmo nei secondi vespri di tutte
le domeniche e delle solennità, per celebrare i misteri della
redenzione e per partecipare alla gloria del suo sposo.
IV.
Noi, riconciliati con il Padre mediante il sangue di
Cristo, siamo resi partecipi del potere sacerdotale e regale di
Gesù; dobbiamo esercitarlo nella maniera più degna.
Oracolo del Signore al mio
Signore: *
“Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi
nemici*
a sgabello dei tuoi piedi”.
Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion: *
“Domina in mezzo ai tuoi
nemici.
A te il principato nel giorno
della tua potenza *
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora, *
come rugiada, io ti ho
generato”.
Il
Signore ha giurato e non si pente: *
“Tu
sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedek”.
Il Signore è alla tua
destra, *
annienterà i re nel giorno
della sua ira.
Lungo il cammino si disseta
al torrente *
e solleva alta la testa. GI.
1 ant. Sacerdote
per sempre è Cristo Signore, alleluia.
2 ant. Il nostro Dio è
nei cieli:
tutto
esiste per la sua parola, alleluia.
Salmo
113 B: Lode al vero Dio
Vi
siete convertiti a Dio allontanandovi dagli idoli per servire al
Dio vivo e vero (1 Ts
1, 9>.
I. Il salmo 113, il secondo dell'Hallel,
è una lode al vero Dio; afferma l'unicità, la fedeltà, la
verità e la potenza del Dio di Israele, contrapposto alle
divinità pagane, costruite da mano d uomo.
Il. Dove giunge Cristo e la luce del suo vangelo,
si rivela maggiormente la stoltezza di chi adora la creatura al
posto del Creatore, e si manifesta pienamente la necessità di
essere fedeli al vero Dio.
III. La Chiesa, nella storia dell'umanità, collabora con
Cristo per abbattere gli idoli, che si manifestano soprattutto
nella carne, nel denaro e nell'ambizione.
IV. Dobbiamo
continuamente rinnovare l'impegno, assunto con il battesimo,
di rinunciare a satana, allontanandoci dagli idoli per servire
al Dio vivo e vero.
Non a noi, Signore, non a
noi, t
ma al tuo nome da' gloria, *
per la tua fedeltà, per la
tua grazia.
Perché i popoli dovrebbero
dire *
“Dov'è il loro Dio?”.
Il nostro Dio è nei cieli, *
egli opera tutto ciò che
vuole.
Gli idoli delle genti sono
argento e oro, *
opera delle mani dell'uomo.
Hanno bocca e non parlano, *
hanno occhi e non vedono.
Hanno orecchi e non odono, *
hanno narici e non odorano.
Hanno mani e non palpano, t
hanno piedi e non camminano;
*
dalla gola non emettono
suoni.
Sia come loro chi li fabbrica
*
e chiunque in essi confida.
Israele confida nel Signore:
*
egli è loro aiuto e loro
scudo.
Confida nel Signore la casa
di Aronne: *
egli è loro aiuto e loro
scudo.
Confida nel Signore, chiunque
lo teme: *
egli è loro aiuto e loro
scudo.
Il Signore si ricorda di noi, ci benedice: t
benedice la casa d'Israele, *
benedice la casa di Aronne.
Il
Signore benedice quelli che lo temono, *
benedice
i piccoli e i grandi.
Vi
renda fecondi il Signore, *
voi
e i vostri figli.
Siate
benedetti dal Signore *
che
ha fatto cielo e terra.
I
cieli sono i cieli del Signore, *
ma
ha dato la terra ai figli dell'uomo.
Non
i morti lodano il Signore, *
né
quanti scendono nella tomba.
Ma
noi, i viventi, benediciamo il Signore *
ora
e per sempre. GI.
2
ant. Il
nostro Dio è nei cieli:
tutto
esiste per la sua parola, alleluia.
3
ant. Servi
di Dio, piccoli e grandi, lodate il suo nome, alleluia.
Cantico
Cfr. Ap 19, 1-7: Le nozze dell'Agnello
I.
Il cantico, l'ultima solenne dossologia dell'Apocalisse,
è il canto di giubilo che accompagna il trionfo di Cristo dopo
la caduta di Babilonia.
Il.
Cristo, capo del corpo mistico, dopo aver vinto le
potenze diaboliche innalza questo inno di gloria a Dio, in nome
di tutto il popolo redento.
III.
La Chiesa in questo canto di lode si associa a Cristo,
pregustando la felicità preparatale in cielo dallo sposo
divino.
IV.
Noi servi di Dio, ancora in cammino verso la meta, siamo
già sicuri di essere stati redenti; contemplando la gloria del
Cristo, dobbiamo pensare alla gioia del paradiso che ci
attende.
Alleluia.
Salvezza,
gloria e potenza sono del nostro Dio; *
veri
e giusti sono i suoi giudizi.
Alleluia.
Lodate
il nostro Dio, voi tutti suoi servi, *
voi
che lo temete, piccoli e grandi.
Alleluia.
Ha
preso possesso del suo regno il Signore, *
il
nostro Dio, l'Onnipotente.
Alleluia.
Rallegriamoci
ed esultiamo, *
rendiamo
a lui gloria.
Alleluia.
Sono
giunte le nozze dell'Agnello; *
la
sua sposa è pronta. Gì.
3
ant. Servi
di Dio, piccoli e grandi, lodate il suo nome, alleluia.
Lettura
breve
2 Ts 2, 13-14
Noi
dobbiamo rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal
Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza,
attraverso l'opera santificatrice dello Spirito e la fede nella
verità, chiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il
possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
Responsorio
breve
R).
Grande è il Signore, * mirabile la sua potenza. Grande
è il Signore, mirabile la sua potenza.
V).
La sua sapienza non ha confini, mirabile la sua potenza.
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Grande
è il Signore, mirabile la sua potenza.
Ant.
al Magn.
Ha
fatto cose grandi colui che è potente:
e
Santo è il suo nome.
L'anima mia magnifica il
Signore *
e il mio spirito esulta in
Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà
della sua serva. *
D'ora in poi .tutte le
generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me
l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione
la sua misericordia *
si stende su quelli che lo
temono.
Ha spiegato la potenza del
suo braccio, *
ha disperso i superbi nei
pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai
troni, *
ha
innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli
affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani
vuote.
Ha soccorso Israele, suo
servo, *
ricordandosi della sua
misericordia,
come aveva promesso ai nostri
padri, *
ad Abramo e alla sua
discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora
e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
Intercessioni
Lode a Cristo, che vive in
eterno per intercedere a nostro favore e può salvare quelli che
si accostano al Padre per mezzo di lui. Animati da questa
speranza invochiamo il nostro salvatore:
Ricordati,
Signore del tuo popolo.
Al tramonto di questo giorno, o sole di giustizia, noi ti
preghiamo per tutto il genere umano,
- fa' che ogni uomo goda
senza fine della tua luce intramontabile.
Rendi sempre vivo e attuale
il patto di alleanza che hai sigillato con il tuo sangue,
- santifica e rinnova la tua
Chiesa, perché sia sempre pura e senza macchia.
Ricordati del tuo popolo,
Signore,
- benedici la dimora della
tua gloria.
Dona incolumità e pace a
quanti viaggiano in cielo, in terra e in mare,
- fa' che giungano
felicemente alla meta desiderata.
Accogli nella tua casa le
anime dei defunti,
- concedi loro il perdono e
la gloria eterna.
Padre nostro.
Conclusione
V).
Il Signore sia con voi
R).
E con il tuo spirito.
V).
Vi benedica Dio onnipotente,
Padre + e Figlio e Spirito Santo.
R).
Amen.
V).
Andate in pace.
R).
Rendiamo grazie e a Dio.
Nella
celebrazione individuale, o quando non presiede una sacerdote o
un diacono, la conclusione è la seguente:
V).
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca
alla vita eterna.
R).
Amen