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TERZA SETTIMANA DOMENICA

PRIMI VESPRI

 

Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre.

Come era nel principio. Alleluia.

 

Inno

Dio, che all'alba dei tempi

 creasti la luce nuova,

accogli il nostro canto,

mentre scende la sera.

 

Veglia sopra i tuoi figli

pellegrini nel mondo;

la morte non ci colga

prigionieri del male.

 

La tua luce risplenda

nell'intimo dei cuori,

e sia pegno e primizia

della gloria dei cieli.

 

Te la voce proclami,

o Dio trino ed unico,

te canti il nostro cuore,

te adori il nostro spirito. Amen.

 

1 ant. Dal sorgere del sole al suo tramonto

sia lodato il nome del Signore.

 

Salmo 112: Lodate il nome del Signore

Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili (Lc 1, 52).

I. Il salmo 112 costituisce un invito a lodare il nome del Signore; è il primo salmo dell'Hallel e ricorda i due protagonisti del mistero della salvez­za: Dio e l'uomo, sottolineando l'amore che salva.

lì. Gesù cantò questo inno per molti anni nelle cene pasquali; esso acquistò però un nuovo signifi­cato nell'ultima cena, quando stava per realizzarsi la redenzione.

III.  La Chiesa , pregando questo salmo, va in­contro al suo re pacifico e lo loda perché l'ha fatta sua sposa e l'ha resa madre di molti figli.

IV. Anche noi possiamo partecipare alla risur­rezione e alla gloria del Cristo, dopo essere stati elevati dall'abiezione dei nostri peccati alla sua vita divina.

 

Lodate, servi del Signore, *

lodate il nome del Signore.

Sia  benedetto il nome del Signore, *

ora e sempre.

 

Dal sorgere del sole al suo tramonto *

sia lodato il nome del Signore.

Su  tutti i popoli eccelso è il Signore, *

più alta dei cieli è la sua gloria.

 

Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell'alto *

e si china a guardare nei cieli e sulla terra?

 

Solleva l'indigente dalla polvere, *

dall'immondizia rialza il povero,

per farlo sedere tra i principi, *

tra i principi del suo popolo.

 

Fa  abitare la sterile nella sua casa *

quale madre gioiosa di figli Gl.

 

1       ant. Dal sorgere del sole al suo tramonto

 sia lodato il nome del Signore.

2 ant. Alzerò il calice della salvezza, invocherò il nome del Signore.

 

Salmo 115: Rendimento di grazie nel tempio

Per mezzo di Cristo offriamo continuamente un sacrificio di lode a Dio (Eh 13,15).

I. Il salmo 115, il quarto dell'IIallel, è un ren­dimento di grazie nel tempio; il salmista dichiara di avere confidato in Dio e, per ringraziarlo della sua assistenza, offre un sacrificio di lode.

Il. Il calice della salvezza diventa il calice del sangue di Cristo, offerto nell'ultima cena; in esso 51 compie il mistero della redenzione e si rinnova la vita degli uomini.

III.   La Chiesa si accosta a questo calice nel­la celebrazione dell'eucaristia, quando, per mezzo di Cristo, offre un sacrificio di lode a Dio (cf. Eh

IV. Cristo continua a bere, in noi e con noi, il suo calice di passione e di benedizione fino all'ul­tima goccia; anche noi dobbiamo collaborare, vi­vendo nella fede le nostre sofferenze.

 

Ho  creduto anche quando dicevo: *

«Sono troppo infelice».

Ho detto con sgomento: *

«Ogni uomo è inganno».

 

Che cosa renderò al Signore *

 per quanto mi ha dato?

Alzerò il calice della salvezza *

 e invocherò il nome del Signore.

 

Adempirò i miei voti al Signore, *

davanti a tutto il suo popolo.

Preziosa agli occhi del Signore *

è la morte dei suoi fedeli.

 

Sì, io sono il tuo servo, Signore, t

io sono tuo servo, figlio della tua ancella; *

hai spezzato le mie catene.

 

A te offrirò sacrifici di lode *

e invocherò il nome del Signore.

 

Adempirò i miei voti al Signore *

davanti a tutto il suo popolo,

negli atri della casa del Signore, *

in mezzo a te, Gerusalemme. Gi.

 

2 ant. Alzerò il calice della salvezza, invocherò il nome del Signore.

2      ant. Il Signore Gesù si è umiliato nella morte;

 e Dio lo ha innalzato nella gloria.

 

Cantico FiI 2, 6-il: Cristo servo di Dio

I.      Il cantico, probabilmente un inno liturgico anteriore a san Paolo, presenta Cristo che si fa ser­vo di Dio e per questo viene esaltato.

Il.    Ricorda i vari momenti della vita del Verbo incarnato, il quale, dall'altezza più sublime, è sce­so all'umiliazione più profonda, per giungere alla gloria del Signore risorto.

III.   Con il cantico di oggi la Chiesa riconosce la preesistenza eterna di Cristo e la sua divinità; contemporaneamente ricorda che la sua umanità è esaltata dopo la passione e la morte in croce.

IV. Questo cantico ci prepara alla celebrazione settimanale della risurrezione di Cristo, ricordan­do che solo la via della croce conduce alla gloria.

 

Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, *

 non considerò un tesoro geloso

la sua uguaglianza con Dio;

 

ma spogliò se stesso, t

assumendo la condizione di servo *

e divenendo simile agli uomini;

 

apparso in forma umana, umilio se stesso t

facendosi obbediente fino alla morte *

e alla morte di croce.

 

Per questo Dio ]'ha esaltato e gli ha dato il nome *

che è al di sopra di ogni altro nome;

 

perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi *

nei cieli, sulla terra e sotto terra;

 

e ogni lingua proclami

che Gesù Crisio è il Signore, *

a gloria di Dio Padre.

 

3 ant.   Il Signore Gesù si è umiliato nella morte;

 e Dio lo ha innalzato nella gloria.

 

Lettura breve                                   Eb 13, 20-21

Il Dio della pace che ha fatto tornare dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un'alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.

 

Responsorio breve

R). Quanto sono grandi * le tue opere, Signore!

 Quanto sono grandi le tue opere, Signore!

 

V). Le hai fatte con bontà e sapienza le tue opere, Signore!

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Quanto sono grandi le tue opere, Signore!

 

Ant. al Magn.

L'anima mia si allieta nel Signore:

umile e povera egli mi ha guardata.

 

L'anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

D'ora in poi .tutte le generazioni mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

 ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

 

Come era nel principio, e ora e sempre, *

nei secoli dei secoli. Amen.

 

Intercessioni

Memori dell'amore di Cristo, che, con la prodigiosa moltiplicazione dei pani e dei pesci, saziò la fame del suo popolo, diciamo con umile fiducia:

Rinnova per noi, Signoré, i prodigi della tua mi sericordia.

 

Riconosciamo, Signore, che i benefici ricevuti in questa settimana vengono dalla tua bontà,

- fa' che non trovino in noi un terreno sterile, ma portino frutti di vita eterna.

 

Luce e salvezza delle genti, guida e proteggi i mis­sionari del Vangelo,

 - accendi in essi il fuoco del tuo Spirito.

 

Fa' che tutti gli uomini cooperino a creare un mondo nuovo,

- più conforme alle legittime aspirazioni del pro­gresso nella giustizia e nella pace.

 

Medico delle anime e dei corpi, dona sollievo ai ma­lati, conforto ai moribondi,

- visita e rinnova tutti gli uomini con la tua mi­sericordia.

 

Accogli i nostri defunti nella gloriosa schiera dei santi,

- scrivi anche i loro nomi nel libro della vita.

 

Padre nostro.

 

Orazione propria.

 

Conclusione

V). Il Signore sia con voi

R). E con il tuo spirito.

 

V). Vi benedica Dio onnipotente,

       Padre + e Figlio e Spirito Santo.

R). Amen.

 

V). Andate in pace.

R). Rendiamo grazie e a Dio.

 

Nella celebrazione individuale, o quando non presiede una sacerdote o un diacono, la conclusione è la seguente:

 

V). Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.

R). Amen

 

 

 

 

DOMENICA DELLA TERZA SETTIMANA

 

Invitatorio

 

V) Signore, apri le mie labbra

R). E la mia bocca proclami la tua lode.

 

Ant.   Venite, esultiamo al Signore, acclamiamo il Dio che ci salva, alleluia.

 

Salmo 94 - Invito a lodare Dio

Venite, applaudiamo al Signore,

acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.

Accostiamoci a lui per rendergli grazie,

a lui acclamiamo con canti di gioia. Ant.

 

Poiché grande Dio è il Signore,

grande re sopra tutti gli dèi.

Nella sua mano sono gli abissi della terra,

sono sue le vette dei monti.

Suo è il mare, egli l'ha fatto,

le sue mani hanno plasmato la terra. An!.

 

Venite, prostràti adoriamo,

in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.

Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo,

il gregge che egli conduce. Ant.

 

Ascoltate oggi la sua voce:

«Non indurite il cuore, come a Meriba,

come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri:

mi misero alla prova,

pur avendo visto le mie opere. Ant.

 

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione

e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato,

non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno:

Non entreranno nel luogo del mio riposo». Ant.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen. Ant.

 

LODI MATTUTINE

 

Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre.

Come era nel principio. Alleluia.

 

Inno

O giorno primo ed ultimo,

giorno radioso e splendido

dei trionfo di Cristo!

 

Il Signore risorto

promulga per i secoli

l'editto della pace.

 

Pace fra cielo e terra,

pace fra tutti i popoli,

pace nei nostri cuori.

 

L'alleluia pasquale

risuoni nella Chiesa

pellegrina nel mondo;

 

e si unisca alla lode,

armoniosa e perenne,

dell'assemblea dei santi.

 

A te la gloria, o Cristo,

la potenza e l'onore,

nei secoli dei secoli. Amen.

 

1ant. Grande il Signore nell'alto dei cieli, alleluia.

 

Salmo 92: Esaltazione della potenza di Dio creatore

Ha preso possesso del suo regno il Signore, il nostro Dio, l'Onnipotente. Rallegriamoci ed esultiamo (Ap 19, 6.7).

I.    Il salmo 92 è un'esaltazione della potenza di Dio creatore; il salmista, ritornato da Babilonia, scioglie un inno alla potenza della regalità divina con evidenti prospettive messianiche.

Il.   Questo salmo celebra la regalità di Cristo

ed eleva un inno di lode a lui, che, con la passione e la morte, ha preso possesso del suo regno.

III. Come per mezzo delle acque Dio rese fe­conda la terra e liberò il suo popolo dalla schiavi­tù, così ora, per mezzo del battesimo, libera gli uo­mini dal peccato, dona loro la vita divina e li ra­duna nella sua Chiesa.

IV.  Noi siamo il regno di Dio e di Cristo e ciò

che il salmo proclama con la parola, noi lo dob­biamo attuare e manifestare con la vita.

 

Il Signore regna, si ammanta di splendore; t

il Signore si riveste, si cinge di forza; *

 rende saldo il mondo, non sarà mai scosso.

 

Saldo è il tuo trono fin dal principio, *

 da sempre tu sei.

 

Alzano i fiumi, Signore, t

alzano i fiumi la loro voce, *

alzano i fiumi il loro fragore.

 

Ma più potente delle voci di grandi acque, t

più potente dei flutti del mare, *

potente nell'alto è il Signore.

 

Degni di fede sono i tuoi insegnamenti, t

la santità si addice alla tua casa *

per la durata dei giorni, Signore. GI.

 

1 ant. Grande il Signore nell'alto dei cieli, alleluia.

2 ant. Lode a te, Signore,

e gloria nei secoli, alleluia.

 

Cantico Dn 3, ~7.88. 56 Ogni creatura dia lode al Signore

Lodate il nostro Dio> voi tutti, suoi servi (Ap 19, ~).

I. Con il cantico, i tre fanciulli preservati dal fuoco invitano tutte le creature, iniziando da quel­le celesti, ad unirsi al loro inno di lode e di ringra­ziamento al Signore.

Il.     Tutte le creature debbono lodare Dio, per­ché le ha create, e perché nel Verbo incarnato le ha unite a sé; in modo particolare debbono lodare il Signore gli uomini, redenti da Cristo.

III.   La Chiesa , con questo cantico, invita tutte le creature, animate ed inanimate, a glorificar~Id­dio, loro creatore, e ad innalzare la lode a Cristo, loro re.

IV.   Noi, costituiti da Dio al vertice della crea­zione, dobbiamo sentire l'esigenza di lodare il Si­gnore, con questo cantico di lode, facendoci voce di ogni creatura.

 

Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, *

lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

Benedite, angeli del Signore, il Signore, *

benedite, cieli il Signore.

 

Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore, *

benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.

Benedite, sole e luna, il Signore, *

benedite, stelle del cielo, il Signore.

 

Benedite piogge e rugiade, il Signore, *

benedite, o venti tutti, il Signore.

Benedite, fuoco e calore, il Signore, *

 benedite, freddo e caldo, il Signore.

 

Benedite, rugiada e brina il Signore, *

benedite, gelo e freddo, il Signore.

Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, *

 benedite, notti e giorni, il Signore.

 

Benedite, luce e tenebre, il Signore, *

 benedite, folgori e nubi, il Signore.

Benedica la terra il Signore, *

lo lodi e lo esalti nei secoli.

 

Benedite, monti e colline, il Signore, *

benedite, creature tutte che germinate sulla terra,

il    Signore.

Benedite, sorgenti, il Signore, *

benedite, mari e fiumi, il Signore.

 

Benedite, mostri marini

e quanto si muove nell'acqua, il Signore, *

benedite, uccelli tutti dell'aria, il Signore.

Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici,

il     Signore, *

benedite, figli dell'uomo, il Signore.

 

Benedica Israele il Signore, *

lo lodi e lo esalti nei secoli.

Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, *

benedite, o servi del Signore, il Signore.

 

Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, *

benedite, pii e umili di cuore, il Signore.

Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, *

lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo, *

lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.

Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo, *

degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Alla fine di questo cantico non' si dice il Gloria.

 

2 ant. Lode a te, Signore,

e gloria nei secoli, alleluia.

3 ant. Dall'alto dei cieli

lodate il Signore, alleluia.

 

Salmo 148: Glorificazione del Signore

A colui che siede sul trono e all'Agnello lode, onore> gloria e potenza nei secoli dei secoli (Ap ~, 13).

I.    Il salmo 148 è una glorificazione di Dio si­gnore e creatore; il salmista chiama, ad una ad una, tutte le creature, perché si uniscano alla lode universale.

Il. Nel cuore di questo mondo meraviglioso che deve lodare Dio, sta il Cristo risorto, il sacer­dote universale; in lui le voci dell'universo trova­no il migliore interprete presso il Padre.

III.     Le lodi mattutine ricordano la risurrezione di Cristo; anche la Chiesa domanda di essere, per la potenza del suo Signore, una comunità di crea­ture nuove, di risorti che lodano con la propria vi­ta il Creatore.

IV. Ognuno di noi, nel ricordo de] Cristo risor­to, deve fare proprio il salmo, per dare ogni onore ed ogni lode al Creatore e al Redentore.

 

Lodate il Signore dai cieli, *

lodatelo nell'alto dei cieli.

Lodatelo, voi tutti, suoi angeli, *

 lodatelo, voi tutte, sue schiere.

 

Lodatelo, sole e luna, *

lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.

Lodatelo, cieli dei cieli, *

voi acque al di sopra dei cieli.

 

Lodino tutti il nome del Signore, *

perché egli disse e furono creati.

Li ha stabiliti per sempre, *

ha posto una legge che non passa.

 

Lodate il Signore dalla terra, *

mostri marini e voi tutti abissi,

fuoco e grandine, neve e nebbia, *

vento di bufera che obbedisce alla sua parola,

 

monti e voi tutte, colline, *

alberi da frutto e tutti voi, cedri,

voi fiere e tutte le bestie, *

rettili e uccelli alati.

 

I re della terra e i popoli tutti, *

i governanti e i giudici della terra,

 

i   giovani e le fanciulle, t

i vecchi insieme ai bambini *

lodino il nome del Signore:

 

perché solo il suo nome è sublime, t

la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli. *

Egli ha sollevato la potenza del suo popolo.

 

È canto di lode per tutti i suoi fedeli, *

per i figli di Israele, popolo che egli ama. GI.

 

3        ant. Dall'alto dei cieli lodare il Signore, alleluia.

 

Lettura breve     Ez 37, 12-14

Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepol-cri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e

vi riconduco nel paese d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò en­trare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò. Oracolo del Signore Dio.

 

Responsorio breve

R). Cristo, Figlio del Dio vivo, * abbi pietà di noi.

Cristo, Figlio del Dio vivo, abbi pietà di noi.

 

V). Tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Cristo, Figlio del Dio vivo, abbi pietà di noi.

 

Ant. al Ben.

Dimostraci, o Dio, la tua misericordia e ricorda il tuo patto santo.

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

 nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

di concederci, liberàti dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

perché andrai innanzi al Signore

a preparargli le strade,

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

nella remissione dei suoi peccati.

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

 

Come era nel principio, e ora e sempre,*

nei secoli dei secoli. Amen.

 

Invocazioni

Dio nostro Padre, ha mandato lo Spirito Santo, per­ché sia in noi sorgente inesauribile di luce.

Ani­mati da questa fede diciamo insieme:

Illumina il tuo popolo O Signore.

 

Sii benedetto, o Dio, nostra vita,

- che nella tua bontà ci hai guidati all'alba di que­sto nuovo giorno.

 

Tu, che hai illuminato il mondo con la risurrezione del tuo Figlio,

- diffondi la sua luce in tutti gli uomini mediante l'opera della Chiesa.

 

Hai trasformato i discepoli del tuo Figlio con il fuoco della Pentecoste,

- manda ancora lo Spirito nella tua Chiesa, perché ti sia fedele.

 

Luce delle genti, ricordati di quanti sono immersi nelle tenebre dell'errore,

- apri i loro occhi alla luce della fede, perché rico­noscano in te l'unico vero Dio.

 

Padre nostro.

 

Orazione propria .

 

Conclusione

V). Il Signore sia con voi

R). E con il tuo spirito.

 

V). Vi benedica Dio onnipotente,

       Padre + e Figlio e Spirito Santo.

R). Amen.

 

V). Andate in pace.

R). Rendiamo grazie e a Dio.

 

Nella celebrazione individuale, o quando non presiede una sacerdote o un diacono, la conclusione è la seguente:

 

V). Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.

R). Amen

 

 

SECONDI VESPRI

 

O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre.

Come era nel principio. Alleluia.

 

Inno

O Trinità beata,

luce, sapienza, amore,

 vesti del tuo splendore

il giorno che declina.

 

Te lodiamo al mattino,

te nel vespro imploriamo,

te canteremo unanimi

nel giorno che non muore. Amen.

 

1 ant. Dio ha detto a Cristo Signore:

Siedi alla mia destra, alleluia.

 

Salmo 109, 1-5.7: Il Messia, re e sacerdote

Bisogna che egli regni /incbé non abbia posto tutti i suoi nem'cz sotto i suoi piedi (1 Cor 15, 25).

I.    Il salmo 109 si riferisce al messia~ re e sacer­dote, ed è riconosciuto messianico anche dalla tra­dizione ebraica, che vede in esso affermati la rega­lità e il sacerdozio del re messia.

11.  Gesù riallaccia, con l'offerta del pane e del vino, il sacrificio della nuova alleanza al rito di Melchisedek; questo interessa tutti i credenti, mentre i riti mosaici erano riservati agli ebrei.

III. La Chiesa prega questo salmo nei secondi vespri di tutte le domeniche e delle solennità, per celebrare i misteri della redenzione e per parteci­pare alla gloria del suo sposo.

IV. Noi, riconciliati con il Padre mediante ilsangue di Cristo, siamo resi partecipi del potere sacerdotale e regale di Gesù; dobbiamo esercitarlo nella maniera più degna..

 

Oracolo del Signore al mio Signore: *

 «Siedi alla mia destra,

finché io ponga i tuoi nemici *

a sgabello dei tuoi piedi».

 

Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: *

«Domina in mezzo ai tuoi nemici.

 

A te il principato nel giorno della tua potenza *

tra santi splendori;

dal seno dell'aurora, *

come rugiada, io ti ho generato».

 

Il Signore ha giurato e non si pente: *

«Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedek».

 

Il Signore è alla tua destra, *

annienterà i re nel giorno della sua ira.

Lungo il cammino si disseta al torrente *

e solleva alta la testa. GI.

 

1 ant. Dio ha detto a Cristo Signore:

Siedi alla mia destra, alleluia.

4        ant. Celebriamo il ricordo dei tuoi prodigi,

e ti rendiamo grazie, Signore.

 

Salmo 110: Grandi le opere del Signore

Grandi e mirabili sono le lue opere, o Signore (Ap 15, 3>.

1.    Il salmo 110, un inno di lode e di ringrazia­mento, ricorda la grandezza delle opere di Dio e in particolare la manna, la legge, la conquista della terra di Canaan e la liberazione dalla schiavitù.

Il.   La tradizione patristica considera questo salmo un'azione di grazie del Cristo, e anche una preghiera a Gesù risorto, perché egli riassume in sé tutte le manifestazioni e gli interventi di Dio per la salvezza dell'uomo.

III. La Chiesa rende partecipi i cristiani degli avvenimenti della redenzione, ricordandoli nel corso dell'anno liturgico con la lettura della paro­la di Dio e con la celebrazione delle solennità.

IV. Ognuno di noi sia sollecitato dal salmo 110 a considerare attentamente la propria vita, nella quale Dio è sempre presente mediante grazie tem­porali e spirituali.

 

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, *

nel consesso dei giusti e nell'assemblea.

 

Grandi sono le opere del Signore, *

le contemplino coloro che le amano.

Le sue opere sono splendore di bellezza, *

 la sua giustizia dura per sempre.

 

Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi  *

pietà e tenerezza è il Signore.

Egli dà il cibo a chi lo teme, *

si ricorda sempre della sua alleanza.

 

Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere, *

gli diede l'eredità delle genti.

 

Le opere delle sue mani sono verità e giustizia, *

stabili sono tutti i suoi comandi,

immutabili nei secoli, per sempre, *

eseguiti con fedeltà e rettitudine.

 

Mandò a liberare il suo popolo, *

stabilì la sua alleanza per sempre.

 

Santo e terribile il suo nome. *

Principio della saggezza è il timore del Signore,

saggio è colui che gli è fedele; *

la lode del Signore è senza fine. GI.

 

2 ant.    Celebriamo il ricordo dei tuoi prodigi,

 e ti rendiamo grazie, Signore.

3 ant.    Dio regna: a lui la gloria, alleluia, alleluia.

 

Cantico Cfr. Ap 19, 1-7: Le nozze Jell'A8nello

I.    Il cantico, l'ultima dossologia dell'Apocalis­se, è il canto di giubilo che accompagna il trionfo di Cristo dopo la caduta di Babilonia.

Il.   Cristo, capo del corpo mistico, dopo aver vinto le potenze diaboliche innalza questo inno di gloria a Dio, in nome di tutto il popolo redento.

III.   La Chiesa in questo canto di lode si associa a Cristo, pregustando la felicità preparatale in cie­lo dallo sposo divino.

IV.   Noi servi di Dio, ancora in cammino verso la meta, siamo già sicuri di essere stati redenti; contemplando la gloria del Cristo, dobbiamo pen­sare alla gioia del paradiso che ci attende.

 

Alleluia.

Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio- *

 veri e giusti i suoi giudizi.

 

Alleluia.

Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servi,

voi che lo temete, piccoli e grandi.

 

Alleluia.

Ha preso possesso del suo regno il Signore, *

il    nostro Dio, l'Onnipotente.

 

Alleluia.

Rallegriamoci ed esultiamo, *

rendiamo a lui gloria.

 

Alleluia.

Sono giunte le nozze dell'Agnello; *

la sua sposa è pronta. Gl.

 

ant. Dio regna: a lui la gloria, alleluia, alleluia.

 

Lettura breve 1 Pt 1, 3-5

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Ge­sù Cristo: nella sua grande misericordia, egli ci ha ri­generati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per una eredità che non si corrompe, non si' macchia e non marcisce. Essa èconservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la vostra salvez­za, prossima a rivelarsi negli ultimi tempi.

 

Responsorio breve

R). Benedetto sei tu, Signore, * nell'alto dei cieli.

Benedetto sei tu, Signore, nell'alto dei cieli.

 

V). A te la lode e la gloria nei secoli, nell'alto dei cieli.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Benedetto sei tu, Signore, nell'alto dei cieli.

 

Ant. al Magn.

Voi siete risorti con Cristo:

cercate le ricchezze di lassù, alleluia.

 

L'anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

D'ora in poi .tutte le generazioni mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

 ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

 

Come era nel principio, e ora e sempre, *

nei secoli dei secoli. Amen.

 

Intercessioni

Dio ha creato e redento il mondo e sempre lo rinnova con l'azione del suo Spirito. Uniti in fraterna e­sultanza invochiamo la sua paterna misericordia:

Rinnova, o Dio, i prodigi del tuo amore.

 

Ti rendiamo grazie, o Signore, perché riveli la tua potenza nella creazione,

- e manifesti la tua provvidenza nella storia del­l'umanità.

 

Nel nome del tuo Figlio, vincitore della morte e prin­cipe della pace,

- liberaci dal dubbio e dall'angoscia, perché ti ser­viamo sempre nella letizia e nell'amore.

 

Assisti tutti coloro che amano la giustizia,

- perché cooperino lealmente a edificare il mondo nella pace.

 

Soccorri gli oppressi, consola i miseri, libera i pri­gionieri, nutri gli affamati, rafforza i deboli,

-        fa' risplendere in tutti la vittoria della croce.

 

Tu, che hai glorificato il tuo Figlio dopo l'umiliazione

della morte e della sepoltura,

- fa' che i defunti giungano con lui allo splendore della vita eterna.

 

Padre nostro.

 

Orazione propria

 

Conclusione

V). Il Signore sia con voi

R). E con il tuo spirito.

 

V). Vi benedica Dio onnipotente,

       Padre + e Figlio e Spirito Santo.

R). Amen.

 

V). Andate in pace.

R). Rendiamo grazie e a Dio.

 

Nella celebrazione individuale, o quando non presiede una sacerdote o un diacono, la conclusione è la seguente:

 

V). Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.

R). Amen