DOMENICA DELLA QUARTA
SETTIMANA
PRIMI VESPRI
Dio, vieni a salvarmi. Gloria
al Padre
Come era nel principio.
Alleluia.
Inno
Dio,
che all'alba dei tempi
creasti
la luce nuova,
accogli
il nostro canto,
mentre
scende la sera.
Veglia
sopra i tuoi figli
pellegrini
nel mondo;
la
morte non ci colga
prigionieri
del male.
La
tua luce risplenda
nell'intimo
dei cuori,
e
sia pegno e primizia
della
gloria dei cieli.
Te la voce proclami,
o
Dio trino ed unico,
te
canti il nostro cuore,
te
adori il nostro spirito. Amen.
1
ant. La pace sia
con te, Gerusalemme!
Salmo
121: Saluto alla
città santa di Gerusalemme
Vi siete accostati alla
città del Dio vivente (Eh
12, 22).
I. Il salmo 121, salmo graduale, è un saluto
che i pellegrini rivolgevano a Gerusalemme, quando giungevano
alle sue porte; poteva essere anche un canto di addio alla città.
II. Nel nuovo testamento il tempio è Cristo, come
afferma Gesù Stesso: “Distruggete questo tempio e in tre
giorni lo farò risorgere... Egli parlava del tempio del suo
corpo” (Gv 2,19.21).
III. La Chiesa è la nuova città santa, e, mentre inneggiamo a
questa Gerusalemme spirituale della quale siamo cittadini,
pregustiamo la gioia del momento in cui sarà manifestata a
tutti la sua magnificenza
IV. Il salmo 121 ci ricordi che la meta da raggiungere è
l'edificazione del corpo di Cristo; più ci avviciniamo a questa
meta e più sentiamo la gioia di appartenere alla Chiesa e di
vivere in essa.
Quale
gioia, quando mi dissero: *
“Andremo alla casa del
Signore”.
E ora i nostri piedi si
fermano *
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme
è costruita *
come città salda e compatta.
Là
salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, t
secondo
la legge di Israele, *
per lodare il nome del
Signore.
Là
sono posti i seggi del giudizio, *
i
seggi della casa di Davide.
Domandate
pace per Gerusalemme: *
sia
pace a coloro che ti amano,
sia
pace sulle tue mura, *
sicurezza nei tuoi baluardi.
Per
i miei fratelli e i miei amici *
io
dirò: “Su di te sia pace!”.
Per
la casa del Signore nostro Dio, *
chiederò
per te il bene. Gi.
1 ant. La pace sia con te,
Gerusalemme!
2 ant. Più che la
sentinella il mattino,
l'anima mia attende il
Signore.
Salmo 129: Dal
profondo a te grido
Egli salverà il suo popolo
dai suoi peccati (Mt 1,
21).
I.
Con il salmo 129, altro salmo graduale, l'uomo grida al Signore
dall'abisso della sua miseria spirituale, cosciente che il
perdono di Dio sarà più grande della colpa.
Il.
La redenzione, attesa dal popolo ebraico, è realizzata con
Cristo; egli conosce i peccati degli uomini ma, nel suo amore,
è sempre pronto a per donare chi si volge a lui.
III. Con il salmo 129 la Chiesa raccoglie le ansie dell'umanità
peccatrice, e riassume le voci d quanti sperano di trovare in
Dio il perdono delle loro colpe.
IV. Questo salmo è una preghiera con la quale dopo aver
peccato, possiamo presentarci a Dio, in sincerità e verità,
coscienti che “il Signore salverà il suo popolo dai suoi
peccati” (Mt 1,21).
Dal
profondo a te grido, o Signore; *
Signore,
ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
*
alla voce della mia
preghiera.
Se consideri le colpe,
Signore, *
Signore, chi. potrà
sussistere?
Ma presso di te è il
perdono, *
perciò. avremo il tuo
timore.
Io spero nel Signore, *
l'anima mia spera nella sua
parola.
L'anima mia attende il
Signore *
più che le sentinelle
l'aurora.
Israele attenda il Signore, *
perché presso il Signore è
la misericordia,
grande è presso di lui la
redenzione; *
egli redimerà Israele da
tutte le sue colpe. Gl.
2
ant. Più
che la sentinella il mattino,
l'anima
mia attende il Signore.
3
ant. Cielo
e terra si pieghino
al
nome di Cristo Signore, alleluia.
Cantico
Fil 2, 1-11: dato, servo di Dio
I. Il cantico, probabilmente un inno liturgico
anteriore a Paolo, presenta Cristo che si fa servo di Dio e per
questo viene esaltato.
Il.
Ricorda i vari momenti della vita del Verbo incarnato, il quale
dall'altezza più sublime è sceso all'umiliazione più
profonda, per giungere alla gloria del Signore risorto.
III. Con il cantico di oggi la
Chiesa riconosce la preesistenza eterna di Cristo e la sua
divinità; contemporaneamente ricorda che la sua umanità è
stata esaltata dopo la passione e la morte.
IV. Questo inno ci prepara alla celebrazione settimanale della
risurrezione di Cristo, ricordando che solo la via della croce
conduce alla gloria.
Cristo Gesù, pur essendo di
natura divina, *
non considerò un tesoro
geloso
la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò se stesso, t
assumendo
la condizione di servo *
e
divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana, umiliò
se stesso t
facendosi obbediente fino
alla morte *
e alla morte di croce.
Per
questo Dio l'ha esaltato *
e
gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni
altro nome;
perché
nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi *
nei
cieli, sulla terra e sotto terra;
e
ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, *
a
gloria di Dio Padre. Gì.
3
ant. Cielo e terra si pieghino
al nome di Cristo Signore,
alleluia.
Lettura
breve
2 PI 1, 19-20
Abbiamo conferma migliore
della parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere
l'attenzione, come a lampada che brilla in un luogo oscuro,
finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei
vostri cuori. Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura
profetica va soggetta a privata spiegazione, poiché non da
volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito
Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio.
Responsorio
breve
R).
Dal sorgere del sole fino al tramonto * lodate il nome del
Signore.
Dal
sorgere del sole fino al tramonto lodate il nome del Signore.
V).
L'immensa sua gloria supera i cieli:
lodate
il nome del Signore.
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Dal
sorgere del sole fino al tramonto lodate il nome del Signore.
Ant. al Magn.
L'anima mia si allieta nel
Signore:
umile e povera egli mi ha
guardata.
L'anima mia magnifica il
Signore *
e il mio spirito esulta in
Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà
della sua serva. *
D'ora in poi .tutte le
generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me
l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione
la sua misericordia *
si stende su quelli che lo
temono.
Ha spiegato la potenza del
suo braccio, *
ha disperso i superbi nei
pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai
troni, *
ha
innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli
affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani
vuote.
Ha soccorso Israele, suo
servo, *
ricordandosi della sua
misericordia,
come aveva promesso ai nostri
padri, *
ad Abramo e alla sua
discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora
e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
Intercessioni
Il Cristo è la
gioia di quanti sperano in lui.
Per godere
di questo dono invochiamolo con fede:
Guarda
il tuo popolo e ascolta la nostra preghiera.
Testimone fedele, primogenito
dei morti, che hai lavato nel tuo sangue le nostre anime,
- donaci di celebrare sempre
con gratitudine le meraviglie del tuo amore.
Illumina e sostieni i
missionari del Vangelo,
- perché siano fedeli e
coraggiosi ministri del tuo regno.
Re della pace, dona il tuo
Spirito ai legislatori e ai governanti,
- perché promuovano il bene
dei poveri e dei diseredati.
Soccorri quelli che sono
discriminati a causa della nazionalità, del colore, della
condizione sociale, della lingua o della religione,
-
fa' che ottengano
il riconoscimento dei loro diritti.
Accogli nella tua pace i
fedeli che si sono addormentati credendo e sperando in te,
- rendili partecipi della tua
beatitudine insieme a Maria e a tutti i santi.
Padre nostro.
Orazione propria
Conclusione
V).
Il Signore sia con voi
R).
E con il tuo spirito.
V).
Vi benedica Dio onnipotente,
Padre + e Figlio e Spirito Santo.
R).
Amen.
V).
Andate in pace.
R).
Rendiamo grazie e a Dio.
Nella celebrazione individuale, o quando
non presiede una sacerdote o un diacono, la conclusione è la
seguente:
V).
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca
alla vita eterna.
R).
Amen
DOMENICA
DELLA QUARTA SETTIMANA
Invitatorio
V).
Signore, apri le mie labbra
R). E la mia bocca proclami
la tua lode.
Ant. Venite, adoriamo il Signore, pastore
e guida del suo popolo,
alleluia.
Salmo 94 - Invito a lodare
Dio
Venite, applaudiamo al
Signore,
acclamiamo
alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci
a lui per rendergli grazie,
a
lui acclamiamo con canti di gioia. Ant.
Poiché grande Dio è il
Signore,
grande
re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli
abissi della terra,
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha
fatto,
le
sue mani hanno plasmato la terra. An!.
Venite, prostràti adoriamo,
in
ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli
è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo,
il
gregge che egli conduce. Ant.
Ascoltate oggi la sua voce:
“Non indurite il cuore,
come a Meriba,
come nel giorno di Massa nel
deserto,
dove mi tentarono i vostri
padri:
mi misero alla prova,
pur avendo visto le mie
opere. Ant.
Per quarant'anni mi disgustai
di quella generazione
e dissi: Sono un popolo dal
cuore traviato,
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio
sdegno:
Non entreranno nel luogo del
mio riposo”. Ant.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora
e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen. Ant.
LODI
MATTUTINE
Dio, vieni a salvarmi. Gloria
al Padre.
Come era nel principio.
Alleluia.
Inno
giorno primo ed ultimo,
giorno radioso e splendido
del trionfo di Cristo!
Il Signore risorto
Promulga
per i secoli
L’editto
della pace.
Pace
fra cielo e terra,
pace
fra tutti i popoli,
pace
nei nostri cuori.
L'alleluia
pasquale
risuoni
nella Chiesa
pellegrina
nel mondo;
e
si unisca alla lode,
armoniosa
e perenne,
dell'assemblea
dei' santi..
A
te la gloria, o Cristo,
la
potenza e l'onore,
nei
secoli dei secoli. Amen.
1
ant. Rendete grazie al Signore:
eterna
è la tua misericordia, alleluia.
Salmo
117: Cinto di gioia e di vittoria
Gesù è
la pietra che, scartata da voi costruttori, 'è diventata
testata d'angolo (At 4, il).
I.
Il salmo 117, un canto di gioia e di vittoria, èl'ultimo salmo
dell'Hallel, e ricorda quanto Dio ha operato per liberare gli
ebrei dall'Egitto e da tutti i nemici.
II.
Gesù ricorda il significato messianico d questo salmo, quando
accenna alla pietra che costruttori avevano scartata, ma che è
diventata testata d'angolo (Cf. Mt 21,41-45).
III. La Chiesa vede annunciati
nel salmo 117 misteri della vita di Cristo; per questo lo
proclama in ogni eucaristia della settimana pasquale nella
liturgia delle ore di tutte le domeniche.
IV. Noi, nuovo popolo eletto,
dobbiamo trova re in questo salmo espressioni di supplica, di
fiducia in Dio, di speranza, di riconoscenza e di
ringraziamento.
Celebrate
il Signore, perché' è buono; * e
terna
è la sua misericordia.
Dica
Israele che egli è buono: *
eterna
è la sua misericordia.
Lo
dica la casa di Aronne: *
eterna
è la sua misericordia.
Lo
dica chi teme Dio: *
eterna
è la sua misericordia.
Nell'angoscia
ho gridato al Signore, *
mi ha risposto, il Signore, e
mi ha tratto in salvo.
Il
Signore è con me, non ho timore; * c
he
cosa può farmi l'uomo?
Il
Signore è con me, è mio aiuto, *
sfiderò
i miei nemici.
E’
meglio rifugiarsi nel Signore *
che
confidare nell'uomo.
E’
meglio rifugiarsi nel Signore *
che
confidare nei potenti.
Tutti
i popoli mi hanno circondato, *
ma
nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi
hanno circondato, mi hanno accerchiato, *
ma
nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi
hanno circondato come api, t
come
fuoco che divampa tra le spine, *
ma
nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi
avevano spinto con forza per farmi cadere, *
ma
il Signore è stato mio aiuto.
Mia
forza e mio canto è il Signore, *
egli
è stato la mia salvezza.
Grida
di giubilo e di vittoria, *
nelle
tende dei giusti:
la
destra del Signore ha fatto meraviglie, t
la
destra del Signore si è alzata, *
la
destra del Signore ha fatto meraviglie.
Non
morirò, resterò in vita, *
e
annunzierò le opere del Signore.
Il
Signore mi ha provato duramente, *
ma
non mi ha consegnato alla morte.
Apritemi
le porte della giustizia: *
entrerò
a rendere grazie al Signore.
E’
questa la porta del Signore, *
per
essa entrano i giusti.
Ti
rendo grazie, perché mi hai esaudito, *
perché
sei stato la mia salvezza.
La
pietra scartata dai costruttori *
è
divenuta testata d'angolo;
ecco
l'opera del Signore: *
una
meraviglia ai nostri occhi.
Questo
è il giorno fatto dal Signore: *
rallegriamoci
ed esultiamo in esso.
Dona,
Signore, la tua salvezza *
dona,
Signore, la tua vittoria!
Benedetto
colui che viene nel nome del Signore. *
Vi
benediciamo dalla casa del Signore;
Dio,
il Signore è nostra luce. t
Ordinate
il corteo con rami frondosi *
fino
ai lati dell'altare.
Sei
tu il mio Dio e ti rendo grazie, *
sei
il mio Dio e ti esalto.
Celebrate
il Signore, perché è buono: *
eterna
è la sua misericordia. Gi.
1
ant. Rendete grazie al Signore:
eterna è la sua
misericordia alleluia.
2 ant. Alleluia, opere del
Signore,
benedite il Signore,
alleluia.
Cantico
Dn 3, 52-57: Ogni creatura lodi il Signore
Il Creatore ..sia benedetto nei secoli (Rrn i, 2~).
I. Il cantico esorta le
creature a lodare il Signore; i tre fanciulli, salvati
miracolosamente da fuoco, invitano ad esaltare il Signore, che
è degni di lode e di gloria.
Il. Cristo, liberato dalla morte, eleva questi cantico
al Padre, riconoscendo in lui il Signor che penetra con lo
sguardo gli abissi, siede su cherubini ed è nel firmamento del
cielo.
III. La Chiesa, premurosamente assistita da Dio, innalza
questa lode a nome di tutti gli uomini, liberati dalla fornace
del fuoco eterno.
IV. Noi, continuamente assistiti da Dio, dobbiamo fare
nostre le parole del cantico, per elevare il ringraziamento e
la lode al nostro Creatore e al nostro Redentore.
Benedetto
sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto
il tuo nome glorioso e santo, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto
sei tu nel tuo tempio santo e glorioso, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto
sei tu sul trono del tuo regno, *
degno
di; lode e di gloria nei secoli.
Benedetto
sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi t
e
siedi sui cherubini, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto
sei tu nel firmamento del cielo, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedite,
opere tutte del Signore, il Signore, *
lodatelo
ed esaltatelo nei secoli. GI.
2
ant. Alleluia,
opere del Signore, benedite il Signore, alleluia.
3
ant. Ogni
vivente dia lode al Signore, alleluia.
Salmo
150: Ogni vivente dia lode al Signore
Lodate
il Signore nel suo santuario, *
A Dio la gloria, nella Chiesa e in Cristo (cfr. Ef 3,
21).
I. Il salmo 150 è una grande
dossologia, posta a conclusione del salterio; tutte le voci del
cosmo si uniscono per lodare il Signore nel suo santuario.
Il.
L'umanità di Cristo è stata considerata dai Padri della Chiesa
lo strumento musicale dal quale si leva a Dio una lode
continua e perfetta.
III.
La Chiesa prega questo salmo alle lodi della seconda e della
quarta domenica, per unire, alla lode di tutto il cosmo, la lode
del Cristo risorto nel mattino della domenica.
IV.
Ognuno di noi è uno strumento dal quale lo Spirito di Dio trae
meravigliosi accordi; dobbiamo quindi con gioia lodare il
Signore, affinché sia data a lui gloria in tutta la Chiesa.
lodatelo nel firmamento della
sua potenza.
Lodatelo per i suoi prodigi,
*
lodatelo per la sua immensa
grandezza.
Lodatelo
con squilli di tromba, *
lodatelo
con arpa e cetra;
lodatelo
con timpani e danze, *
lodatelo
sulle corde e sui flauti.
Lodatelo
con cembali sonori, f
lodatelo
con cembali squillanti; *
ogni
vivente dia lode al Signore. ~l.
3
ant. Ogni
vivente dia lode al Signore, alleluia.
Lettura
breve
2 Tm2, 8.11.13
Ricordati che Gesù Cristo
della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti. Certa è
questa parola: Se moriamo con lui, vivremo anche con lui; se con
lui perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo,
anch'egli ci rinnegherà; se noi manchiamo di fede, egli però
rimane fedele, perché' non può rinnegare se stesso.
Rcsponsorio
breve
R).
Ti rendiamo grazie, Signore, * invochiamo il tuo nome.
Ti
rendiamo grazie, Signore, invochiamo il tuo nomè.
V).
Raccontiamo i tuoi prodigi, invochiamo il tuo nome.
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Ti
rendiamo grazie, Signore, invochiamo il tuo nome.
Ant.
al Ben.
Ha
suscitato per noi una salvezza potente,
come
aveva promesso per bocca dei profeti.
Benedetto
il Signore Dio d'Israele, *
perché
ha visitato e redento il suo popolo,
e
ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella
casa di Davide, suo servo,
come
aveva promesso *
per
bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza
dai nostri nemici, *
e
dalle mani di quanti ci odiano.
Così
egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e
si è ricordato della sua santa alleanza,
del
giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di
concederci, liberàti dalle mani dei nemici,
di
servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al
suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E
tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché
andrai innanzi al Signore
a
preparargli le strade,
per
dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella
remissione dei suoi peccati.
grazie
alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per
cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,
Come
era nel principio, e ora e sempre,*
nei
secoli dei secoli. Amen.
Invocazioni
Apriamo con fiducia il nostro
cuore al Dio della potenza e della misericordia, che ama e
conosce le nostre necessità. A lui rivolgiamo la nostra lode e
la nostra preghiera:
Noi ti
glorifichiamo, Signore, e confidiamo in te.
Benedetto sii tu, Re
dell'universo, che ci hai tratto dalle tenebre dell'errore e del
peccato alla. splendida luce del tuo regno,
-
e ci hai chiamati a servirti nella santa Chiesa.
Tu
che ci hai aperto le braccia della tua misericordia,
-
non permettere che deviamo mai dal sentiero della vita.
Concedici
di trascorrere in letizia questo giorno,
-
in cui celebriamo la risurrezione del tuo Figlio.
Dona
ai tuoi fedeli, lo spirito di orazione e di lode,
-
perché tutta la nostra vita sia un rendimento di grazie a te.
Padre
nostro.
Orazione
propria .
Conclusione
V).
Il Signore sia con voi
R).
E con il tuo spirito.
V).
Vi benedica Dio onnipotente,
Padre + e Figlio e Spirito Santo.
R).
Amen.
V).
Andate in pace.
R).
Rendiamo grazie e a Dio.
Nella
celebrazione individuale, o quando non presiede una sacerdote o
un diacono, la conclusione è la seguente:
V).
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca
alla vita eterna.
R).
Amen
SECONDI
VESPRI
O Dio, vieni a salvarmi.
Gloria al Padre,
Come era nel principio.
Alleluia.
Inno
O
Trinità' beata,
luce,
sapienza, amore,
vesti
del tuo 'splendore
il
giorno che declina.
Te
lodiamo al mattino,
te
nel vespro imploriamo,
te
canteremo unanimi
nel
giorno che non muore. Amen.
1
ant. Tra
santi splendori il Padre ti ha generato,
prima
dell'aurora, alleluia.
Salmo
109, 1.5.7: Il Messia,
e sacerdote
Bisogna
che egli regni finchè non abbia posto tutti i suoi nemici sotto
i suoi piedi (1 Cor 1~,
2~).
I. Il salmo 109 si riferisce al messia, re e sa dote; è riconosciuto
messianico anche dalla tradizione ebraica, che vede in esso
affermati la realtà e il sacerdozio del messia.
Il. Gesù riallaccia, con
l'offerta del pane e vino, il sacrificio della nuova alleanza al
rito di Melchisedek; questo interessa tutti i credenti mentre i
riti mosaici erano riservati agli ebrei.
III. La Chiesa prega questo
salmo nei vespri di
tutte le domeniche e delle solennità, celebrare i misteri della
redenzione e per pari pare alla gloria del suo sposo.
IV.
Noi, riconciliati con il Padre mediante sangue di Cristo, siamo
resi partecipi del popolo sacerdotale e regale di Gesù;
dobbiamo esercitato nella maniera più degna.
Oracolo
del Signore al mio Signore: *
“Siedi
alla mia destra,
finché
io ponga i tuoi nemici *
a
sgabello dei tuoi piedi”.
Lo
scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: *
“Domina
in mezzo ai tuoi nemici.
A
te il principato nel giorno della tua potenza *
tra
santi splendori;
dal
seno dell'aurora, *
come
rugiada, io ti ho generato”.
Il
Signore ha giurato . e non si pente: *
“Tu
sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedek”.
Il
Signore è alla tua destra, *
annienterà
i re nel giorno della sua ira.
Lungo
il cammino si disseta al torrente *
e
solleva alta la testa. Gl.
1 ant. Tra santi splendori
il Padre ti ha generato,
prima dell'aurora,
alleluia.
2
ant. Beato chi ha fame, chi ha sete di giustizia:
sarà saziato.
Salmo 111: Beatitudine
dell'uomo giusto
Comportatevi
come figli della luce: il frutto della luce consiste in ogni
bontà, giustizia e verità (Ef
3, 8-9).
I. Il salmo 111 descrive la
beatitudine dell’uomo giusto; essa è prevalentemente di
natura terrena perché, secondo l'opinione ebraica corrente, i
beni materiali erano il segno della benedizione divina
II.
L'ideale dell'uomo giusto, proposto nel salmo, si è rivelato
al mondo in Cristo, venuto per
di-
Insegnare agli uomini il timore filiale di Dio e il
vicendevole amore.
III. Per mezzo di questo salmo, la figura del Signore Gesù
sta davanti all'assemblea dei fedeli, di
per illuminare le loro menti con i suoi insegnati,
menti e con il suo esempio.
IV.
Pregando questo salmo dobbiamo rinnovare
l'impegno battesimale, sforzandoci di vivere come figli
della luce, ricordando che il frutto della luce consiste in ogni
bontà, giustizia e verità (cf. Ef5,9).
Beato
l'uomo che teme il Signore *
e trova grande gioia nei suoi
comandamenti.
Potente
sulla terra sarà la sua stirpe, *
la
discendenza dei giusti sarà benedetta.
Onore
e ricchezza nella sua casa, *
la
sua giustizia rimane per sempre.
Spunta
nelle tenebre come luce per i giusti *
buono,
misericordioso e giusto.
Felice
l'uomo pietoso che dà in prestito, *
amministra
i suoi beni con giustizia.
Egli
non vacillerà in eterno: *
il giusto sarà sempre
ricordato.
Non
temerà annunzio di sventura, *
saldo
è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro
è il suo cuore, non teme, *
finché
trionferà dei suoi nemici.
Egli
dona largamente ai poveri, t
la sua giustizia rimane per
sempre, *
la sua potenza s'innalza
nella gloria.
L'empio
vede e si adira, t
digrigna
i denti e si consuma. *
Ma il desiderio degli empi
fallisce. Gì.
2
ant. Beato chi ha fame, chi ha sete di giustizia:
sarà
saziato.
3
ant. Servi
di Dio, piccoli e grandi> lodate il suo nome, alleluia.
Cantico
Cfr. Ap 19, 1-7: Le nozze dell’Agnello
Alleluia
Salvezza,
gloria e potenza sono del nostro Dio; *
veri
e giusti sono i suoi giudizi.
Alleluia.
Lodate il vostro Dio, voi
tutti suoi servi, *
voi che lo temete, piccoli e
grandi.
Alleluia.
Ha preso possesso del suo
regno il Signore, *
il nostro Dio, l'Onnipotente.
Alleluia.
Rallegriamoci ed esultiamo, *
rendiamo a lui gloria.
Alleluia.
Sono giunte le nozze
dell'Agnello; *
la sua sposa è pronta. GI'.
3
ant. Servi
di Dio, piccoli e grandi,
lodate
il suo nome, alleluia.
Lettura
breve Eb 12, 22.24
Voi
vi siete accostati al monte di Sion e alla città del Dio
vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli,
all'adunanza festosa e all'assemblea dei primogeniti iscritti
nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti
portati alla perfezione, al Mediatore della Nuova Alleanza e al
sangue dell'aspersione dalla voce più eloquente di quello di
Abele.
Responsorio
breve
R).
Grande è il Signore,
* mirabile la sua potenza.
Grande
è il Signore, mirabile la sua potenza.
V).
La sua sapienza non ha confini,
mirabile
la sua potenza.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Grande è il Signore,
mirabile la sua potenza.
Ant. al Magn.
Venite a me, voi che siete
stanchi e oppressi,
e
io vi farò riposare.
L'anima mia magnifica il
Signore *
e il mio spirito esulta in
Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà
della sua serva. *
D'ora in poi .tutte le
generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me
l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione
la sua misericordia *
si stende su quelli che lo
temono.
Ha spiegato la potenza del
suo braccio, *
ha disperso i superbi nei
pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai
troni, *
ha
innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli
affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani
vuote.
Ha soccorso Israele, suo
servo, *
ricordandosi della sua
misericordia,
come aveva promesso ai nostri
padri, *
ad Abramo e alla sua
discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora
e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
Intercessioni
Pieni
di gioia e di gratitudine invochiamo Dio, principio e fonte di
ogni bene:
Ascolta,
Signore, la nostra preghiera.
Padre
e Signore dell'universo, che hai mandato nel mondo tuo Figlio
per riunire i popoli nella lode del tuo nome,
-
rafforza la testimonianza della tua Chiesa nel mondo intero.
Rendici
sempre più docili all'insegnamento degli apostoli,
-
perché la nostra vita sia coerente con il credo che
professiamo.
Tu,.
che sei l'amico dei giusti,
-
rendi giustizia a quanti sono oppressi in ogni parte del mondo.
Dona
la vista ai ciechi e la libertà ai prigionieri,
-
rianima gli
sfiduciati e proteggi gli esuli.
Accogli
l'estremo desiderio di coloro che si sono addormentati nel tuo
Cristo,
-
giungano alla gloria della risurrezione.
Padre
nostro.
Orazione
propria
Conclusione
V).
Il Signore sia con voi
R).
E con il tuo spirito.
V).
Vi benedica Dio onnipotente,
Padre + e Figlio e Spirito Santo.
R).
Amen.
V).
Andate in pace.
R).
Rendiamo grazie e a Dio.
Nella
celebrazione individuale, o quando non presiede una sacerdote o
un diacono, la conclusione è la seguente:
V).
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca
alla vita eterna.
R).
Amen